The post Nuova stella per il Golf italiano, vittoria negli USA appeared first on Tshot.
]]>Che cosa hanno in comune Francesco ed Edoardo Molinari, Giodo Migliozzi e Matteo Manassero? Sono tutti eccellenti protagonisti della generazione che ha reso grande il golf italiano negli ultimi 20 anni, ma non solo. Non hanno mai giocato in un college statunitense, la prossima frontiera dei giovani golfisti azzurri che intanto lanciano una nuova stella negli USA.
I fratelli Molinari, così come Manassero e Migliozzi sono figli della scuola italiana e qui hanno maturato la loro formazione. Altri però, come Andrea Pavan tra i maschi ma diverse amateur e proettes italiane invece hanno studiato e migliorato il loro gioco dall’altra parte dell’oceano.
Pavan in particolare aveva ottenuto una borsa di studio completa a Texas A&M, una delle più avanti per la sua scuola di golf. E così stanno facendo adesso molti altri, per un’esperienza di vita ma anche di gioco. Perché i college a stelle e strisce propongono sempre interessanti pacchetti di borse di studio sportive e accademiche per incentivare i golfisti che sono anche studenti di talento.
Così arrivano da tutto il mondo, Italia compresa, per un’esperienza di vita che li aiuti anche a scalare le classifiche internazionali. Dai 18 in su, ogni anno è buono, ma ci sono paletti precisi: in genere un handicap vicino allo 0 per i maschi e vicino al 2 per le femmine. E c’è chi fa tutto il percorso, fino alla laurea, prima di passare professionista.
Un percorso che i giovani golfisti italiani stanno considerando sempre di più, anche se la nostra scuola e i nostri istruttori hanno un livello eccellente. Intanto però si fanno valere e vedere nelle gare internazionali e l’ultima vittoria è di valore assoluto.
L’ha ottenuta il 16enne milanese Giovanni Binaghi, con una fantastica rimonta finale, nel prestigioso Junior Invitational giocato al Savage Valley Golf Club in South Carolina. Partecipavano 36 giovani atleti selezionati tra i migliori al mondo della categoria compreso questo figlio d’arte. Suo padre Alberto, ex professionista, infatti è commissario tecnico della squadra nazionale dilettanti maschile della Federgolf.
Uno score finale di -11, con tre giri in 74, 67e 64 colpi sul par 72 del campo. Notevole il giro finale, chiuso in -8 con una carta pulita fatta di otto birdie. Così ha rimontato dal sesto posto per andare a vincere battendo il cèco Louis Klein, secondo con 207 (-9), e il neozelandese Joshua Bai, terzo con 208 (-8).
Giovanni lo scorso fine settembre aveva già fatto parte, insieme a Francesca Fiorellini, del Team Europe nella Junior Ryder Cup giocata a Roma. Un’altra tappa importante in un percorso di crescita che lo ha portato a vincere i ricolori Baby (2019), Pulcini (2020), Cadetti (2020, 2022) e gli Internazionali d’Italia Under 16.
The post Nuova stella per il Golf italiano, vittoria negli USA appeared first on Tshot.
]]>The post Italia, numeri da capogiro per il Golf: obiettivo raggiunto appeared first on Tshot.
]]>Come sport ma anche come strumento efficace di turismo. Sono i numeri a dire che il golf in Italia sta vivendo un ottimo momento, un trend che va avanti da tempo e che dopo il periodo del Covid è ripreso alla grande.
Nel 2023 infatti il nostro Paese ha registrato un incremento del 4% delle presenze turistiche nei circoli golfistici e soprattutto un +10% dei giocatori stranieri. I dati confermano che la maggioranza arriva dalla Germania. Ma al secondo posto ci sono gli Stati Uniti e al terzo la Francia, tutte nazioni all’avanguardia nel turismo golfistico.
Segno che, non solo per il traino della Ryder Cup 2023 ospitata al Marco Simone di Guidonia con vista su Roma, i green italiani piacciono e attirano giocatori nuovi. La crescita del movimento in Italia, certificata dalla Federgolf, è esponenziale.
Dal 1954 ad oggi il numero dei circoli affiliati, anche solo in via promozionale è cresciuto di oltre 20 volte. Così come sono aumentati i tesserati;: inizialmente erano poco più di 1.200, adesso si avvicinano alla cifra con cinque zeri. Per essere precisi quelli del 2023 erano di poco superiori ai 90mila, per 386 campi da golf. E 140 di questo sono con almeno 18 buche, ma ci sono anche 175 impianti intesi come campi pratica nei quali si può cominciare ad imparare.
Dove si gioca maggiormente a golf in Italia? A livello logistico Piemonte, Lombardia e Veneto detengono il primato dei circolo. Lì infatti è localizzato oltre il 70% delle strutture attualmente aperte. Ma ci sono altre regioni che stanno crescendo e lo dimostra il proliferare degli impianti in Emilia Romagna, nella Toscana e nel Lazio,
Inoltre ci sono esempi di regioni che storicamente hanno sempre puntato molto sul turismo, ma meno sul golf, che mostrano una certa inversione di tendenza. Come nel caso del Friuli Venezia Giulia, uno dei territori emergenti nel panorama italiano.
Attualmente vanta circa 2.500 tesserati alla Federgolf che frequentano gli 8 green regionali, ma non solo. Quasi tutte sono aperte per 12 mesi, ma ci sono anche quelle che vivono di turismo estivo, come nel caso di Sappada e Tarvisio, note località sciistiche. Qui i circoli sono aperti solo da tarda primavera ad inizio autunno. In ogni caso, nel 2023 ci sono stati oltre 50mila passaggi di giocatori-turisti provenienti da oltre confine, austriaci, sloveni e tedeschi in primis.
Cosa manca quindi per il boom definitivo di questo sport in Italia? L’apertura di campi pubblici, che sono invece una consuetudine in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Perché se è vero che il golf è uno sport meno caro di quanto comunemente si pensa, questo abbasserebbe ancora di più le spese e farebbe lievitare i praticanti.
The post Italia, numeri da capogiro per il Golf: obiettivo raggiunto appeared first on Tshot.
]]>The post Il Golf a scuola: ora è ufficiale, raggiunto l’accordo appeared first on Tshot.
]]>Vittoria dell’Europa, che aveva riportato a casa la coppa, ma vittoria anche dell’Italia. Perché i numeri reali della Ryder Cup 2023 a Roma li conosceremo solo nei prossimi mesi. Ma è indubbio che sia stato un volano per il nostro golf e un mezzo di diffusione dello sport potentissimo.
Però ci sono altri numeri, quelli che fotografano o meno lo stato di salute di un movimento e quindi in questo caso di uno sport. Nel 2019, quindi l’anno prima del Covid, i tesserati alla Federgolf in Italia tra Professionisti e Amatori erano 90.229 e comandava la Lombardia con 23.700 seguita dal Piemonte con 12.985 e dal Lazio con 8.561
Il 2021, quindi primo periodo post pandemia, si era concluso 92.420 tesserati: 26.788 in Lombardia, 13.055 in Piemonte e 8.905 nel Lazio. Lo scorso anno invece 92.722, contro i 93.274 del 2022: in Lombardia 27.322, in Piemonte 13.488 e nel Lazio 9.454 con 357 campi attivi su tutto il territorio italiano.
Quindi cifre sostanzialmente stabili, ma con potenzialità di crescita molto maggiori. A questo sono anbche collegate però i contributi pubblici, in particolare quelli di Sport e Salurte che funanzia la pratica in Italia. La Federcalcio per il 2024 ha ricevuto 34.417.259 euro, la Fipav per la pallavolo15.940.387 euro e la Fidal per l’atletica 14.215.071. In questa speciale classifica la Federgolf è solo ventottesima con 4.126.180 euro.
Come a dire che la promozione funziona, ma non ha ancora sfondato nonostante l’Italia sia piena ci circoli che il mondo ci invidia. Dal Gardagolf al Marco Simone di Montecelio, alle porte di Roma, che ha ospitato la Ryder Cup 2023, dal Circolo Nazionali di Sutri al Royal Park i Roveri vicino a Torino, sono tanti gli esempi.
La Federazione ha già deciso che l’Open d’Italia 2024 tornerà in Emilia Romagna a distanza di 31 anni dopo la prima volta nel 1993, quando si giocò a Modena. Questa volta toccherà all’Adriatic Golf Club di Cervia mentre nel 2025 sarà in Toscana, all’Argentario Golf Club.
Ma cosa manca per far esplodere definitivamente questo sport in Italia? Come per molte altre discipline, la base che si può fare soltanto con in più giovani. E allora, ecco il progetto che mancava e adesso c’è, grazie all’accordo tra Federgolf e Regione Lombardia che aiuterà a supportare “Golf a Scuola”.
Un progetto nazionale, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, quello dello Sport e l’Istituto per il Credito Sportivo. Al momento hanno aderito 63 scuole e 227 classi su tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento di 17 regioni, per 4.440 alunni e 31 Circoli.
Prevista la valorizzazione dei giovani più meritevoli, con un contributo alle spese fino al 70% della quota di iscrizione ai Club dei giovani, presso i Circoli di golf. E la Federgolf ha riservato alle scuole aderenti un kit da gioco, una sacca da 4 putter e un kit didattico.
The post Il Golf a scuola: ora è ufficiale, raggiunto l’accordo appeared first on Tshot.
]]>The post Golf, rivoluzione in Italia: l’annuncio che cambia tutto appeared first on Tshot.
]]>Le prossime novità riguardo il golf in Italia possono essere una vera e propria rivoluzione. Sport in grande crescita negli ultimi anni nel Belpaese, ma bisognoso di alcune modifiche per allargarsi ancora di più. Magari anche per trovare dei nuovi campioni per il presente e per il futuro.
A parlare di tutto ciò è stato Ivan Rota, consigliere regionale in Lombardia per Forza Italia, che ha deciso di candidarsi alla presidenza della Federazione Italiana Golf. E lo ha fatto attraverso una lunga intervista ai microfoni di Golfando.tgcom24.
Sono diversi gli argomenti toccati da Ivan Rota, come ad esempio la politica nel mondo dello sport: “La mia candidatura è ufficiale. Non sono d’accordo con le regole del sistema elettivo attuale, le ritengo poco democratiche. La politica non deve entrare nel mondo dello sport, ma deve promuoverlo”.
Ivan Rota ha anche parlato di questioni economiche: “Si è sprecata un’occasione, se usi i soldi che arrivano dalla politica non per mettere a posto e rilanciare la Scuola Nazionale, ma per ristrutturare una struttura privata, hai mal gestito quei soldi”.
Ivan Rota si è anche soffermato su una mancata comunicazione adeguata per il golf in Italia: “Bisogna comunicare meglio e cambiare la percezione che il golf sia uno sport per ricchi”.
Una situazione molto particolare, quella della Federgolf, che deve gestire al meglio i conti e chiaramente cambiare la percezione del golf in Italia. In questo senso, il candidato presidente Rota preferisce anche la valorizzazione del territorio, con dei centri nelle grandi città magari con un accordo con i sindaci e i governatori delle Regioni.
C’è fiducia per il programma presentato da Ivan Rota, che alle elezioni se la vedrà con Franco Chimenti, già vincitore di quattro mandati e voglioso di proseguire ancora il suo percorso alla presidenza della Federgolf. La partita è ancora tutta da giocare, sfida avvincente quella fra Chimenti e Rota, che promettono battaglia per raggiungere (o mantenere nel caso di Chimenti) la guida della Federazione italiana golf. Sport cresciuto moltissimo negli ultimi anni anche in Italia, disciplina che, potenzialmente, ha tutto per allargare ancora di più il giro degli appassionati e delle persone pronte a cimentarsi sul green.
The post Golf, rivoluzione in Italia: l’annuncio che cambia tutto appeared first on Tshot.
]]>The post É la nuova promessa del Golf italiano: segnatevi il suo nome appeared first on Tshot.
]]>La decisione di Francesco Molinari di lasciare gli Stati Uniti per tornare a vivere in Italia è doppiamente importante. Perché lui giocherà più tornei sul DP World Tour, il circuito europeo che strizza l’occhio al mondo. Ma soprattutto la pattuglia italiana diventerà più ampia perché alla porta bussano nuove promesse, una su tutti.
I fratelli Molinari, perché c’è anche Edoardo, sono già certi di giocare nel circuito maggiore la prossima stagione anche se Francesco si alternerà sul PGA Tour. Con loro sicuramente anche Guido Migliozzi e non solo.
Perché dal Challenge Tour sono pronti a salire in quattro che stanno giocando in questi giorni la Grand Final di Maiorca per entrare tra i primi 20 della classifica ed essere promossi. Hanno quasi due piedi dentro Matteo Manassero (un gradito ritorno), Lorenzo Scalise e Andrea Pavan, sta per riuscirci pure Francesco Laporta.
Poi c’è Filippo Celli, il fortissimo giovane romano che lo scorso anno dopo la vittoria negli Europei Amateur individuali in Spagna era stato invitato a St. Andrews per l’Open. Lì aveva vinto la Silver Medal, il premio per il migliore dilettante, e ora prova a riconfermarsi nel mondo dei grandi nonostante le difficoltà del passaggio.
In Spagna però è in programma anche lo stage che qualificherà i migliori alla sfida finale di Tarragona, con un biglietto per il DP World Tour che per il Challenge Tour 2024. In campo Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Julien Paltrinieri, Manfredi Manica e Pietro Bovari.
Ecco, su quest’ultimo nome sono concentrate molte speranze non tanto per il presente quanto per il futuro del golf italiano. Bovari, 22enne milanese, un anno fa a Parigi insieme a Filippo Celli (ancora lui) e al figlio d’arte Marco Florioli aveva vinto il Campionato del Mondo a squadre degli Amateur, risultando decisivo contro Ludvig Aberg, che a fine settembre di quest’anno ha giocato la Ryder Cup a Roma.
Ora è reduce fa un altro Mondiale, chiuso questa volta al quinto posto, ma dimostrando di essere ormai pronto per il grande salto, perché ha la testa e i colpi giusti. Una passione di famiglia, perché il padre è professionista e fa anche il maestro al Golf Ambrosiano di Milano.
Lui ha mosso i primi passi lì, vincendo a 12 anni il titolo italiano Baby, dopo il quale ne sono arrivati altri duie sempre nelle categorie giovanili. Quando ha avuto l’età giusta è volato negli Stati Uniti, che è sempre la scuola migliore per imparare, frequentando la Virginia University con profitto tanto negli studi quanto sul green come dimostra la storica qualificazione alle Finali del campionato NCAA.
Quest’anno si è laureato in economia ma per ora il suo lavoro resta quello del golfista. Come ha confessato a La Gazzetta dello Sport, il sogno è arrivate nel Challenge Tour, ma nel caso ripartirà dall’Alps Tour, che è il circuito minore, oppure da quello asiatico. In attesa che la fidanzata statunitense, Victoria, lo raggiunga in Italia ora ha una missione.
The post É la nuova promessa del Golf italiano: segnatevi il suo nome appeared first on Tshot.
]]>The post Francesco Molinari, l’incredibile patrimonio del golfista: ha guadagnato una cifra assurda appeared first on Tshot.
]]>I tanti appassionati di golf hanno ancora in mente le splendide immagini del successo dell’Europa nella Ryder Cup 2023, che si è tenuta un mese fa sui prati del ‘Marco Simone Golf & Country Club’ di Guidonia Montecelio. L’ha spuntata il team del Vecchio Continente, capitanato da Luke Donald, con Francesco e Edoardo Molinari nel ruolo di vice-capitani.
Il team Europa è stato bravo nel gestire il vantaggio accumulato nei primi due giorni di gare e impedire la rimonta statunitense. Il trionfo ha commosso Francesco Molinari, che ha conquistato il suo secondo successo nella Ryder Cup dopo quello ottenuto da giocatore nel 2018. Ai microfoni di Sky Molinari ha confessato che per la prima volta in vita sua si è sciolto in lacrime su un campo da golf, a dimostrazione di come questo successo abbia suscitato davvero una fortissima emozione nel 40enne golfista torinese.
Molinari è stato autore nella sua carriera anche di altri importantissimi trionfi: i suoi fan ricordano di certo la straordinaria vittoria negli Open Championship in Scozia, nel 2018, che gli ha permesso di diventare il primo golfista italiano in grado di conquistare uno dei quattro tornei Majors.
Le ultime stagioni sono state purtroppo molto tormentate per Francesco Molinari, che ha dovuto fare i conti con alcuni problemi fisici che non gli hanno più consentito di ripetersi a quei livelli. Ora però il peggio sembra passato e il golfista torinese è pronto a tornare protagonista sui campi da golf: il primo squillo è arrivato proprio con il successo nella Ryder Cup 2023.
Ma quanto ha guadagnato Francesco Molinari nel corso della sua carriera? E’ una domanda che si pongono spesso i suoi affezionatissimi tifosi e più in generale tutti gli appassionati di golf. Stando a quanto emerso di recente, pare che il 40enne golfista italiano sia riuscito a guadagnare circa 15 milioni di euro nel PGA Tour.
Ovviamente i guadagni più importanti sono quelli che risalgono a quel fantastico 2018, un anno in cui i guadagni di Molinari hanno superato i 4 milioni di euro. Oltre ai 15 milioni di euro del PGA Tour bisogna tenere conto anche di altri introiti per il golfista piemontese, vale a dire quelli dell’European Tour e della Coppa del Mondo 2009. In tutto, Francesco Molinari dovrebbe aver guadagnato circa 22 milioni di euro nella sua carriera da golfista.
The post Francesco Molinari, l’incredibile patrimonio del golfista: ha guadagnato una cifra assurda appeared first on Tshot.
]]>The post Superare l’esame sulle Regole del Golf appeared first on Tshot.
]]>L’esame sulle Regole del Golf è un passaggio obbligato nella formazione di ogni neo golfista. Con il superamento della prova d’esame di ottiene la qualifica di NC, ovvero giocatore non classificato, con la quale si possono iniziare a fare le gare per acquisire l’handicap, si ottiene quindi molta più libertà nell’andare in giro a giocare, anche al di fuori del proprio circolo. Ecco perchè per molti quest’esame è così importante, ma state tranquilli, con un’adeguata preparazione non è nulla di impossibile, anzi è molto utile per conoscere almeno le Regole del Golf fondamentali e sapere quindi come gestire alcune situazioni lungo il percorso.
Con il primo tesseramento si ottiene la qualifica di NA, cioè di giocatore non abilitato al gioco sul campo. Successivamente con l’abilitazione al gioco sul campo da golf (leggi l’articolo “Abilitazione al gioco sul campo da golf“) si possono iniziare a fare le prime esperienze sul campo e prepararsi per sostenere l’esame sulle Regole del Golf per ottenere poi la qualifica di giocatore NC, ovvero non classificato (senza handicap).
Vi consiglio di leggere questo mio articolo, “Quiz sulle regole del Golf” per avere maggiori informazioni a riguardo ed anche per avere alcuni validi esempi di domanda d’esame.
Non dimenticate anche di leggere l’articolo “Regole del Golf: novità nella nuova edizione 2012-2015” per essere sicuri di non perdervi le ultime novità e cambiamenti in fatto di Regole, in vigore tra poche settimane.
In ogni caso per dare l’esame sulle Regole del Golf dovrete avere tutti i pre-requisiti necessari, ovvero essere GA e iscrivervi ad un corso sulle Regole del Golf, che solitamente sono tenuti da giudici arbitri designati in alcuni campi da golf italiani. Per conoscere dove e quando sono organizzati i corsi potete rivolgervi alla segreteria del vostro circolo. In genere ogni sede organizza un corso con cadenza mensile o quasi, a volte dipende anche dalle richieste.
L’esame avrà luogo immediatamente alla fine del corso, domande multiple choice, proiettate a video e le risposte che avrete voi sul foglio sono diverse dai vicini di banco, a prova di “sbirciatina”.
Prestate molta attenzione alla parte di corso che si svolge in campo, spesso e volentieri le domande sono proprio su quanto spiegato e mostrato direttamente sul percorso da golf.
Se volete qualche parere potete leggere anche il post sul nostro forum “Esame delle Regole“.
The post Superare l’esame sulle Regole del Golf appeared first on Tshot.
]]>The post Open d’Italia 2013 a Julien Quesne, male gli azzurri appeared first on Tshot.
]]>E così il 70esimo Open d’Italia se ne va al francese Julien Quesne ha vinto con 276 colpi (70 68 71 67, -12) che ha il merito di riuscire a consegnare un buono score in un’ultima giornata davvero difficile a causa del beffardo rough e soprattutto dei difficilissimi green del percorso Blu del Torino Golf Club. Il campo ha mietuto tante vittime a partire da Francesco Molinari e Matteo Manassero che entrambi hanno calato la propria posizione a causa rispettivamente di un 75 e di un 76 finale per un percorso in 281 colpi (68 67 71 75, -7) e 285 (70 70 69 76, -3). Applausi per il 16enne Renato Paratore che – pur avendo ceduto anche lui nel finale – ha dimostrato classe e talento, chiudendo in 38esima posizione con 284 (72 66 71 75).
Open d’Italia 2013 la vigilia
L’Open d’Italia 2013 parte oggi 19 settembre sempre a due passi da Torino ma non sul campo del Royal Park I Roveri quanto quelli attigui del Circolo Golf Torino – La Mandria ossia la casa dei fratelli Francesco e Edoardo Molinari. Lo ha comunicato la Federazione Italiana Golf al termine dell’ultima riunione ufficiale. L’appuntamento è stato fissato per il weekend dal 19 al 22 settembre 2013 e ovviamente sarà tappa dell’European Tour 2013. Un nuovo cambio di campo proprio in occasione della 70esima edizione del più importante torneo italiano di golf, che prima dei Roveri si giocava a Milano a Tolcinasco. Qui sopra un’immagine del campo.
Lo scorso anno (2012) la sfida di golf più importante in Italia era terminata con la vittoria del già precedentemente campione, lo spagnolo Fernandez Castano, il prossimo anno (2013) ci si sposterà meno di un chilometro dal Royal Park I Roveri al Circolo Golf Torino – La Mandria, situato sempre nel rigoglioso parco a poca distanza dal capoluogo torinese, ma in un’altra struttura. Chi ha avuto la possibilità di giocare in uno o nell’altro campo se ne sarà accorto subito: i due circoli sono adiacenti, con alcuni punti di contatto e scorci “incrociati” da uno all’altro.
Rimane dunque a Torino il più prestigioso e importante torneo italiano di golf, il secondo appuntamento dell’European Tour nel nostro paese dopo l’affascinante Sicilian Open che si gioca appunto in Sicilia in Primavera. L’edizione 70 (la prima si è tenuta a Stresa nel 1925) si giocherà dal 19 al 22 settembre prossimo sul campo dove sono cresciuti e sono ancora testimonial i due fratelli Edoardo e Francesco Molinari. La decisione è uscita dalla riunione che ha inoltre definito il nuovo Consiglio della Federazione Italiana Golf, a Roma il 5 e 6 dicembre sotto la presidenza di Franco Chimenti.
In occasione della riunione del nuovo Consiglio è stato appunto rinnovato l’organigramma interno che ha affidato la responsabilità per i Rapporti Internazionali a Franco Chimenti, Antonio Bozzi e Paolo Risso, della Comunicazione a Franco Chimenti, Antonio Bulgheroni e Filippo Sassoli, dei Rapporti Enti Locali a Paolo Casati, Gianni Collini e Paolo Risso, per il Decentramento: Riccardo Pisa e Andrea Pischiutta. Inoltre ha definito i Referenti Regionali: Piemonte e Valle d’Aosta, Marco Durante; Lombardia, Antonio Bozzi; Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trento e Bolzano, Paolo Casati; Emilia Romagna e Marche, Celso Lombardini; Toscana, Gianni Collini; Lazio e Umbria, Andrea Pischiutta; Liguria, Sud e Isole, Paolo Risso.
The post Open d’Italia 2013 a Julien Quesne, male gli azzurri appeared first on Tshot.
]]>The post Quote Tesseramento FIG 2013 appeared first on Tshot.
]]>Da qualche giorno sono uscite le circolari ufficiali per quanto riguarda il tesseramento 2013. I golfisti Italiani si sono fatti sentire, online e non, contro la proposta del neo rieletto presidente Chimenti di aumentare la tessera FIG di 20€ a favore di una sponsorizzazione dell’Open d’italia 2013. Il risultato è stato che tale proposta sia stata abolita e che le quote del tesseramento alla federazione italiana golf per il 2013 saranno quelle indicate nell’articolo.
Direttamente dalla circolare nr 28 del 14 dicembre:
“Si riportano le quote di tesseramento per il 2013 :
a) TESSERATI Adulti 75,00€
b) TESSERATI Junior (nati dal 1° gennaio 1995) 20,00€
c) PROFESSIONISTI 75,00€”
vengono quindi mantenuti invariati i costi rispetto al 2012.
Forse non tutti sapete che anche i circoli e le strutture di golf, che siano affiliate o aggregate alla Federazione Italiana Golf, sono soggetti al pagamento di una loro quota di tesseramento annuale, secondo il seguente schema:
– fino a 100 tesserati 350,00€
– da 101 a 200 tesserati 500,00€
– da 201 a 300 tesserati 700,00€
– da 301 a 600 tesserati 1.000,00€
– da 601 a 1000 tesserati 2.000,00€
– oltre 1000 tesserati 2.700,00€
Il numero dei tesserati di riferimento è quello a chiusura del 2012 senza che nel computo vengano considerati eventuali tesserati liberi le cui pratiche siano state inoltrate dal circolo in oggetto.
Le quote di tesseramento qui sopra riportate si applicano sia ai circoli affiliati, cioè quelli con almeno 9 buche di lunghezza regolamentare (i campi da golf veri e propri), come anche alle strutture aggregate, cioè i campi pratica o i campi promozionali.
Dato il numero di golfisti in italia, e parlo del numero reale cioè di quelli che effettivamente giocano con regolarità, credo che tale sistema di quote sia un pò approssimativo, soprattutto considerando che alcuni circoli spesso sono al limite di una o l’altra categoria.
Quindi improvvise ondate di soci che migrano verso un circolo che ha deciso per l’anno venturo di fare qualche promozione possono far si che un circolo si ritrovi a pagare, ad esempio, la quota da 700,00€ per avere poi invece solo 180 tesserati anziché poco più di 200.
Facendo qualche conto mi pare evidente come il sistema di tesseramento dei circoli vada ad incidere maggiormente sulle strutture piccole piuttosto che su quelle che possono vantare un gran numero di soci, ad esempio 350€ / 100 tesserati = 3,5€ a tessera per il circolo nella prima fascia mentre per un circolo nella fascia di oltre 1000 diventa 2700€ / 1000 tesserati = 2,7€ a tessera.
Il risultato può essere interpretato come il voler dare un premio a chi fa molti tesserati, ma anche, in prospettiva opposta, come una penalizzazione di quelle strutture che in modo capillare e “piccolo” cercano di dare una mano allo sviluppo del golf.
Senza parlare del fatto che si favorisce tutto quel mondo di venditori di tessere, che in realtà esiste perchè risponde ad una precisa domanda del mercato, ovvero tutti quei nostri amici golfisti che cercano di comprare la tessera FIG nel posto più economico per poi giocare e pagare ogni volta un green-fee.
Ma non sarebbe meglio se questo ruolo lo avesse direttamente la FIG?
Perchè non dare una sistemata al settore e ripristinare i ruoli:
-FIG: vende tessere
-Circoli: vendono servizi
Di conseguenza perchè la FIG deve essere la rappresentanza dei Circoli? Non dovrebbe forse essere l’associazione dei golfisti?
da pensarci… con attenzione.
A breve vi racconterò invece del Tesseramento Libero 2013… restrizioni in arrivo.
The post Quote Tesseramento FIG 2013 appeared first on Tshot.
]]>The post Domenico Geminiani prima vittoria da pro in Florida appeared first on Tshot.
]]>Domenico Geminiani ancora in primo piano: il 16enne talento italiano ha infatti vinto il Ritz-Carlton Series, torneo del West Florida Tour giocato sul percorso del Ritz-Carlton Members Club a Sarasota su un giro secco. È il primo successo da professionista. 70 colpi per Domenico così come l’americano Brian Ward, che è stato sconfitto allo spareggio dal par di Geminiani. È il secondo successo degno di nota dopo il sesto posto nel Fred Olsen Challenge Espana del circuito continentale Challenge Tour lo scorso giugno. Il sedicenne italiano concludeva infatti per la prima volta nella top ten di un torneo che conta – professionistico – dopo aver già vinto tantissime gare giovanili in Florida, dove studia e si allena.
Grande prova nell’ultimo giro concluso con -2 sul par del campo per Domenico in Spagna a Giugno, mentre l’altro italiano Andrea Maestroni si era classificato al 13esimo posto. La vittoria finale è andata allo spagnolo Eduardo De La Riva che ha fatto meglio di Geminiani di soli quattro colpi. Al Fred Olsen Challenge Espana era entrato per la prima volta nella top ten di un torneo professionistico del Challenge Tour, ossia il circuito continentale europeo che si potrebbe definire di secondo livello, dietro l’European Tour. Per lui un totale parziale di -2 con la bella reazione nonostante un bogey alla prima buca. La vittoria non era poi così vittoria visto che lo spagnolo Eduardo De La Riva ha terminato a soli quattro colpi in meno. Seconda piazza per l’inglese Simon Wakefield, 13° l’altro italiano Andrea Maestroni.
E ora il successo in Florida, il primo da professionista per Domenico Geminiani che saltuariamente si vede anche sull’European Tour dietro invito, principalmente all’Open d’Italia dove però – forse per l’emozione – non è mai riuscito a sviluppare il suo migliore golf. Chissà se dopo il battesimo da pro al Ritz-Carlton Series la situazione cambierà? Si trattava di un torneo del West Florida Tour e si è giocato sul percorso del Ritz-Carlton Members Club (par 72), a Sarasota appunto in Florida. Il 70 finale sullo score – 2 sotto il par – era lo stesso dell’idolo di casa Brian Ward che però è caduto allo spareggio. Per Domenico un assegno da 1000 dollari su un montepremi di 3900 euro. Sono molti gli esperti che pensano che Geminiani sia il prossimo “alfiere” del golf italiano. I mezzi ci sono, si dovrà lasciargli tempo e libertà di crescere però.
The post Domenico Geminiani prima vittoria da pro in Florida appeared first on Tshot.
]]>The post Idee per svecchiare il gioco del golf appeared first on Tshot.
]]>Il gioco del golf ha tutt’ora la caratteristica connotazione di essere un gioco da vecchi. Questa, purtroppo, è l’immagine più diffusa che il nostro amato gioco suscita nelle menti di chi non ha mai avuto l’occasione di provare a giocare a golf. Spesso tale immagine è anche proprio di quelle persone che per età e stile di vita potrebbero essere perfetti nuovi golfisti. Davvero il gioco del golf è per vecchi? Come possiamo fare per svecchiarlo e renderlo più attraente agli occhi di potenziali appassionati?
Prima di tutto serve fare un’analisi oggettiva che ci permetta di capire se, malgrado il nostro coinvolgimento, il golf sia davvero uno sport per vecchi.
A mio parere sono sostanzialmente due gli aspetti del gioco del golf di oggi, soprattutto in Italia, che “vestono” il gioco di vetustità:
1° Età media dei giocatori
Su 101.817 golfisti del 2011 la categoria con maggiore partecipazione è quella con età compresa tra i 44 ed i 51 anni, con 18.863 giocatori che rappresentano ben il 18,53% del totale golfisti. A seguire, con 17,74% e 18.059 golfisti ci sono quelli di età compresa tra 52 e 60 anni e similmente quelli dai 61 ai 70 anni che rappresentano il 17,60% con altri 17.916 golfisti.
Insomma dai 44 ai 70 anni ci sono il 53,86% dei golfisti italiani, pari a 54838.
Le maggiori critiche alla vetustità del gioco del golf, per mia esperienza, arrivano da soggetti con età compresa tra i 26 e 36 anni, categoria che è purtroppo decisamente scarsamente rappresentata con solo il 9,48% sul totale pari a 9.651 “baby-golfisti”.
2° La lunga tradizione del gioco
Il gioco del golf vanta una storia molto lunga e fonda le sue radici nel 15° secolo, secondo le fonti più attendibili, ma ci sono anche svariate correnti di pensiero che collegano il gioco del golf a pratica simili che risalgono a volte addirittura ai tempi dell’Impero Romano.
A me piace la tradizione del gioco del golf e la sua storia, credo che sia un aspetto molto affascinante (questo fa di me un vecchio??) ma spesso per chi non conosce il golf è troppo facile fare confusione tra il rispetto della tradizione e il “vecchiume“.
Anzi a dirla tutta mi pare proprio che chi governa il mondo del golf, a livello di Regole per esempio, sia sempre molto attento e pronto ad adeguarsi ai cambiamenti che riguardano il mondo dell’attrezzatura o il modo in cui i giocatori consumano.
Quindi, in base a queste considerazioni, la grande partecipazione di giocatori di età non giovanissima è un fatto inconfutabile, che si spiega a sua volta in due semplici motivazioni:
– i soldi: in Italia per giocare a golf ne servono ancora troppi, ecco perché più facilmente chi ha una certa età può permettersi di pagare le quote associative ad un golf club
– il tempo: la vera ricchezza di oggi, vero motivo per cui il golf è un gioco d’élite, solo chi ha sufficiente tempo libero può dedicarsi al gioco del golf ed avere tempo libero oggi è ancora più difficile che avere soldi
Quindi cosa si potrebbe fare per rendere più attraente il mondo del golf anche a quella fascia d’età compresa tra i 26 e 36 anni?
– Meno formalità: sarebbe importante far capire la differenza tra tradizione e rigide formalità, per esempio facendo in modo che nella maggior parte delle strutture ci si senta accolti in modo più informale.
– Gioco più immediato: basta con lunghe attese prima di poter fare anche solo la prima buca da golf della propria vita. Si l’abilitazione al campo e l’esame delle Regole sono importanti, ma non credete che si debba trovare anche un modo di far provare la magnifica esperienza di fare la prima buca da golf il prima possibile? Solo così ci si innamora del gioco! O davvero credete che sia affascinante stare per settimane e settimane sul tappetino di pratica?
– Look più fresco e giovane: meno male che, almeno dal punto di vista dell’attrezzatura e dell’abbigliamento, qualcosa sta cambiando, infatti i colori per la prima volta si affacciano sul mondo del golf fatto per ora di bianchi, neri, marroni e grigi…
– Nuove formule di partecipazione: troppo poche iniziative da parte dei circoli volte a trovare un sistema di offerta che sia interessante per i golfisti. Serve che l’offerta dei campi da golf sia molto più varia ed articolata in modo che ogni struttura trovi il suo posizionamento nel mercato, al posto di cercare di “rubacchiare” a turno i soci di altre strutture.
Secondo voi quali altre cose potrebbero essere utili?
The post Idee per svecchiare il gioco del golf appeared first on Tshot.
]]>The post Assemblee Regionali Elettive Federazione Italiana Golf appeared first on Tshot.
]]>Si apre oggi un periodo importante per quanto riguarda le cariche dei distretti regionali della Federazione Italiana Golf. I Consigli dei Comitati Regionali saranno eletti in apposite assemblee che si terranno a partire da oggi nelle maggiori regioni italiane. Oggi si parte con quella della Lombardia, regione in cui sono parte in causa, come votante per eleggere tra i miei colleghi professionisti quei “grandi elettori” che poi materialmente parteciperanno all’elezione dei consiglieri e dei rappresentati.
Il calendario delle assemblee elettive per i Comitati Regionali della Federazione Italiana Golf:
-19 novembre – Lombardia
-26 novembre – Toscana
-28 novembre – Lazio
-30 novembre – Veneto
-3 dicembre – Piemonte
-15 dicembre – Emilia Romagna
Spesso noi golfisti comuni ignoriamo tutta questa parte di vita politica che comunque ha a che fare con il nostro mondo del golf, ma come abbiamo visto di recente, forse è il caso di iniziare a prestare attenzione a quanto succede, visto che spesso e volentieri noi golfisti quasi non siamo considerati se non quando è il momento di chiedere contributi, vedi aumento della tessera FIG di 20€.
A tal proposito vorrei condividere le due lettere di presentazione e candidatura che sono state inviate a tutti noi professionisti di golf da parte delle due cordate che si sono candidate al Consiglio del Comitato Regionale Lombardo.
Schieramento A capitanato da Carlo Borghi, attuale Presidente uscente del CRL
Carlo Borghi, Roberto Brivio, Bruno Biraghi, Sergio Sala e Alberto Treves De Bonfili
Lettera del Presidente Borghi, indirizzata al Presidente PGAI Costantino Rocca
“Caro Presidente,
le elezioni del CRL si avvicinano e ritengo utile sottoporti un eventuale programma di lavoro, qualora venissi eletto, tra le PGAI ed il CRL:
1. Sono al corrente che annualmente organizzate un Seminario facendo incontrare Pro di levatura mondiale con i Vs. Associati. Ritengo il confronto con teachers di fama un momento significativo ed importante per i Vs. Associati utile per tutti i fruitori dei Vs. servizi, e di conseguenza mi riprometto di contribuire in modo fattivo al buon esito di questo workshop che mi auguro venga riproposto.
2. Da sempre accarezzo l’idea di istituire un premio per il “Maestro dell’anno”. La nomina di una commissione appositamente creata, composta da membri dei due Consigli (PGAI e CRL), garantirà l’assoluta trasparenza determinandone finalità e regole.
3. Ripristino del Campionato Lombardo. Ho già incontrato a tale scopo il Presidente del CONI ed il Dirigente della Regione, ed avrei ottenuto il loro preventivo parere favorevole. Se intervenissero elementi ostativi in relazione alle prossime elezioni del CONI o della Regione, posso impegnarmi attivamente nel reperimento di sponsors alternativi.
L’auspicio è comunque quello di rinsaldare un rapporto costruttivo tra i due organismi perseguendo perciò l’unico vero interesse di tutti, la crescitra del movimento che porterà nuovi Soci ai Circoli da un lato e nuovi allievi ai Vs. Associati dall’altro.
Con profonda stima ed amicizia
Roberto Borghi.”
Schieramento B, capitanato da Paolo Piras presidente del GC Le Rovedine
Paolo PIRAS, Alberto ANTONELLI, Maria Teresa CORVINI, Valter GALBIGNANI, Sergio ROSA
Lettera rivolta di presidenti di Circolo della Lombardia
“Caro Presidente,
come certamente saprai, il prossimo 19 novembre 2012 si terranno le elezioni per il Comitato Regionale Lombardo valide per il quadriennio olimpico 2013-2016.
Ecco il team che si propone e che Ti chiediamo di votare.
Presidente: Paolo Piras (Presidente Le Rovedine)
Consiglieri: Alberto Antonelli (Presidente Molinetto), Maria Teresa Corvini (Presidente Zoate), Valter Galbignani (Presidente Torrazzo), Sergio Rosa (Past-President Tolcinasco)
Ci siamo candidati sollecitati dalla richiesta di “fare qualcosa di costruttivo” in difesa dei Circoli per cercare di dare una svolta al difficile momento che tutti stiamo vivendo.
Ovunque si registrano defezioni tra gli iscritti, alcune più gravi di altre, ma tutte preoccupanti, perché la fuoriuscita di giocatori da Circoli e campi pratica provoca la perdita di una parte di risorse necessarie ed indispensabili per la gestione dei campi da golf, senza i quali né club, né Federazione, né professionisti hanno più ragione d’esistere.
Se a ciò si aggiunge il fenomeno dei campi “virtuali”, che inducono molti giocatori ad abbandonare i circoli per dedicarsi al golf itinerante, il quadro è completo. Il futuro del golf, quindi, deve fare i conti con tutte queste difficoltà ed è indispensabile approntare al più presto strategie e mezzi per combatterne gli effetti dannosi.
Obbiettivo primario del nostro team sarà quello di innovare il ruolo del CRL, attraverso lo svolgimento delle funzioni specifiche previste dallo Statuto Federale, ossia curare gli interessi dei circoli, propagandare e sviluppare il golf nell’ambito territoriale lombardo e stimolare un coinvolgimento dell’Assessorato Regionale al Turismo per una promozione all’estero delle potenzialità del turismo golfistico.
Il CRL che noi concepiamo dovrà essere in grado da un lato di suggerire e programmare le linee guida con le quali generare una nuova domanda, utilizzando tecniche e strumenti di marketing adeguati, per tentare con il contributo di tutti i circoli e della PGAI sia di creare nuovi giocatori che di favorire il ritorno di coloro che si sono allontanati.
Dall’altro lato dovrà avere la funzione catalizzatrice delle problematiche dei circoli e mettere in campo le professionalità e consulenze di cui la Federazione dispone adeguandole al nostro territorio, agevolandone la diffusione ed utilizzo. Sarà indispensabile creare e vitalizzare un portale che oltre a promuovere le strutture e l’avviamento al gioco sia anche uno strumento di comunicazione interattivo che consenta ai circoli di comunicare tra di loro, esprimendo idee ed opinioni sui temi proposti.
Il tutto, senza dimenticare l’aspetto agonistico del nostro sport e la ricerca di sponsor che contribuiscano all’organizzazione in collaborazione con la PGAI di manifestazioni trainanti dell’interesse del grande pubblico.
Il compito che ci siamo prefissati, non facile né semplice ma non utopistico, comporterà la predisposizione di una relazione dettagliata delle azioni da intraprendere che approvata dall’Assemblea Regionale sarà inoltrata al vaglio del Consiglio Federale per lo stanziamento dei fondi necessari.
Da ultimo, ma non per ultimo, Ti vorremmo ricordare che per consentirci di operare con serenità ed unità di intenti, sarà necessario il Tuo voto a favore di tutto il Team, attribuendolo in prima votazione al nostro candidato Presidente e, nella successiva, ai candidati Consiglieri qui suggeriti .
Ti ringraziamo dell’attenzione che hai dedicato a questa nostra,
Cordialmente,
Paolo PIRAS, Alberto ANTONELLI, Maria Teresa CORVINI, Valter GALBIGNANI, Sergio ROSA”
Dovrò votare uno dei due schieramenti, anche se indirettamente visto che dovrò nominare alcuni miei colleghi che voteranno poi direttamente.
Quello che serve, anche al di la delle promesse di cui siamo tutti stufi golfisti e non, è qualcuno che davvero faccia qualcosa di concreto per il gioco del golf.
E quando scrivo “il gioco del golf” intendo quello che voi dilettanti amate praticare, quello che paga i conti di un golf club, quello che alimenta il mercato dell’attrezzo, quello che crea nuovi adepti che necessitano di lezioni, insomma è necessario fare qualcosa in modo che tutte le categorie professionali che dimostrano il loro valore possano davvero crescere e prosperare, a partire dai golfisti che sono il vero motore di tutto il sistema.
Vedremo se gli eletti avranno davvero un impatto positivo sul nostro mondo.
The post Assemblee Regionali Elettive Federazione Italiana Golf appeared first on Tshot.
]]>The post Il Golf contro la Juventus – Premio Web Italia 2012 appeared first on Tshot.
]]>Chi mi legge da un pò l’avrà capito, il golf è nettamente il mio sport preferito ed il calcio invece mi è poco simpatico, negli ultimi anni, soprattutto perchè non mi trovo, non riesco ad immedesimarmi nel mondo del calcio moderno. Ma questo è un altro discorso ed il titolo di questo articolo, provocatorio, nasce da un concorso, denominato Premio Web Italia 2012, che si sta per concludere. Il sito WebGolf.it, amico di Tshot.it e di cui spesso condividiamo articoli e contenuti, è tra i 5 finalisti.
Ecco la mail di conferma dell’avvenuto inserimento nella Rosa dei Finalisti per il progetto WebGolf.it:
PREMIO WEB ITALIA 2012
con il patrocinio di
Presidenza del Parlamento Europeo
Ministero dello Sviluppo Economico
Web Italia Onlus
“La Direzione di PWI, Premio Web Italia, è lieta di annunciare la chiusura dei lavori della giuria di selezione per l’edizione 2012.
Con la presente comunicazione si annuncia, altresì, che la sua organizzazione è entrata a far parte della Rosa dei Finalisti.
Maggiori dettagli verranno recapitati ufficialmente, via e-mail, entro le prossime 24 ore.
L’organizzazione e tutti gli enti promotori approfittano dell’occasione per complimentarsi per il traguardo raggiunto e per augurare “in bocca al lupo” per la prossima assegnazione dei premi.
Ricordiamo che i lavori del concorso prevedono l’incontro tra la giuria e i finalisti nei giorni 22 e 23 novembre.
In queste giornate (come da Regolamento Art. 12) i Finalisti dovranno presentare ed illustrare i propri progetti alla Giuria e l’eventuale mancata presentazione potrà penalizzare il risultato finale.
I lavori finali si terranno presso il Centro Congressi di Riva del Garda (TN) e la Cerimonia di Consegna dei Premi avrà luogo il 23 novembre dalle ore 17.”
Ecco l’elenco dei finalisti nella categoria sport:
Federazione Italiana Nuoto Paralimpico by eNet Italia
Juventus FC by DGTMEDIA S.R.L.
Adamello Ski by Archimede
Italeri.com by Nowhere srl
WebGolf by GM Servizi Srl
Qui l’elenco di tutti i finalisti di tutte le categorie.
Sarebbe un importantissimo riconoscimento, in primis per l’impegno ed il lavoro svolto da WebGolf, ma anche in fin dei conti per il mondo del golf stesso in quanto sarebbe un’occasione per salire alle luci della ribalta, addirittura battendo in finale progetti che hanno dalla loro la grande popolarità come il calcio e la Juventus o il nuoto e lo sci.
I finalisti saranno ascoltati di persona da una speciale giuria nei prossimi giorni, 22 e 23 novembre, ed il 23 saranno proclamati i vincitori, chissà…
in bocca al lupo WebGolf.it
The post Il Golf contro la Juventus – Premio Web Italia 2012 appeared first on Tshot.
]]>The post Il gioco del golf è vecchio? appeared first on Tshot.
]]>In ogni caso il tema della discussione era il golf ed il suo vecchiume.
All’angolo destro per un peso complessivo di, non si dice, c’erano le nostre signore, non golfiste ma che hanno contatti con il mondo del golf, in parte per il lavoro mio e del mio amico ed in parte per il proprio, ma senza giocare.
All’angolo sinistro per una pazienza complessiva di, non si dice, il mio amico ed io, entrambi appassionati di golf, forse lui più di me, e golfisti di lunga data. Il golf è anche il nostro lavoro, ormai da molti anni.
Il vecchiume del golf, così come è visto dalle sfidanti, è tutto quello che è legato alle convenzioni che sono ben note a chi frequenta un circolo di golf.
A far scaturire il dibattito è stato un commento riportato di mio padre che ha mal giudicato un giovane dilettante di circolo (ora pro) che una volta si presentò alla premiazione di una gara di circolo per ritirare un premio vestito di infradito, shorts e maglietta. Un look più adatto alla spiaggia che non ad un circolo di golf.
Le posizioni erano:
–donne a favore di un atteggiamento meno attento a rigide e “vecchie” regole di etichetta
–uomini a favore di quello che il golf rappresenta come tradizione e stile di vita prima ancora che il golf come gioco in se
Ora mi riesce, sinceramente, difficile scrivere di questa cosa perché comunque l’esposizione dei fatti e dei punti di vista è chiaramente condizionata dal mio pensiero sulla questione, però mi piacerebbe conoscere il vostro parere, sia che siate golfisti o meglio ancora se non lo siete.
Il concetto è: quanto il gioco del golf perde appeal presso il pubblico perché è associato ad un’immagine di vecchie tradizioni, usi, costumi e convenzioni che non hanno più valore oggi?
L’abito non fa il golfista, si potrebbe dire, ma quindi dovremmo dare meno peso a quelle regole che oggi sono comunque presenti nei campi da golf, del tipo no jeans, no t-shirt etc…
Credete davvero che tali restrizioni siano un limite che non permette l’avvicinamento al gioco di più persone o che se ci fosse più libertà sarebbe più facile acquisire nuovi golfisti?
In sostanza l’immagine del gioco del golf è così vecchia da non poter attrarre giovani appassionati?
Ps io con i jeans non giocherei mai e non mi sento a mio agio ad indossarli in un campo da golf, neanche in club house. (quindi sono vecchio?? :P)
The post Il gioco del golf è vecchio? appeared first on Tshot.
]]>The post Tessera FIG, virgola, anzi punto e virgola. appeared first on Tshot.
]]>Ok, ho organizzato un Open d’Italia grandioso, con ben 3 giocatori di Ryder Cup ed un field di prim’ordine come da anni non succedeva. Purtroppo gli sponsor e gli introiti derivanti dalla vendita degli spazi commerciali non sono stati quelli che mi sarei aspettato. Anche sti spilorci di golfisti italiani che non vogliono neanche pagare un 30€ di biglietto di ingresso. Meno della metà degli spettatori dell’anno precedente. Eppure i miei conti li devo pagare, è così che mi hanno insegnato. Aspetta forse li posso far pagare a qualcun altro.
Punto e virgola.
Punto 20€ sul golfista arrapato, quello che malgrado tutto ed ad ogni costo rinnoverà la tessera FIG.
Virgola? No grazie, così mi posso ingraziare tutti quelli che vedono nel proprio handicap golfistico uno status symbol, al pari del nuovo iPhone, o un’estensione del proprio ego, quasi fosse una caratteristica fisica misurabile in cm (noi maschi capiamo di che sto parlando vero?)
Ecco il mio business plan per il 2013 è fatto.
Quasi 90.000 tesserati con più di 21 anni, che se anche mi diventano 75.000, fanno 20€x75.000=1.500.000€ in più, che poi voglio dire ma sti 15.000 che forse potrebbero non rinnovare la tessera FIG che mai potrebbero fare di diverso?? Non hanno scelta, se non quella di smettere di giocare… ahahah.
Umh, quasi quasi ritocco anche le quote tessere degli junior, che poi fanno rumore nei circoli, schiamazzano, portano via i premi nelle gare ai soci… però forse così rischio di sollevare un polverone eccessivo. No meglio lasciare stare, per ora.
Devo però dare un contentino ai sti sfigati di golfisti italiani… ecco l’idea! Abolisco la virgola, almeno per la maggior parte dei giocatori, così che possano vantarsi di essere 15 di handicap anche quando non scendono mai sotto i 95 colpi giocati… eheheh, tanto mica li sanno fare sti conti i golfisti!
Ok, ecco una bozza del comunicato stampa:
“Cari amici golfisti, è con grande orgoglio che l’amministrazione della FIG annuncia una modifica al regolamento che gestisce le variazioni di handicap. Da gennaio 2013, infatti, potrete liberamente giocare male e non salire di handicap, mantenendo così intatto il vostro sacrosanto diritto di vantarvi, con altri come voi, del vostro handicap di gioco. Consiglio di farlo comunque lontano dal tabellone dei risultati della gara appena disputata al fine di evitare smentite imbarazzanti. Purtroppo il costo necessario a questa nuova gestione dei decimali del vostro handicap graverà su tutti noi.
L’amministrazione della FIG è anche eccitata nell’annunciarvi che la Tessera FIG 2013 sarà acquistabile con soli 95€, ben 5€ in meno di 100€.”
Però forse è presto per mandare una comunicazione di questo genere… meglio lasciare che la voce si diffonda liberamente online, nei forum, su facebook etc… così quando lo comunicherò ufficialmente saranno già preparati.
Cari amici, purtroppo queste righe scritte riportando il pensiero, inventato??, di un ipotetico gestore del golf italiano si stanno in realtà dimostrando più veritiere di quanto possiate immaginare.
Le iniziative volte a promuovere e sostenere il golf italiano mi lasciano sempre più perplesso, ma forse sono solo lo specchio di quello che avviene in tutta Italia ed in tutti i settori dove la nostra vita viene gestita da politicanti, amici di, mogli di, fratelli di, cognati di…
Che tristezza.
The post Tessera FIG, virgola, anzi punto e virgola. appeared first on Tshot.
]]>The post Inchiesta attrezzatura da golf: acquisto di un nuovo driver appeared first on Tshot.
]]>La mia virtuale schizofrenia dissociativa (ammesso che esista) mi ha portato a prendere le vesti di Giacomo Nicolacasa ancora una volta. Per chi non avesse letto gli articoli precedenti faccio riferimento all’inchiesta, divisa in due parti, che aveva come oggetto la ricerca di informazioni per iniziare a giocare a golf. Gli articoli: “Inchiesta: vorrei iniziare a giocare a golf, cosa devo fare? – parte 1” e “Inchiesta: vorrei iniziare a giocare a golf, cosa devo fare? – parte 2”. Ora invece nel mirino ci sono i negozi di golf.
Ecco la richiesta di Giacomo, mandata via mail ai principali negozi di golf presenti sul territorio italiano:
“Buongiorno,
ho letto un pò di recensioni online e sulle riviste e sono indeciso sull’acquisto del mio prossimo drive. Attualmente gioco con un 10.5 regular, vorrei scegliere un modello tra quelli delle case più famose, tipo Callaway, Ping, Taylor, Titleist, Mizuno (fanno anche legni vero?) o Cobra. In base alla vostra esperienza cosa mi consigliate, come modello e marca? Avreste un demo da farmi provare, presso il vostro negozio o da portare in campo pratica? Siete attrezzati per il club fitting nel caso mi serva un bastone con caratteristiche diverse dallo standard? Grazie per le gentili risposte, cordiali saluti
Giacomo Nicolcasa”
Gli scopi di questa indagine sono prevalentemente:
–capire se i negozianti consigliano una marca in particolare
–capire se i negozi di golf sono attrezzati per fare club fitting od almeno per far provare i bastoni
–vedere come i negozianti reagiscono ad un contatto online, visto che la principale lamentela, che sento quotidianamente, è nei confronti dei negozi online, specie UK, che offrono sconti e prezzi in apparenza imbattibili
Sono un po’ deluso dalle risposte. A dire il vero molte sono uguali e sembrano uscite dalla stessa tastiera, il concetto è:
–difficile dare consigli senza vedermi
–vieni a trovarci in negozio
Chi più chi meno, con maggiore o minore cortesia e voglia di sprecare caratteri sullo schermo, ma la sostanza è quasi per tutti questa.
Da una parte capisco quest’atteggiamento perché è effettivamente il modo migliore di dare un consiglio, vedendo di persona il giocatore, facendogli tirare qualche colpo e cercando di capire cosa si aspetta dal driver… tutte cose che un venditore esperto è in grado di intuire con una sana chiacchierata.
Da un altro punto di vista però così si perde il valore di un potenziale contatto online e con molta probabilità con un soggetto che normalmente non è già cliente del negozio, altrimenti le stesse domande le avrebbe poste di persona alla prima occasione, senza mandare una mail.
In pochissimi hanno espresso una preferenza sulle marche e solo una risposta è stata corredata di prezzi e descrizioni di alcuni modelli.
Nessun errore di mail, anche perché gli indirizzi vengono dal mio database, ma qualche errore di battitura… sperem.
Ecco alcuni estratti dalle risposte dei negozi di golf:
“9) Drive Tytleist D2: Ad un giocatore esperto sa regalare grandi emozioni, i vari shaft diamana sono tutti eccellenti, di certo su Tytleist non ci si sbaglia mai.”
Eccetto che nel nome, visto che si scrive Titleist… come andare da un concessionario e sentirci dire che vuole venderci una Ferrori.
“Non posso darle un suggerimento a priori, su quale tipologia di driver consigliarle, tutti quanti questi marchi fanno degli ottimi prodotti, ma come dico sempre ai miei clienti, non esiste il “ferro” per tutti.”
Vero, però tagliare sull’argomento è un modo per rompere il contatto.
“Buongiorno Sig. Giacomo,
per quanto riguarda il Driver , il piu’
venduto e’ il Taylormade, a seconda del suo handicap
Le possiamo consigliare il mod. piu’ idoneo per Lei.
Puo’ provarli in campo pratica .
Per quando riguarda il fitting , ne stiamo organizzando
uno il XX xxxxx : la sessione e’ personale ,dura 1 ora e
Le forniscono :”
Si peccato però che nella sessione di certo non ci sarà il driver Taylor Made da provare, visto che è organizzata da me e Intergolf….. 😛
“Buon giorno,
attualmente abbiamo Driver delle case Callaway, Ping, Cobra, Taylor Made, Cleveland e Srixxon in Casa. Poi se vuole fare un fitting con il maestro, possiamo ordinare qualsiasi Driver di qualsiasi marca su misura.
Visto però che sta appena iniziando a giocare, Le consiglio di aspettare con l’acquisto di un driver.
Cordiali saluti”
Mi ha riconosciuto dalle precedenti mail di richiesta informazioni sul circolo, nelle quali appunto dicevo di voler iniziare a giocare.
“Buon giorno,
per organizzare una prova di fitting il numero e xxxxxxxx xxxx
grazie”
Un po’ sintetico? èèèèèèè
“Salve
Grazie per averci interpellati.
Per poter dare un consiglio avrei bisogno di sapere da quanto tempo giochi, che hcp hai, e su quali campi generalmente giochi.
A disposizione
Cordiali saluti”
Si in effetti sono alcune domande che potrebbero servire per formulare un consiglio. Però la risposta è comunque limitata.
“Buonasera Sig. Giacomo,
per poterla consigliare al meglio avrei bisogno di sapere da quanto tempo gioca, il suo handicap ed ovviamente la sua struttura fisica.”
Ossa dentro, muscoli attorno alle ossa ed il tutto inguainato in uno strato di pelle. Ah scusi dimenticavo l’adipe.
“Quest’anno c’è davvero l’imbarazzo della scelta per i driver prodotti dalle principali case!!! Due tra quelli che hanno riscontrato il maggiore successo sono il Callaway Razr Fit e il TaylorMade RBZ.”
Ma siamo proprio sicuri? Non mi risulta che sia esattamente così!
“il mio consiglio è effettivamente quello di provarne qualcuno senza impazzire ma facendo già una selezione a feeling ossia prendendoli in mano e sentire la sensazione che ci trasmettono. Certo non è in metodo scientifico ma Lei ma è quello a mia parere che ci aiuta di più a scegliere un attrezzo che poi non ci stuferà nel tempo ma anzi continuerà a stimolarci”
Il golf è un mix di feeling e tecnica, e forse ciò si ripercuote anche nel mondo dell’attrezzatura.
The post Inchiesta attrezzatura da golf: acquisto di un nuovo driver appeared first on Tshot.
]]>The post Provare a giocare a golf con soli 39€? Si può fare. appeared first on Tshot.
]]>Non molti giorni fa ho scritto un articolo nel quale sottolineavo la quasi totale mancanza di presenza da parte dei miei colleghi maestri di golf nel mondo online, sia con un sito personale che a livello di presenza sui social media. Motivo per cui ogni volta che trovo un collega, anche amico come in questo caso, che ha voglia di mettersi in gioco per creare nuovi potenziali golfisti sono ben felice di dargli visibilità attraverso queste pagine. Oltretutto potrebbe interessare proprio anche a te, caro lettore, che ancora non hai preso il coraggio e l’iniziativa di prendere la prima lezione di golf.
L’iniziativa di Pietro Mongini, maestro PGAI, sarà valida a partire dal mese di ottobre e credo che possa interessare a tutti coloro che gravitano nelle zone di Milano e di Appiano Gentile.
Lo scopo di queste prime lezioni di avvicinamento al golf è quello di far provare tutti gli aspetti del gioco, infatti le 3 lezioni hanno il seguente programma:
–1° lezione: breve spiegazione sugli elementi fondamentali del gioco del golf, impugnatura e postura di partenza, primi swing
–2° lezione: introduzione al gioco corto, colpi d’approccio e putting
–3° lezione: gioco lungo, i fondamentali di uno swing
Alla fine della 3° lezione sarà rilasciato un attestato di partecipazione che permetterà all’allievo di usufruire di eventuali altre promozioni, per esempio relative al proseguimento delle lezioni.
Tutta l’attrezzatura necessaria allo svolgimento delle lezioni sarà messa a disposizone gratuita dal maestro Mongini. Le lezioni avranno la durata di 1H, massimo 3 partecipanti per lezione. Dato il programma delle lezioni le stesse sono riservate ai maggiori di 9 anni.
Le lezioni si svolgeranno presso le seguenti strutture:
–Campo Pratica San Siro Golf, Piazzale dello Sport 12, Milano: il martedì tutto il giorno ed il venerdì dalle 18 alle 21
–Pinetina Golf Club, Via al Golf 4, Appiano Gentile (CO): il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato dalle 18 alle 21
Per maggiori informazioni potete contattare direttamente il maestro via mail a mongini19@gmail.com
The post Provare a giocare a golf con soli 39€? Si può fare. appeared first on Tshot.
]]>The post Lezioni di golf: primi passi di un neofita appeared first on Tshot.
]]>Molte volte un curioso di golf, un appassionato, si lancia nell’avventura di iniziare a giocare a golf senza ovviamente aver ben presente le dinamiche del gioco intese come posture di movimento (e ci mancherebbe) ma senza neanche conoscere quei termini fondamentali che spesso scivolano dalla bocca del maestro e per le quali, per evitare figuracce, non si ha magari il coraggio di chiedere spiegazioni. Ecco il minimo indispensabile per affrontare le prime lezioni di golf.
Piccolo riassunto della parte burocratica legata al mondo del golf italiano:
-per provare ed iniziare a giocare a golf solitamente non serve nulla a parte il pagamento di quanto previsto dalla struttura ai fini dell’accesso, spesso nulla a volte pochi euro
-quando inizierete a giocare effettivamente in campo sarà necessario provvedere al tesseramento per la FIG, Federazione Italiana Golf, il costo è di 75€ per gli adulti e vale da gennaio a dicembre dell’anno in cui vi tesserate
-i passi successivi includono un “esame” di abilitazione al gioco sul campo ed un esame teorico sulle Regole del golf. Per maggiori informazioni leggete “Come iniziare a giocare a golf?”.
Alla prima lezione:
–grip: è sia il pezzo di gomma sul quale mettere le mani per reggere il bastone sia il modo in cui mettete le mani, che deve rispettare alcune regole che il maestro vi spiegherà
–stance: è la posizione dei piedi per tirare i colpi da golf
–setup: in generale indica la postura di tutto il corpo davanti alla palla prima di eseguire il movimento da golf
–swing: è il movimento da golf per colpire e lanciare la palla da golf
–tee: è un supporto che spesso nei campi pratica è fisso e di gomma ed esce dal tappetino di allenamento. Serve per metterci sopra la palla, spesso è utilizzato con i principianti per rendere il tiro più facile
–campo pratica o driving range: è il posto dove ci si allena o si prendono le prime lezioni
–backswing: è il pezzo di movimento che si fa per caricare prima di dare il colpo alla palla
–downswing: è il movimento che si fa con il bastone e con il corpo verso la palla prima dell’impatto
–finish: è il finale del movimento, anche se la palla è già partita è importante eseguire questa fase del movimento in modo corretto
–destro o mancino? Fa molta differenza sia in termini di setup,, grip e bastoni. I bastoni da destro consentono di stare davanti alla palla e lanciarla verso la vostra sinistra, mentre quelli da mancino vi faranno lanciare verso la vostra destra. I destri tengono la mano destra più bassa della sinistra sul grip e viceversa i mancini.
–putt o putter: è il nome di un bastone particolare che serve per far rotolare la palla in buca quando la palla è già sulla piazzola d’arrivo, chiamata green
–bunker: sono gli ostacoli di sabbia
–rough: indica una parte del percorso da golf dove l’erba è volutamente lasciata crescere più alta che in
–fairway: è la pista di una buca di golf, ovvero quella parte che è ben rasata e che quindi consente più facilmente il gioco dei colpi da golf
Direi che per il momento può bastare anche perché presentarvi alla prima lezione con più di un foglio stampato contenente queste indicazioni può distrarvi dal seguire con attenzione le indicazioni che il maestro vi darà!
Buona prima lezione!
The post Lezioni di golf: primi passi di un neofita appeared first on Tshot.
]]>The post Elezioni FIG 2012: un altro quadriennio sotto la guida di Chimenti appeared first on Tshot.
]]>Ieri, a Milano, si è tenuta l’Assemblea Nazionale per il rinnovo delle cariche elettive. Ho partecipato anch’io perché professionista di golf, poiché in base alla vigente normativa in Consiglio Federale ci devono essere 7 consiglieri eletti dai circoli, 2 rappresentanti degli atleti (un professionista ed un amateur) ed 1 rappresentante dei tecnici allenatori, ovvero i maestri.
Questo ruolo ci è stato concesso solo da qualche anno e devo ammettere che il peso politico della “mia” parte, cioè quello dei professionisti, è importante, anche se il numero dei nostri rappresentanti è stato ridotto in base ad una recente proposta del Coni.
Noi professionisti, divisi in 2 gruppi: tecnici allenatori ed atleti, avevamo il compito di designare 31×2 grandi elettori che sarebbero effettivamente poi andati a votare all’Assemblea Nazionale. Gli aventi diritto al voto erano in totale 325, quindi il gruppo dei professionisti è di fatto una parte “pesante” del corpo elettivo.
Non è molto tempo che ci è stato riconosciuto questo ruolo, è stata una conquista che però non tutti ritengono meritata, purtroppo troppo spesso passa ancora l’immagine di un professionista di golf poco preparato e poco professionale. Cliché che per fortuna, in extremis, siamo riusciti ad allontanare proprio ieri visto che solo all’ultimo siamo riusciti a raggiungere il quorum per poter designare i nostri rappresentanti in Assemblea.
L’elezione in se non era nulla di particolare in quanto la candidatura alla presidenza era unica dell’attuale Franco Chimenti, che con questo nuovo mandato sigla la sua 4° presidenza in FIG con il 92,90% dei voti (2.476 voti su 2.665).
Fanno parte del nuovo Consiglio: Celso Lombardini (1.281 voti), Paolo Casati (1.274), Antonio Bozzi (1.113), Andrea Pischiutta (1.057), Giovanni Collini (910), Antonio Bulgheroni (882), Giovanni Paolo Risso (756), Marco De Rossi (81), in rappresentanza degli atleti dilettanti, Marco Durante (308), in rappresentanza degli atleti professionisti, e Vittorio Mori (238), in rappresentanza dei tecnici. Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti: Andrea Valmarana (voti 1.585)
“Ringrazio vivamente tutti i componenti dell’Assemblea elettorale – ha dichiarato Franco Chimenti – per avermi affidato questo nuovo mandato. Lo considero non solo un riconoscimento per il lavoro svolto fin qui, ma soprattutto un nuovo stimolo per il futuro. Comincia oggi un quadriennio particolarmente importante per il golf, al termine del quale il nostro sport tornerà finalmente ai Giochi Olimpici. Insieme al nuovo Consiglio, il mio impegno principale sarà quello di portare nelle condizioni migliori gli atleti azzurri a questo storico appuntamento, per rappresentare l’Italia al più alto livello possibile. Nello stesso tempo, lavorerò per tutelare gli interessi legittimi dei Circoli e favorire l’ulteriore sviluppo del golf nel nostro Paese”
Personalmente avrei preferito che ci fosse la scelta almeno tra un altro candidato, dal confronto di solito nascono sempre buone cose e soprattutto mi pare strano che in un paese di politicanti com l’Italia non ci sia nessuno a cui possa interessare la presidenza della FIG.
In ogni caso spero che il “nuovo” consiglio faccia davvero qualcosa di concreto per il golf in Italia, escludendo il contare i tesserati, compresi quelli morti e quelli che hanno la tessera solo per giocare a burraco o quelli che non avrebbero in realtà voluto rinnovare ma “qualcuno” gli ha rinnovato la tessera lo stesso.
Tutti noi che viviamo di golf siamo in difficoltà, servono azioni concrete e meno politica, rimboccatevi (e rimbocchiamoci) le maniche. Grazie.
The post Elezioni FIG 2012: un altro quadriennio sotto la guida di Chimenti appeared first on Tshot.
]]>The post Niccolò Quintarelli vince il Trentino Dolomiti Open appeared first on Tshot.
]]>Bella prova di Niccolò Quintarelli che ha vinto con 208 colpi (72 71 65), ossia undici sotto par, l’Internorm Trentino Dolomiti Golf Open, parte sia dell’Alps Tour sia del Pilsner Urquell Pro Tour, giocato sul duro e competitivo campo del Dolomiti Golf Club (par 73) a Sarnonico (TN) in Val di Non.Podio tutto italiano con il secondo posto condiviso da Alessandro Grammatica (210 – 69 71 70, -9) con Luca Galliano (72 69 69) e con lo svizzero Fredrik Svanberg. Intanto sul Challenge Tour ottimo secondo posto di Matteo Delpodio (foto su). battuto solo da Julien Brun che diventa il sesto amateur a imporsi sul circuito continentale, in occasione dell’ALLIANZ Golf Open Toulouse Metropole.
Tornando all’Alps Tour, al quinto posto con un totale di 211 (-8) ecco il francese Jerome Lando Casanova insieme allo spagnolo Jesus Legarrea, poi settimo il giovane dilettante 22enne Stefano Pitoni, con un totale di 212 (70 74 68, -7) e con un ottimo finale in 68 ha terminato insieme agli inglesi Craig Farrell e Andrew Cooley, ex-leader. Con questo sigillo di Quintarelli si è arrivati a sei vittorie italiane nel 2012 su tutti i circuiti professionistici sia maschili sia femminili.
Intanto c’è grande entusiasmo intorno alla vittoria di Julien Brun sul Challenge Tour nell’ALLIANZ Golf Open Toulouse Metropole, seguendo le orme del connazionale Romain Wattel, che vinse l’ALLIANZ Europen Strasbourg due anni fa. Purtroppo però a farne le spese è il nostro Matteo Delpodio che ha terminato al secondo posto. Tuttavia, consolazione non certo da buttare, si è preso l’assegno da vincitore dato che Brun è ancora dilettante. E di questi tempi 25.600 euro non sono certo da buttare. In più sale al 38esimo posto del Challenge Tour Rankings.
The post Niccolò Quintarelli vince il Trentino Dolomiti Open appeared first on Tshot.
]]>The post BMW Italian Open 2012: ci sono stato appeared first on Tshot.
]]>–Biglietteria e posteggi
La prima considerazione va all’organizzazione dei biglietti e dei posteggi. L’impressione è stata sicuramente positiva, tutto era perfettamente indicato lungo la strada, io arrivavo da Milano, ed è stato semplice trovare posteggio, recuperare il biglietto e salire sulle comode navette che facevano la spola tra i posteggi ed il golf con una frequenza quasi continua.
–Chi paga davvero?
Mi sono subito accorto di non essere l’unico eletto a non dover pagare il biglietto, meglio così, ma in molti erano: amici di BMW, amici di amici di BMW, accreditati FIG (sino al 5° di parentela presunta o acquisita) e altri vari ed eventuali. Mi sono chiesto come si dovessero sentire i “fortunati figli/amici di nessuno” che hanno pagato il biglietto intero. Scommetto anche che proprio quelli che hanno pagato il biglietto si sono dimostrati poi i più educati ed attenti al rispetto dei giocatori, come anche i più desiderosi di golf e poco attenti invece alle PR che all’Open d’Italia hanno sempre un ruolo fondamentale.
–Villaggio Commerciale
C’era? Ah si, molto bello, esteticamente, ma che c’entra tutto questo con il golf? Pochi espositori e che non hanno nulla a che spartire con il gioco, con rare eccezioni. Quasi del tutto superfluo guardare gli stand. Forse il pro-shop avrà fatto buoni affari, ho visto che aveva molti prodotti esposti, alcuni anche in offerta.
–Villaggio VIP
Mi sono intrufolato nel villaggio VIP, quello con la terrazza panoramica sul green della 18. Gli ospiti facevano conversazione così piacevolmente che per fortuna non sono mai stati disturbati dai giocatori che puttavano sul green…
Ospiti importanti tra cui alcuni degli sponsor principali della gara, un sacco di amici tutti che si salutano, ma si sa com’è il mondo del golf, basta girarsi un attimo e…
–Servizio ristorazione
Bello, al centro del villaggio commerciale, dotato di tanti tavolini con vista tabellone degli scores e TV, ottimo… Peccato che alle 13 circa avessero finito i panini con una folla ancora in coda alle casse per lo scontrino. I rinforzi sono arrivati nel giro di qualche minuto. Pensavano che non si mangiasse? Uno che paga 23/33 euro per vedere l’Italian Open avrà anche il budget per un panino no? Nel 2012 c’è ancora un posto dove non accettano bancomat o carte di credito, meno male che ero con un amico che mi ha gentilmente prestato del contante che con i miei 5 € in tasca non avrei fatto molto.
–Campo pratica
Ottima visuale sui giocatori specie quelli che non si sono nascosti nel lato destro, inaccessibile agli spettatori.
–Campo e gara
Il campo era in condizioni spettacolari, i percorsi per seguire i giocatori ben segnalati. Il tempo era così perfetto che con cielo terso e temperatura ideale ha reso la mia passeggiata in campo già piacevole di per se. Anche se solo al secondo giro i rappresentanti italiani avevano già un seguito abbastanza considerevole, ma tutto sommato era comunque facile seguire il proprio campione preferito senza dover troppo sgomitare con gli altri spettatori.
–Nel complesso
Sono contento di essere andato a vedere il BMW Italian Open 2012, anche se avessi dovuto pagare il biglietto lo avrei fatto lo stesso, del resto è anche lavoro per me e quindi è più giustificato. Il golf giocato, il field dei partecipanti e la passeggiata in se sono gli elementi positivi che ho riscontrato. Il lato negativo invece va a tutto il contorno dell’Open che secondo il mio punto di vista c’entra poco con il gioco del golf e soprattutto con quel golf di cui avremmo bisogno per far davvero crescere i numeri e per destare l’interesse di chi è un potenziale golfista.
E voi? Siete andati a vedere l’Open? Come lo avete vissuto?
The post BMW Italian Open 2012: ci sono stato appeared first on Tshot.
]]>The post BMW Italian Open 2012 a Fernandez-Castaño, Manassero terzo appeared first on Tshot.
]]>E’ una vittoria bis quella di Gonzalo Fernandez-Castaño davanti a Garth Mulroy nel BMW Italian Open presented by CartaSi. Lo spagnolo si era infatti già imposto nel 2007 e dopo cinque anni ritorna a esultare in Italia, dopo aver combattuto con l’inglese fino alle ultime buche, vincendo per due colpi di vantaggio. Ai Royal Park I Roveri, il 31enne ha chiuso con un eccellente 64 per un totale di -24. Le prime parole mescolano felicità per la vittoria e un po’ di rammarico per la mancata Ryder: “Mi dispiace perché quest’anno ho vinto, ho ottenuto due secondi posti e un terzo quindi è difficile riuscire a farsene una ragione“. Terza posizione per un bravissimo Matteo Manassero protagonista di un weekend finale da urlo: è riuscito in extremis a recuperare su Gregory Bourdy per terminare a quattro colpi.
La cronaca dei primi due giorni:
Bandiere più semplici e condizioni meteorologiche perfette fanno segnare punteggi molto bassi nel secondo giro del BMW Italian Open 2012 in corso al Royal Park I Roveri alla Mandria di Torino. Il principale torneo italiano, parte dell’European Tour, vede solamente tre connazionali superstiti dopo il taglio che è caduto ben a -3 (giusto per far comprendere quanto bassi fossero gli score): Francesco Molinari è il migliore con Lorenzo Gagli a -7 poi ecco Matteo Manassero a -6. Il taglio è caduto a solo otto colpi da quanto può vantare il terzetto di leader della classifica a -11, con il francese Gregory Bourdy, l’ex vincitore ossia lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castano e lo scozzese Marc Warren. Bene anche gli altri uomini di Ryder Cup, vediamo tutti i risultati dei più attesi.
Quarta posizione condivisa per l’inglese Richard McEvoy con il sudafricano Garth Mulroy e l’altro britannico Richard Bland con -10, poi a -9 un altro gruppo con – tra gli altri – lo spagnolo Pablo Larrazabal, Ricard Sterne e i due svedesi come Mikael Lundberg e Joel Sjoholm. Martin Kaymer è a -8, Graeme Storm è a -7, così come l’ex vincitore Hennie Otto e Rafael Jaquelin. Domani Massero giocherà insieme al belga Nicolas Colsaerts che ha chiuso i primi due giri con -6.
Il giovane spagnolo Jorge Campillo il suo Open d’Italia l’ha già vinto anche se è a 5 colpi dalla vetta dopo due giri: la hole in one alla buca 15 gli vale infatti la spettacolare BMW Coupè messa in palio dallo sponsor che vale praticamente quanto il secondo assegno, non male davvero. Passa il taglio anche il capitano di Ryder Cup europeo José Maria Olazabal a -4 ultimo risultato utile per passare il turno insiem a Robert Karlsoon, Oliver Wilson e il vincitore uscente Robert Rock.
Fuori al taglio tutti gli altri italiani come Kim Joon che ieri aveva chiuso con -2, peccato, Edoardo Molinari vittima di una condizione non ottimale vista la recente operazione al polso, Alessandro Grammatica, Gregory Molteni, Andrea Maestroni, Cristiano Terragni, Marco Bernardini, Emanuele Canonica, Federico Colombo, Andrea Pavan, Andrea Rota, e tutti gli amateur come Giorgio De Filippo, Filippo Bergamaschi, Renato Paratore, Giulio Castagnara, Francesco Laporta e Lorenzo Scotto.
The post BMW Italian Open 2012 a Fernandez-Castaño, Manassero terzo appeared first on Tshot.
]]>The post Ryder Cup in Italia, a Torino: il sogno di Andrea Agnelli appeared first on Tshot.
]]>Oggi scatta l’attesissimo BMW Italian Open 2012 da Torino e fra due settimane si disputerà l’ancora più attesa edizione 2012 della Ryder Cup. E’ scattata così ovvia la domanda al presidente del Royal Park I Roveri, Andrea Agnelli sulla possibilità di vedere un giorno la Ryder a Torino: “Sarebbe davvero un sogno, qualcosa di grandioso per l’Italia – ha affermato Agnelli durante un evento benefico che ha preceduto la manifestazione parte dell’European Tour – ci stiamo lavorando, è una questione di relazioni“. Non sarà però affatto facile visto che i tempi sono molto lunghi e nel nostro paese esistono carenze che non si possono certo nascondere dietro a un dito.
Terminata la Ryder Cup 2010 con il grandissimo successo di pubblico e di spettatori, ma soprattutto con il trionfo dell’Europa dei Molinaris, più di un appassionato italiano sperava di poter vedere un giorno lo storico trofeo giocato nel Bel Paese. Alla vigilia del BMW Italian Open e della prossima Ryder Cup 2012, l’ipotesi è suggestiva, tuttavia al momento sembra un sogno ancora lungi dall’essere messo in pratica. Le difficoltà maggiori sono individuabili in strutture in grado di reggere al peso della manifestazione, almeno in tempi brevi.
La Ryder Cup 2010 è stata seguitissima in TV e sul web da migliaia e migliaia di italiani anche non appassionati di golf, merito dei fratelli Molinari e dell’eco creata dalla stampa. La prossima edizione che si giocherà tra due settimane sarà trasmessa dai principali emittenti televisivi sportivi mondiali e sta scatenando un hype notevole online. Tuttavia, per Donato Di Ponziano – capo del settore tecnico della Fig – siamo ancora lontani da veder coronato il sogno di Andrea Agnelli di ospitare la Ryder a Torino. “Non ci sono strutture adatte al momento in Italia. Mancano spazi per reggere l’enorme massa di media e spettatori, strutture per hospitality, sala stampa e centro broadcasting“.
L’investimento da approntare è importante: basti pensare che in Galles sono stati spesi 30 milioni di euro per il Twenty Ten. Il ritorno economico è maggiore della spesa, ma serve un aiuto e un sostegno da parte non solo della Federazione ma anche delle autorità nazionali. Fra otto anni la Ryder che si giocherà in Europa sarà disputata in Francia e più precisamente nei dintorni di Parigi che ha vinto la concorrenza con Spagna, Portogallo o Svezia.
The post Ryder Cup in Italia, a Torino: il sogno di Andrea Agnelli appeared first on Tshot.
]]>The post BMW Italian Open 2012: i favoriti per la vittoria appeared first on Tshot.
]]>Giovedì scatterà il BMW Italian Open 2012 alias Open d’Italia 2012 e ovviamente si cerca il favorito o il gruppo di favoriti sui quali puntare (e magari scommettere pure, tra amici ma non solo). Essendo il più importante torneo italiano di golf, la compagine italiana acquisisce automaticamente maggiori punti rispetto a un torneo qualsiasi. Francesco Molinari è il più in forma degli azzurri oltre che il giocatore più in alto nel ranking mondiale e l’unico a presenziare alla prossima Ryder Cup. Ovviamente sono da tenere d’occhio anche Edoardo Molinari e Matteo Manassero, pur non vivendo un momento di grande golf. Lorenzo Gagli potrebbe essere la sorpresa, mentre Andrea Pavan è una variabile impazzita. E cosa farà Domenico Geminiani? Scopriamo anche tutti i più importanti partenti stranieri.
Con sei tra i top 50 al mondo (e tre vincitori di major oltre che tre membri del Team Europa della Ryder 2012), il BMW Italian Open 2012 si giocherà per la quarta edizione consecutiva a Torino al prestigioso campo del Royal Park I Roveri presso località La Mandria. Ci saranno 156 giocatori con 90 vincitori di tornei sull’European Tour. A parte i Molinari, Manassero, Gagli, Pavan e Geminani, ci sarà anche il grande Costantino Rocca, poi l’esperto Emanuele Canonica e i vari Federico Colombo, Mattia Miloro, Benedetto Pastore, Andrea Rota, Gregory Molteni, Andrea Maestroni, Matteo Delpodio e Joon Kim.
I favoriti stranieri? Da tenere soprattutto d’occhio il forte belga Nicolas Colsaerts che pur essendo più basso in classifica dell’ex numero uno, il tedesco Martin Kaymer in questo momento sta giocando decisamente meglio del collega teutonico e compagno in Ryder Cup. C’è un ex-vincitore come lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e il connazionale Rafael Cabrera Bello, ma anche l’inglese Simon Dyson. Prevediamo grandi applausi per il capitano europeo di Ryder, lo spagnolo José Maria Olazabal, che sarà scortato dai due vice-capitani Miguel Angel Jimenez e Paul McGinley (occhio soprattutto al primo, imprevedibile la sua prova).
Non mancherà il capitano uscente di Ryder, il sempre amato Colin Montgomerie. Tra i vincitori delle scorse edizioni troveremo anche un pericoloso Robert Rock, poi Hennie Otto, Fredrik Andersson Hed, Mathias Gronberg e Patrick Sjoland, Steve Webster e Gregory Havret. Infine un appuntamento nostalgico e commovente con un ricordo dell’indimenticabile Mario Camicia (a lui dedicata la buca 6) con un evento speciale. E voi, per chi tiferete agli Open d’Italia?
The post BMW Italian Open 2012: i favoriti per la vittoria appeared first on Tshot.
]]>The post Audi In City Golf anche a Firenze, il 5 e 6 ottobre appeared first on Tshot.
]]>Debutterà anche a Firenze l’evento Audi In City Golf per l’edizione 2012 che seguirà quella di luglio tenutasi a Cortina d’Ampezzo. Il capoluogo toscano accoglierà la manifestazione il prossimo 5 e 6 ottobre, riproponendo lo stesso spettacolo offerto l’anno scorso con Giulia Sergas a tirare dalla vetta della Torre di Arnolfo, che domina Palazzo Vecchio e tutta la città. Si porterà così il golf tra piazze, giardini e palazzi storici oltre che in noti negozi di firme molto prestigiosi. L’idea è promossa dalla Sports-More di Kurt Anrather e proporrà 18 buche con 18 potenziali vincitori (e diversi premi) sparsi per la città: 72 giocatori con personaggi noti nel mondo dello sport e dello spettacolo si affronteranno con una partenza shotgun in notturna.
Intanto, in un momento di crisi e di stenti ci sono settori che vanno controcorrente generando affari e utile. Tra questi c’è anche il golf che in Italia ha generato un affare complessivo di 285,6 milioni di euro. Merito delle tante nuove strutture, degli appassionati che aumentano di mese in mese – spinti anche dagli ottimi risultati dei professionisti – e dei tanti pacchetti vacanze. Questo è quanto emerge dalla tavola rotonda Turismo del Golf in Italia organizzata nella cornice del PonteVecchio Golf Challenge.
Durante la tavola rotonda organizzata a Firenze grazie all’egida del Ponte Vecchio Golf Challenge, è emersa l’interessante cifra di 285,6 milioni di euro, che è il valore del fatturato generato dal nostro sport in Italia. Merito di tante nuove strutture che si sono aggiunte alle pre-esistenti per arrivare fino a 223 campi da golf omologati e ufficiali sparsi per il territorio. Tra le regioni più attive troviamo la Lombardia, il Piemonte (che fa incetta di campi nella top ten nazionale) e la Toscana. Strutture che mettono insieme qualcosa come circa 5 milioni e 700 mila partite e match ogni anno, con rientri importanti per tutto il movimento. I dati arrivano dal rapporto ultimo aggiornato consegnato dall’Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche o ISNART con una collaborazione con Imc Group.
“Il trend di crescita è interessante e il potenziale esiste per il golf che non è mai stato inserito nei processi economici del nostro paese“, ha commentato il direttore dell’ISNART stesso, Flavia Coccia, andando a sottolineare come forse si potrebbe sfruttare meglio questa risorsa per ottenere risultati ancora più ampi e di larghi orizzonti. Un po’ come avviene in tutte le altre nazioni europee e mondiali. Sarà proprio questo il percorso da seguire, andando magari a coprire una rosa di offerte che non pensi solo ad attirare i seppur fruttuosissimi turisti-golfisti stranieri, ma pensando in maniera più profonda al paese stesso. Più strutture, più convenzioni, magari qualche campo pubblico e il volume di affari potrebbe ancora crescere.
The post Audi In City Golf anche a Firenze, il 5 e 6 ottobre appeared first on Tshot.
]]>The post BMW Italian Open 2012: da vedere? appeared first on Tshot.
]]>Tra poco più di 6 giorni e 1 ora, secondo il countdown presente sul sito ufficiale ora nel momento in cui scrivo, inizierà il BMW Italian Open 2012 al circolo Royal Park I Roveri alle porte di Torino. La sede è la stessa delle ultime 3 edizioni ed è un campo davvero spettacolare. Il torneo solitamente si svolgeva nella prima metà della stagione, ad inizio maggio, ma vista l’alta probabilità di maltempo gli organizzatori sono riusciti a spostare la data a settembre dove si spera di trovare con più facilità una settimana di bel tempo.
Leggo dalle pagine del sito ufficiale, www.bmwitalianopen.com, che il field sarà di tutto rispetto con i nostri giocatori di punta presenti ed agguerriti.
Segna anche il ritorno alle gare, quasi certamente, di Edoardo Molinari, che si è dovuto fermare ad inizio stagione per risolvere un problema al polso che lo affliggeva da tempo operandosi e sacrificando così la maggior parte delle gare della stagione 2012.
Francesco Molinari sarà probabilmente il più atteso e seguito, anche data la vicinanza con il circolo che lo ha visto tirare i primi colpi.
Tra i giocatori stranieri saranno comunque presenti nomi importanti del calibro di: Martin Kaymer, Pablo Larrazabal, Miguel Angel Jimenez, Nicolas Colsaerts, Alvaro Quiros, Robert Karlsson, Alexander Noren, Robert Rock, Anders Hansen, Thorbjorn Olesen ed altri 3 vincitori di Majors (oltre a Martin Kaymer): Todd Hamilton, Rick Beem e John Daly.
Il field completo lo potete consultare sul sito dello European Tour che presenta i giocatori in modo più ordinato.
La gara avrà la formula classica delle 72 buche con taglio dopo i primi due giri, nelle giornate dal 13 al 16 settembre 2012, con gran finale alla domenica. Ma già a partire da lunedì si possono ammirare questi campioni alle prese con la prova del campo ed il mercoledì in pro-am al fianco di alcuni fortunati dilettanti.
Il montepremi sarà di 1.500.000 € di cui 250.000 € andranno al vincitore, non è una delle gare più ricche del circuito ma il field mi pare uno dei migliori degli ultimi tempi, speriamo in una bella settimana dal punto di vista del tempo e vedremo sicuramente un bello spettacolo.
Unica nota negativa, secondo me, è la scelta di far pagare il biglietto di ingresso al pubblico, venduti anche online attraverso www.tickeone.it. Ad oggi il costo del biglietto è:
–under 16 = 2€ (almeno gli juniors…)
–adulti il giovedì ed il venerdì = 23€
–adulti il week-end = 33€
–adulti abbonamento 4 giorni = 55€
I biglietti, se acquistati presso gli sportelli direttamente all’Open, dovrebbero costare un pò meno si parla infatti si 20€ per il giovedì ed il venerdì e 30€ per il week-end.
La mia personale opinione, condivisa a quanto leggo su alcuni social network, è che forse in un momento di crisi, golfistica ma non solo, la scelta di far pagare l’ingresso non è esattamente il metodo migliore per “adescare” nuovi potenziali golfisti, che invece farebbero davvero tanto comodo a tutto il mondo del golf, italiano e non.
In ogni caso credo che avendone la possibilità, di tempo ed economica, valga la pena di andare a vedere almeno un giorno di gara, anche perché oltre al gioco in se di solito ci sono parecchie cose da vedere nel villaggio commerciale, è anche un’occasione per conoscere nuovi amici golfisti.
Io credo di andare il venerdì, è un giorno nel quale c’è meno affollamento e si riesce a seguire più facilmente i giocatori, il resto è meglio forse seguirlo dalla tv.
Voi avete intenzione di andare? Quando? Quali giocatori seguireste?
The post BMW Italian Open 2012: da vedere? appeared first on Tshot.
]]>The post BMW Open d’Italia 2012: presentazione a Torino con Edoardo Molinari appeared first on Tshot.
]]>Quest’anno l’Open d’Italia alias BMW Italian Open 2012 si giocherà dal 13 al 16 settembre 2012 sul campo del Royal Park I Roveri a poca distanza da Torino. La comunicazione è arrivata lo scorso fine anno da parte del Consiglio della Federazione Italiana Golf in seguito alla riunione a Milano in presenza del presidente della federazione, Franco Chimenti. Perché è stato spostato da un periodo solitamente intorno a maggio a uno settembrino? Il motivo è molto semplice, così c’è più probabilità che siano presenti giocatori importanti, che nella prima metà dell’anno selezionano con il lumicino le presenze. E quest’anno si giocherà la Ryder Cup, motivo in più per non perdersi un BMW Italian Open che sarà ricco di stelle. Oggi ci sarà la presentazione ufficiale del torneo, proprio a Torino, in compagnia di Edoardo Molinari.
Il BMW Italian Open è il più importante torneo italiano di golf, è parte dell’European Tour e solo recentemente ha visto un altro torneo del bel paese affacciarsi sul più prestigioso circuito del Vecchio Continente, stiamo parlando del Sicilian Open, ovviamente, che si giocherà fra pochi giorni. Dalla Sicilia di una primavera ancora sbocciata al Piemonte di un Autunno che ormai bussa alle porte, anche se sarà decisamente profumato e caldo d’estate, l’appuntamento con l’Open d’Italia è per Settembre.
Per la seconda settimana di Settembre, per la precisione, si giocherà dal 13 al 16 settembre, nella splendida cornice del campo Royal Park i Roveri, alle porte del capoluogo piemontese, che ha dato i natali a due dei nostri giocatori più forti come Edoardo e Francesco Molinari e che recentemente ha “tesserato” anche il veronese Matteo Manassero, grazie all’impegno di Andrea Agnelli.
Ricordiamo che l’anno scorso si era imposto l’inglese Robert Rock, speriamo che quest’anno sia la volta buona che ritorni a esultare un italiano. L’ultimo vincitore è stato ovviamente Francesco Molinari. Ma non sarà facile, visto che l’emozione di giocare in casa può giocare brutti scherzi e la presenza di molti possibili golfisti tra i migliori al mondo renderà ancora più difficile l’impresa. L’anno scorso Francesco Molinari e Matteo Manassero terminarono insieme all’ottava posizione, quest’anno ci sarà ancora più attesa visto che oltre ai due appena citati saranno sicuramente presenti anche Edoardo Molinari e i due giovani Lorenzo Gagli e Andrea Pavan oltre che a una grande serie di wild card di italiani che proveranno l’impresa di superare il taglio.
The post BMW Open d’Italia 2012: presentazione a Torino con Edoardo Molinari appeared first on Tshot.
]]>The post European Young Masters nel segno degli azzurrini appeared first on Tshot.
]]>The post European Young Masters nel segno degli azzurrini appeared first on Tshot.
]]>The post Matteo Manassero inaugura il sito ufficiale appeared first on Tshot.
]]>Matteo Manassero ha inaugurato il proprio sito ufficiale che non poteva certo mancare per un campione così giovane, ma così già vincente. Il talentuoso golfista veronese ha inaugurato il proprio spazio di riferimento lo scorso weekend, è raggiungibile digitando matteomanassero.com oppure cliccando sul link in fonte. E’ ovviamente localizzato in italiano e in inglese per la platea nostrana e quella internazionale e tra le varie sezioni dedicate a contenuti multimediali e news si può anche riconoscere il collegamento diretto per visitare le pagine sociali ufficiali su Twitter e Facebook di Matteo. Il campioncino ha ringraziato tutti i collaboratori per i grandi sforzi che sono stati necessari per la messa online.
Matteo Manassero era nel frattempo passato ufficialmente al circolo Royal Park i Roveri vicino a Torino dal novembre del 2011. L’annuncio è stato diramato durante una conferenza stampa, in presenza del numero uno dello storico e prestigioso campo piemontese, Andrea Agnelli. E’ una mossa di golf-mercato importante visto che lega la figura del talentuoso e giovanissimo già bi-campione sull’European Tour al circolo torinese. Il contratto è stato firmato per tre anni e garantirà una visibilità notevole per il Royal Club. Qui sopra una foto con la stretta di mano tra Manassero e Agnelli, che ha “sancito” il passaggio.
E’ forse l’acquisto più importante firmato quell’anno da Andrea Agnelli: non stiamo parlando di un calciatore della Juventus, ma del professionista italiano del golf più giovane e vittorioso, Matteo Manassero. Il diciannovenne di Verona è passato così ufficialmente ai Roveri di Torino per tre anni. Il capoluogo piemontese ha già “ingaggiato” (ma, nativamente) Francesco Molinari e Edoardo Molinari. Andrea Agnelli ha dichiarato che “Il rapporto tra Matteo e il Royal Park nasce all’inizio del suo percorso da dilettante e siamo onorati di poter sostenere oggi la sua promettente carriera da professionista. L’ambizione e la ricerca continua dell’eccellenza si allineano con la filosofia del circolo“.
E un raggiante Manassero, non ci è dato sapere l’accordo economico, ha commentato “Sono fiero di rappresentare il Royal Park i Roveri sui campi di tutto il mondo. Mi sono sempre trovato bene qui, credo rappresenti una struttura di eccellenza”, poi ha affermato che potrà non solo allenarsi qui ma anche rilassarsi con famiglia e amici. I precedenti circoli di Matteo? A iniziato a soli 3 anni presso il Golf Club Villafranca poi nel 1998 si è trasferito al GardaGolf Country Club. Matteo Manassero ha già vinto due gare sull’European Tour ossia il Castello Masters 2010 (a 17 anni, è record) e quest’anno il Malaysian Open ad Aprile. Ma in precedenza aveva vinto a soli 16 anni al The Amateur Championship per poi terminare al 13esimo posto al The Open Championship.
Il Royal Park i Roveri è situato a Venaria, a pochi chilometri da Torino. Il primo percorso è stato disegnato da Robert Trent Jones Senior nel 1971. Recentemente sono state aggiunte ulteriori 18 buche grazie al lavoro di Michael Hurdzan.
The post Matteo Manassero inaugura il sito ufficiale appeared first on Tshot.
]]>The post Hole in one dal trampolino da sci vale una Porsche, in Val di Fiemme appeared first on Tshot.
]]>Segnatevi la data 22 luglio 2012 perché si terrà una spettacolare esibizione in Val di Fiemme nello splendido scenario delle Dolomiti del Trentino. L’evento si intitola Hole in One ed è organizzato da Trekkingolf in occasione del terzo Campionato del Mondo di Sci Nordico Trentino-Fiemme 2013 in programma dal 20 febbraio al 3 marzo prossimo. L’obiettivo di questa gara è quella di imbucare in un solo colpo, come da titolo, ma non in un tradizionale campo da golf con erba, fairways, bunker, ostacoli d’acqua e quant’altro. No, perché il tee-shot è posizionato nientemeno che sulla cima del trampolino HS 134 dello Stadio Dal Ben. E il premio è stuzzicante: una Porsche Boxster fiammante, messa in palio a chi imbucherà
Proprio così, invece che scendere come razzi e spiccare un salto in planata, dal trampolino HS 134 dello Stadio Dal Ben partirà una pallina da golf. Che dovrà cercare di volare per almeno 250 metri fino alla buca posizionata a “fondo valle”. La distanza non deve spaventare chi è troppo “corto” dato che comunque si partirà da un’altezza di 75 metri che di certo aiuterà a tirare senza dover bombardare troppo. Vero, ma si dovrà impugnare il giusto bastone per cercare di avvicinarsi il più possibile al green improvvisato e sperare nel giusto rotolio fino al miracolo. Un’impresa che varrebbe una fiammante Porsche Boxster.
Proprio come i premi speciali delle gare professionistiche che spesso e volentieri mettono in palio una vettura sportiva nei par 3 più difficili e/o spettacolari del percorso. E non è raro che le auto vengano portate a casa, magari da giocatori che, ormai fuori classifica, si giocano il weekend con un colpo solo. Tornando all’evento, il tee sarà piazzato sul “dente” ossia proprio dalla cima del trampolino e conterà certo la precisione ma pure una dose enorme di fortuna per imbucare e vincere la Porsche. Avete mai imbucato in un solo colpo? Be’, c’è chi ci è riuscito ben più di una volta, come il nostro grande Antonio Burzio, mentre Jason Hargett ne ha messa a segno una da 1 milione di dollari tondi tondi.
Il weekend sarà impreziosito anche da altre due manifestazioni, due gare con il percorso a nove buche di trekkingolf a San Martino di Castrozza e un suggestivo percorso di City Golf nel centro storico di Predazzo. Un appuntamento anche turistico visto che si potranno ammirare le guglie dolomitiche del Latemar di Predazzo e delle Pale di San Martino, Patrimonio Naturale dell’Umanità (UNESCO). Appuntamento il 21 e il 22 luglio, ecco il sito ufficiale della manifestazione.
The post Hole in one dal trampolino da sci vale una Porsche, in Val di Fiemme appeared first on Tshot.
]]>