I materiali di oggi hanno avuto un impatto enorme sul modo in cui si gioca a golf. Per esempio i driver permettono distanze impensabili fino a qualche anno fa e molti giocatori, ovviamente, ne traggono vantaggio. Il risultato qual’è? La media di distanza del driver sui tour professionistici mondiali è in aumento ed ha da poco sfondato il muro delle 290 yards e molti campi storici ed affascinanti perdono parte del loro valore proprio perchè la lunghezza dei tiri di oggi mal si accoppia con il design di un campo da golf di 30 e più anni fa.
Che soluzioni ci sono? John Solheim, CEO di PING (in foto), ha sottoposto la sua idea. Ecco la traduzione della lettera che ha inviato direttamente agli organi deputati al controllo e revisione delle Regole del Golf: USGA e Royal and Ancient Golf Club of St Andrews.