Ryder Cup in Italia, a Torino: il sogno di Andrea Agnelli

BMW Italian Open 2012   Pro AM

Oggi scatta l’attesissimo BMW Italian Open 2012 da Torino e fra due settimane si disputerà l’ancora più attesa edizione 2012 della Ryder Cup. E’ scattata così ovvia la domanda al presidente del Royal Park I Roveri, Andrea Agnelli sulla possibilità di vedere un giorno la Ryder a Torino: “Sarebbe davvero un sogno, qualcosa di grandioso per l’Italia – ha affermato Agnelli durante un evento benefico che ha preceduto la manifestazione parte dell’European Tourci stiamo lavorando, è una questione di relazioni“. Non sarà però affatto facile visto che i tempi sono molto lunghi e nel nostro paese esistono carenze che non si possono certo nascondere dietro a un dito.

Terminata la Ryder Cup 2010 con il grandissimo successo di pubblico e di spettatori, ma soprattutto con il trionfo dell’Europa dei Molinaris, più di un appassionato italiano sperava di poter vedere un giorno lo storico trofeo giocato nel Bel Paese. Alla vigilia del BMW Italian Open e della prossima Ryder Cup 2012, l’ipotesi è suggestiva, tuttavia al momento sembra un sogno ancora lungi dall’essere messo in pratica. Le difficoltà maggiori sono individuabili in strutture in grado di reggere al peso della manifestazione, almeno in tempi brevi.
 
La Ryder Cup 2010 è stata seguitissima in TV e sul web da migliaia e migliaia di italiani anche non appassionati di golf, merito dei fratelli Molinari e dell’eco creata dalla stampa. La prossima edizione che si giocherà tra due settimane sarà trasmessa dai principali emittenti televisivi sportivi mondiali e sta scatenando un hype notevole online. Tuttavia, per Donato Di Ponziano – capo del settore tecnico della Fig – siamo ancora lontani da veder coronato il sogno di Andrea Agnelli di ospitare la Ryder a Torino. “Non ci sono strutture adatte al momento in Italia. Mancano spazi per reggere l’enorme massa di media e spettatori, strutture per hospitality, sala stampa e centro broadcasting“.
 
L’investimento da approntare è importante: basti pensare che in Galles sono stati spesi 30 milioni di euro per il Twenty Ten. Il ritorno economico è maggiore della spesa, ma serve un aiuto e un sostegno da parte non solo della Federazione ma anche delle autorità nazionali. Fra otto anni la Ryder che si giocherà in Europa sarà disputata in Francia e più precisamente nei dintorni di Parigi che ha vinto la concorrenza con Spagna, Portogallo o Svezia.

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