Anche Cesare Prandelli stregato dal golf

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Anche Cesare Prandelli è caduto da tempo nella rete della dipendenza da golf: il commissario tecnico della nazionale italiana ha concesso un’intervista al magazine Style Golf raccontando la propria passione, che l’ha già portato a un handicap 18. Paradossalmente il golf è arrivato in un periodo non proprio positivo della vita dell’allenatore azzurro ed è proprio questo il consiglio che lui gira ai colleghi disoccupati: “Non deprimetevi, consiglio vivamente di andare subito a giocare a golf, è terapeutico“.

E’ solo uno dei tanti ex sportivi professionisti – è stato infatti anche calciatore – ad essere stato impressionato dal nostro sport e a non abbandonarlo più al contrario a suggerirlo agli altri colleghi diventando una sorta di golf-evangelist. Il passa-parola è una delle armi più efficaci di qualsiasi sport, il golf non è certo da meno. Sono tantissimi i calciatori-golfisti.
 
Prandelli ha suggerito a tutti i colleghi allenatori che nel caso dovessero trovarsi appiedati e senza squadra, come è capitato anche a lui, di imparare subito a giocare a golf, perché è uno sport terapeutico. E com’è lo stile di gioco del CT della nazionale italiana? “Tiro tutti i colpi, non mi fermo, combatto. Sono un mediano del golf. Che esce sempre contento dal campo“.
 

 
Questa sua indole lo ha portato già a raggiungere handicap 18, un dato non male, anche se non ancora a livello di altri sportivi famosi come ad esempio il tennista Pete Sampras che gioca praticamente da professionista. Gli altri giocatori golfisti sono Totò di Natale, Dino Zoff, Simone Pepe, Pavel Nedved, Massimo Mauro, Gianluca Vialli, Alessandro Del Piero, Andriy Shevchenko e tanti altri ancora.
 
Qualche mese fa vi avevamo parlato anche di un altro commissario tecnico di una nazionale italiana abile golfista. E’ il non più in carica ex cittì della nazionale di rugby, Nick Mallet. Mentre il presidente degli Stati Uniti più bravo a golf è stato JFK.

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