The post Tiger Woods, ormai ci siamo: arriva la notizia tanto attesa appeared first on Tshot.
]]>Nessun dubbio, anche per chi non ha mai tifato espressamente per lui. Se nel tennis è difficile dire chi tra Federer, Nadal e Djokovic sia stato il più grande degli ultimo 20 anni, nel golf c’è un nome solo. Perché Tiger Woods mette d’accordo tutti, o almeno è stato così fino a prima della pandemia mondiale.
In carriera 82 tornei vinti e una prima posizione nel ranking mondiale che ha mantenuto riscrivendo ogni libro dei record. Solo a livello di Major, nella sua bacheca ci sono 5 vittorie nel Masters, 4 nel PGA Championship, 3 a testa agli US Open e all’Open britannico.
Solo che non vince dal 28 ottobre 2019 (allo Zozo Championship). E sempre quell’anno, sei mesi prima, il suo ultimo successo nel Masters giocando l’ultimo giro insieme a Francesco Molinari che era partito in testa.
Da allora però tanti problemi fisici, aggravati il 23 febbraio 2021 da un gravissimo incidente d’auto a Los Angeles che gli è costato numerose fratture alle gambe. Prima e dopo, una schiena perennemente in fiamme, operata più volte per farlo stare meglio.
Aveva deciso di rientrare nel PGA Tour ad inizio febbraio per giocare il Genesis Invitational di Los Angeles, ma durante il secondo giro si è fermato. Le immagini di Tiger, caricato a fatica su un cart e trasportato negli spogliatoi, hanno fatto il giro del mondo.
I fan in effetti hanno temuto per le sue condizioni, almeno fino a quando è arrivata la spiegazione ufficiale. Soffriva di sintomi influenzali e una forte febbre salita all’improvviso. Condizioni che lo hanno costretto anche ad una endovenosa per reintegrare i fluidi persi.
Prima di quel ritiro, doloroso e clamoroso, ne era arrivato anche un altro. La scorsa primavera il campione statunitense aveva deciso di giocare regolarmente il Masters, che per lui è casa. Ma anche lì era stato costretto ad abbandonare il gioco molto prima della fine, nonostante il calore avvolgente del pubblico.
Un problema fisico che gli rendeva impossibile giocare e lo ha bloccato dopo sette buche del terzo giro. La fascite plantare della quale soffriva all’epoca era stata più forte di lui che pure, nei primi due giri, aveva dimostrato ancora sprazzi di alta classe.
Il 2024 per Tiger è cominciato con cambiamenti importanti, Dopo un contratto durato 27 anni (oggi ne ha 48) con Nike e dal quale ha incassato più di 500 milioni di dollari, non è arrivato il rinnovo. Nessun problema però, perché ha firmato con l’azienda del settore Taylor Made, per il lancio del suo brand d’abbigliamento chiamato Sun day red.
Ora però ci stiamo avvicinando ad uno dei momenti più attesi della stagione. Giovedì 11 aprile ad Augusta comincerà il Masters 2024 e in campo ci sarà anche lui. Fino ad oggi, nonostante non abbia più giocato dopo il ritirto in California, non sono arrivate smentite sulla sua presenza e quindi i tifosi se lo aspettano al via.
I favori del pronostico per le principali agenzie si dividono quasi equamente tra giocatori europei, come Rory McIlroy, Jon Rahm e Viktor Hovland, e statunitensi capeggiati dal numeri 1 al mondo Scottie Scheffler. Ma la ‘Tigre’ è ancora un’altra cosa.
The post Tiger Woods, ormai ci siamo: arriva la notizia tanto attesa appeared first on Tshot.
]]>The post Ha vinto il terzo titolo: ormai è la stella del Golf italiano appeared first on Tshot.
]]>Non è solo per l’onda lunga della Ryder Cup 2023 di Roma, ma anche per quello. Il golf italiano sta vivendo di nuovo un momento di grande fermento e il merito è soprattutto dei giocatori. Come Matteo Manassero, appena tornato a vincere un torneo del DP World Tour 2024. O come chi conferma di essere il talento più puro del movimento azzurro.
Italia, non a caso, perché questo sarà anche anno di Olimpiadi e il nostro movimento potrà portare quattro atleti, equamente divisi tra uomini e donne. In tutto saranno 120, 60 per la gara maschile e altrettanti per la femminile, come a Tokyo 2020.
La Francia in quanto nazione ospitante, ha già sicuramente un uomo e una donna iscritte. Tutti gli altri Paesi invece dovranno aspettare fino a giugno. I nomi infatti saranno stabiliti in base all’Olympic Golf Ranking che si chiuderà il 17 giugno per gli uomini e il 24 giugno 2024 per le donne.
Il Ranking olimpico in realtà però è calcolato e aggiornato ogni lunedì al termine dei tornei disputati la settimana precedente. Se poi alcune nazioni dovessero rinunciare ai loro posti, subentreranno le riserve in base alla classifica. E in ogni caso il torneo si giocherà a Le Golf National, vicino a Versailles, dal 1° al 4 agosto per gli uomini e dal 7 al 10 agosto per le donne.
Il sogno olimpico è uno stimolo in più per tutti i golfisti che diventano professionisti, anche se non l’unico. Ci sono tutti i grandissimi tornei del calendario internazionale, ogni due anni anche la Ryder Cup per gli uomini e la Solheim Cup per le donne.
E c’è chi sta lavorando per arrivarci non da comprimaria, ma come protagonista. Parliamo di Francesca Fiorellini che si è appena imposta con autorità nel Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva giocato sul percorso del Golf Nazionale a Sutri. La 18enne romana (è di metà novembre) in finale ha battuto Ginevra Coppa per 3&2 e quindi ha fatto tris, dopo i titoli vinti nel 2021 e lo scorso anno.
Tesserata per l’Olgiata Golf Club, da tempo Frabcesca veste la maglia azzurra e ha vinto diversi tornei internazionali come dilettante. Il Portuguese International Ladies Amateur Championship nel e l’Annika Invitational Europe nel 2022, gli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy nel 2021 e molto altro a livello giovanile.
Nel 2023 si è imposta anche con il Team Europe nel Patsy Hankins Trophy contro l’Asian Pacific. Ma soprattutto è stata tra le protagoniste assolute del Team Europe che si è imposto nella Junior Solheim Cup e nella Junior Ryder Cup giocata a Roma.
Solo l’inizio di un percorso che dal 3 al 6 aprile prossimi la porterà a giocare l’Augusta National Women’s Amateur, una settimana prima degli uomini impegnati nel primo torneo stagionale dello Slalm. E in effetti il 6 aprile, ultimo giorno del torneo, le migliori 30 giocheranno proprio sullo stesso campo, quello disegnato dal grandissimo Bobby Jones.
E le Olimpiadi 2024? Francesca come dilettante non può partecipare e così al momento per l’Italia sono qualificate Alessandra Fanali e Virginia Elena Carta. Ma presto passerà professionista e potrà pensare ai Giochi di Los Angeles 2028.
The post Ha vinto il terzo titolo: ormai è la stella del Golf italiano appeared first on Tshot.
]]>The post Manassero, parole strappalacrime: la dedica è speciale appeared first on Tshot.
]]>Matteo Manassero agli inizi 2010 si è dimostrato come uno dei migliori talenti del panorama internazionale del golf. Le splendide vittorie all’European Tour e al BMW PGA Championship a nemmeno diciott’anni sembravano dirottarlo su una dimensione diversa, quasi extraterrestre.
Però l’impatto degli anni successivi con le sconfitte non è stato semplice, ma oggi è pronto a riprendersi tutto ciò che è suo. Ha atteso undici anni per ritornare alla vittoria e il sapore è dolcissimo: “Il più bel giorno della mia vita su un campo da golf“, ha dichiarato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Manassero ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta, dove ha parlato di momenti belli e di quelli meno belli: “Ho scoperto la resilienza, perché mi sono rimesso in gioco in momenti difficili, anche quando credevo di esserne uscito, non era vero e facevo dei passi indietro“.
Il sogno è chiaramente quello di andare alle Olimpiadi di Parigi 2024, senza dimenticare i prossimi obiettivi. Matteo Manassero, comunque, ha raggiunto l’obiettivo di tornare alla vittoria e guarderà al futuro con più fiducia rispetto a qualche anno fa, quando per sua stessa ammissione si è sentito un po’ perso, soprattutto nel periodo dal 2016 al 2019.
Matteo Manassero ha poi fatto una dedica speciale per la vittoria al Jonsson Workwear Open: “Mia moglie Francesca mi ha permesso di costruire qualcosa che va al di là del golf, mi ha insegnato che quello che conta è ciò che abbiamo adesso. E’ stata vicino a me nei momenti difficili, ora possiamo essere felici per le vittorie“.
Un pensiero importante va anche alla sua mental coach: “E’ stata Alessandra Averna a unire i puntini. Mi ha indicato una via da percorrere senza farmi fermare dall’ostacolo momentaneo che avevo davanti. Ma tutto il mio team merita il mio ringraziamento. Il coach Soren Handsen, Zappa per il putt e Manenti per la preparazione atletica. E il mio caddie Job Sugranyes, era con me nel periodo difficile e insieme abbiamo vinto la prima gara“.
Insomma, Manassero si gode un bellissimo momento per la sua carriera dopo anni di difficoltà. Oggi è il golfista italiano con il miglior ranking e ha tanta voglia di continuare su questa strada, con la consapevolezza di non lasciarsi mai abbattere davanti alle difficoltà.
The post Manassero, parole strappalacrime: la dedica è speciale appeared first on Tshot.
]]>The post Molinari cerca l’impresa al The Players: dove vedere in tv e streaming il torneo appeared first on Tshot.
]]>Quando la primavera si avvicina, comincia davvero la grande stagione del golf mondiale. Lo sa bene anche Francesco Molinari che, nei prossimi quattro mesi, è atteso da impegni importanti. A breve sarà in campo nel The Players, in pratica il quinto Major dell’anno che scatta in Florida.
Gli altri, sono i tornei dello Slam come nel tennis. Si comincerà l’11 aprile con il Masters Tournament ad Augusta in Georgia, per proseguire dal 6 maggio con il PGA Championship al Valhalla Golf Club di Louisville. E ancora, dal 13 giugno gli US Open a Pinehurst Resort in North Carolina e infine l’Open Championship quest’anno al Royal Troon in Inghilterra.
In teoria però, essendo stagione olimpica ci sarà anche un quinto appuntamento da circoletto rosso. Il torneo di golf dei Giochi di Parigi 2024 comincerà il 1° agosto a Le Golf National, alle porte di Versailles. Un campo che Chicco Molinari ama e sul quale nel 2018 ha trascinato l’Europa alla vittoria nella Ryder Cup conquistando tutti e 5 i punti disponibili, un record.
Da allora a oggi però è cambiato moltissimo, nel suo gioco e nel ranking mondiale. Il professionista torinese ha vissuto un’altra grande stagione nel 2019, ma poi è cominciata la fase calante. Da Londra si è spostato negli Stati Uniti e complice la pandemia non si è più espresso ad altissimi livelli, quelli a cui ci aveva abituato.
Oggi Francesco Molinari è numero 256 al mondo e il suo 2024 è stato un otto volante di risultati. Era partito benissimo con il quinto posto in febbraio al Dubai Invitational. Poi però anche tre tagli mancati e il 73° posto al Farmers Insurance Open. In più, dopo la vittoria di Matteo Manassero domenica scorsa nel torneo del DP World Tour in Sudafrica non è nemmeno più il numero uno azzurro.
Ecco perché dovrà farsi da fare per conquistare un posto nelle prossime Olimpiadi, un obiettivo che a messo da tempo nel mirino. A partire già da giovedì 14 marzo quando sarà in campo per il primo giro del The Players Championship 2024 sui green del TPC Sawgrass di Ponte Vedra, in Florida.
Un torneo che quest’anno festeggia la sua 50esima e che molti considerano alla pari di un Major, sia per il montepremi che per la qualità dei giocatori in campo. In tutto 25 milioni di dollari e 750 punti per la FedExCup in palio.
Favorito d’obbligo il numero 1 al mondo, lo statunitense Scottie Scheffler che un anno fa qui aveva vinto e che la settimana scorsa ha dominato sempre in Florida l’Arnold Palmer Invitational. Sarà anche una rivincita della Ryder Cup: da una parte gli altri statunitensi come Wyndham Clark, Xander Schauffele, Justin Thomas. E dall’altra i migliori europei, quali Rory McIlroy e Viktor Hovland, e via dicendo.
Molinari comincerà a giocare dalle 18:18 italiane insieme al francese Matthieu Pavon e allo statunitense Grayson Murray. Il torneo sarà visibile in tv e sui device abilitati grazie a Discovery Plus ed Eurosport 2. Giovedì 14 marzo e venerdì 15 dalle ore 17,30 alle ore 24, sabato 16 dalle 19 alle ore 24 e domenica 17 dalle17,30 alle 23.
The post Molinari cerca l’impresa al The Players: dove vedere in tv e streaming il torneo appeared first on Tshot.
]]>The post Golf, canguri in campo: il video lascia tutti di stucco appeared first on Tshot.
]]>Il golf è uno sport che predica calma, in un connubio perfetto con la natura e tutti i suoi elementi. È un concentrato incredibile di concentrazione, tecnica e passione, che spesso si miscela con le magnifiche distese che nel mondo sono dedicate a questa disciplina.
A volte capita, però, che quest’equilibrio con la natura che stiamo raccontando sia un po’ più sbilanciato e regali dei momenti iconici che fanno il giro del web, quindi del pianeta. È successo negli ultimi giorni anche in Australia, di preciso a St John’s dell’Heritage Golf and Country Club a Victoria. E dove, se non lì, poteva capitare che una distesa di prato enorme fosse invasa, totalmente a caso da un numero incredibile di canguri saltellanti, durante una partita di golf?
D’altronde, non dimentichiamo che negli anni il rapporto tra i golfisti e gli animali non è sempre stato così semplice, ed è capitato che anche specie ben più pericolose facessero capolino. Stavolta, non è successo nulla di grave, solo un’interruzione, che è servita anche a godersi lo spettacolo e immortalare l’evento. Perché mettere da parte i ferri del mestiere, può anche permettere di vivere a pieno quello che succede attorno.
La buca 4 si è trovata ben presto piena di canguri, pronti ad attraversare il campo senza avvertire. I giocatori allora si sono fermati e hanno posato i bastoni nella sacca per un po’, in attesa che facessero il loro corso.
Uno di loro ha anche pensato di prendere il cellulare e immortalare gli animali in un video che poi è diventato virale in poco tempo. Il fastidio che inizialmente poteva esserci per i ritardi si è trasformato in un momento ironico. C’è chi resta meravigliato, chi semplicemente implora di non spostare la sua pallina e sul web, in molti hanno iniziato a fare battute social sul caso.
We have kangaroos on our 2 courses at Heritage Golf & Country Club, but I’ve never seen this before!!@AndyMaherDFA @MarkAllenGolf @BaronPhilbert @mikeclaytongolf @flushingitgolf @GolfloverUK @OfficialTourPro @GolfAust pic.twitter.com/ZtMO0C0UHu
— Stephen Roche (@StephenRoche100) March 6, 2024
Di sicuro, tutto è bene quel che finisce bene: il branco di canguri non ha rovinato green e fairway del percorso di Victoria e le loro tracce ora si possono notare solo sulla sabbia.
The post Golf, canguri in campo: il video lascia tutti di stucco appeared first on Tshot.
]]>The post Golf, impresa e annuncio shock: “Gli restano sei settimane di vita” appeared first on Tshot.
]]>Il mondo dello sport in generale, e del golf in particolare, non smette mai di stupire gli appassionati. Per quanto, infatti, si tratta di ambiti in cui girano davvero molti soldi, viene conservato un lato umano, per così dire, che non può essere preso con leggerezza o sottovalutato. Ha dell’incredibile quanto accaduto al campione, che dopo l’impresa sportiva compiuta in campo si è lasciato andare ad un pianto davvero disperato. A cui ha fatto seguito, poi, un annuncio che ha fatto gelare il sangue nelle vene a tutti i presenti: “Gli restano sei settimane di vita”.
Lo sport sa regalare dei momenti altamente spettacolari, ma allo stesso tempo le pagine più memorabili sono mediamente quelle che lasciano emergere un lato umano raramente percepibile. In tal senso quanto accaduto nel golf ha spiazzato tutti.
Dopo la vittoria in Messico del World Wide Technology Championship, il campione del golf Erik Van Rooyen si è lasciato andare ad un pianto disperato misto di gioia per l’impresa compiuta e di dolore. Come da lui stesso raccontato, infatti, il suo migliore amico sta per morire. Ha raccontato, infatti, che gli restano sei o al massimo dieci settimane di vita. Il suo nome è Jon Trasamar ed è anche il suo testimone di nozze.
I due si sono incontrati la prima volta quando il campione aveva 19 anni, quando si è trasferito negli States dal Sudafrica, e da lì è nata una amicizia che li ha accompagnati per tutta la vita. Ad attenderlo in aeroporto c’era proprio Transmar. Inizialmente era il suo compagno di stanza. Poi è diventato, di fatto, la spalla della sua vita. L’uomo in questione è malato di tumore e la malattia, al momento, sembra aver già raggiunto lo stadio terminale. Il campione ora volerà in Minnesota per star vicino, in questi ultimi giorni, al suo migliore amico.
The post Golf, impresa e annuncio shock: “Gli restano sei settimane di vita” appeared first on Tshot.
]]>The post Sky Sport, esclusiva assoluta per gli abbonati: sarà tutta in diretta appeared first on Tshot.
]]>Si disputa ogni quattro anni come un Mondiale di Calcio. Ha un seguito di pubblico a livello planetario tra appassionati e non. Il suo format è leggendario come alcuni dei protagonisti che l’hanno disputata e la giocheranno ancora.
E’ la Ryder Cup di Golf, la competizione che oppone le due selezioni dei migliori golfisti statunitensi e europei (12 per squadra) in una tre giorni di match che decreterà la vincitrice della coppa più ambita da un golfista, anche più di un Major.
L’edizione 2023 della Ryder Cup si disputerà in Italia, al Marco Simone Golf Club, nel territorio del comune di Guidonia Montecelio, confinante con la periferia Est di Roma, dalla quale il campo di gioco è facilmente raggiungibile.
Attese oltre 200mila presenze dalla giornata inaugurale (venerdì 29 settembre) a quella conclusiva (domenica 1 ottobre) nelle quali le due compagini si sfideranno nei vari format tipici della Ryder Cup ovvero in quelli di coppia foursomes e fourball e nelle sfide singole che concluderanno la kermesse.
La Ryder Cup è un’esclusiva assoluta di Sky Sport. La pay tv coprirà l’evento con oltre cinquanta ore di dirette su Sky Sport Uno e Sky Sport Golf. Le dirette cominceranno venerdì 29 e sabato 30 settembre a partire dalle 7.35 del mattino, orario in cui si presenteranno i primi giocatori dal tee della buca numero 1 e si protrarranno fino alla conclusione del programma. Domenica 1 ottobre, invece, si inizia alle 11.35 con le dodici sfide singole.
Le dirette dal Marco Simone saranno precedute da studi di approfondimento pre e post match. Highlights e aggiornamenti in tempo reale anche nelle varie edizioni di Sky Sport 24.
La Ryder Cup di Golf 2023 è visibile anche in streaming per gli abbonati di Sky anche tramite Sky Go, selezionando i due canali sopra citati. Inoltre, l’evento è compreso anche nel pacchetto Sport di Now Tv, disponibile in streaming sul sito e la app dedicata. Now Tv è attivabile in qualsiasi momento con la possibilità di disdire il proprio abbonamento dal proprio account personale.
Sky Sport proporrà anche dirette live e highlights in tempo reale sul proprio sito. Al commento ci saranno Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Michele Galleranni, Marco Cogliati, Claudio Viganò e Giovanni Dassù. Francesca Piantanida condurrà lo studio in diretta pre e post gare con Alessandro Lupi inviato per interviste e altro dal campo.
The post Sky Sport, esclusiva assoluta per gli abbonati: sarà tutta in diretta appeared first on Tshot.
]]>The post Regolamentare la distanza dei colpi da golf appeared first on Tshot.
]]>I materiali di oggi hanno avuto un impatto enorme sul modo in cui si gioca a golf. Per esempio i driver permettono distanze impensabili fino a qualche anno fa e molti giocatori, ovviamente, ne traggono vantaggio. Il risultato qual’è? La media di distanza del driver sui tour professionistici mondiali è in aumento ed ha da poco sfondato il muro delle 290 yards e molti campi storici ed affascinanti perdono parte del loro valore proprio perchè la lunghezza dei tiri di oggi mal si accoppia con il design di un campo da golf di 30 e più anni fa.
Che soluzioni ci sono? John Solheim, CEO di PING (in foto), ha sottoposto la sua idea. Ecco la traduzione della lettera che ha inviato direttamente agli organi deputati al controllo e revisione delle Regole del Golf: USGA e Royal and Ancient Golf Club of St Andrews.
“Una risposta a lungo termine al problema della distanza.
Fin da quando ho memoria, il golf è stato sfidato dai problemi che riguardano la distanza con il driver. Sfortunatamente, negli ultimi 12 anni, le azioni e decisioni in risposta a queste problematiche sono state poco lungimiranti, costose e controverse. Decisioni che comprendono il cambiamento del percorso di alcuni tra i più riveriti golf club o il limitare alcune caratteristiche dei bastoni da golf. Oggi apprendiamo che la media di distanza con il driver sul PGA Tour è ulteriormente aumentata, sfondando il tetto delle 290 yards e con la prospettiva di arrivare chissà dove con così tanti giovani dinamici e talentuosi che tentano la strada della carta per il tour.
Così ancora una volta dobbiamo chiederci: come, se qualcosa va fatto, possiamo fare per gestire la situazione?
Con così tante problematiche che gravitano attorno al mondo del golf, dobbiamo essere sicuri che qualsiasi discussione sul problema della distanza sia focalizzata sul lungo termine, in modo che le soluzioni siano in grado di rispondere in modo facile e veloce ai futuri aumenti di distanza nei colpi da golf non importa quale ne sia la causa; la soluzione dovrebbe essere focalizzata su idee che permettano sia agli eventi professionistici che ai campi di gioco di adattarsi al meglio alla situazione e le idee proposte non possono che riconoscere che sia molto più semplice che adattare la palla al percorso che non viceversa. Infine abbiamo bisogno di una risposta che risolva questa questione una volta per tutte.
Per dare spunto alla discussione ecco come penso che si possa fare:
–Rimpiazzare il limite di distanza di una pallina da golf di oggi con 3 differenti “” Ball Distance Ratings” o BDR: uno che sia come quello di oggi, uno che sia inferiore ed uno infine che sia superiore.
–Adottare una “BDR Condition of Competition“: ogni evento potrebbe decidere di applicare la BRD più appropriata per il proprio percorso in base al design del campo e al livello di abilità dei giocatori.
–Includere il BDR tra i fattori per il calcolo dell’handicap: esattamente al pari dello slope rating dei percorsi o analogamente alla scelta dei tee di partenza.
Le palline da golf con BDR avranno le stesse caratteristiche di quelle di oggi come traiettoria, spin rate etc… l’unica differenza sarebbe nella distanza. Alcuni dettagli magari saranno più complicati di così, ma non ho dubbi che la USGA e la R&A siano in grado di gestirli. Un esempio di cosa potrebbe essere fatto sta nell’adozione di color code (è una mania la loro!!! ndr) che indichi il BDR, per esempio golf, silver e bronze con silver che rappresenta le palline di oggi, gold quelle che fanno 30 yards in più e bronze quelle che fanno 30 yards in meno. Altri livelli di BDR potranno in futuro essere aggiunti, se necessario, al fine di assorbire futuri aumenti di distanza dei professionisti.
Se il gioco del golf adottasse una “BDR Condition of Competition” credo che la maggior parte degli eventi sceglierebbe comunque la stessa palla di oggi. La maggior parte dei campi che ospitano eventi per professionisti sono stati costruiti o modificati per avere sufficiente lunghezza per sfidare l’abilità di tali golfisti. Magari invece un piccolo numero di tornei, quelli giocati nei campi più classici e storici, troverebbe interessante tornare al vecchio design del layout delle buche richiedendo l’adozione di una palla con un rating di distanza più corto. Questi eventi potrebbero generare molto interesse, anche come ascolti TV. Uno dei punti fondamentali di quest’idea sta nel dare il controllo di tutto ciò a chi organizza l’evento. Oltretutto da ai circoli un’arma a lungo termine contro il problema della distanza, piuttosto che far entrare i bull dozers nel campo per adattarlo.
Riconosco che chiedere ai giocatori del tour di cambiare occasionalmente palla è un potenziale problema. Ad ogni modo superare gli ostacoli più ardui è quello che sanno fare meglio. Questi atleti talentuosi dovrebbero realizzare che imporre limiti indiscriminati all’equipaggiamento di decine di milioni di dilettanti – un gruppo criticamente determinante per il futuro del golf stesso – non è il modo migliore di risolvere problemi che riguardano competizioni di solo altissimo livello. Penso che i golfisti di maggior talento saranno quindi favorevoli al passaggio ad una palla più corta di tanto in tanto se questo darà beneficio al restante 99,9% di noi.
Dare ad altri dilettanti la possibilità di giocare con una palla più lunga è un altro aspetto fondamentale della mia proposta. Molti giocatori trovano difficile confrontarsi con la lunghezza dei campi moderni ed usare una palla più lunga offre sicuramente la possibilità di maggior divertimento. Potrebbe addirittura riportare vecchi giocatori che hanno abbandonato il gioco. Forse potrebbe anche ridurre il tempo impiegato per il gioco, un obiettivo condiviso da molti.
Ci saranno anche occasioni nelle quali i dilettanti useranno palline con rating più corto, per esempio affrontando campi più classici, che non possono aggiungere yardage. Altri potrebbero fare la stessa scelta per l’impatto positivo sul proprio handicap. Alcuni campi potrebbero suggerire l’impiego di una palla con rating più corto, Giocatori con handicap alto potrebbero trovare più semplice giocare nella stessa partita con giocatori più bravi – dagli stessi tee – usando semplicemente palle con rating differente. Ognuna di queste scelte offre il controllo sulla distanza la dove serve: ai golfisti ed ai campi.
Questa proposta potrebbe anche aiutare la USGA e la R&A. Il sistema che governa l’handicap può trarre vantaggio dall’introduzione di un fattore come il “ball rating“. Questa soluzione è comunque in accordo con il Joint Statement of Principles annunciato dalla USG e R&A nel 2002: fornisce un’immediata ed efficace risposta al problema dell’aumento delle distanze dei colpi e non è una biforcazione del gioco – dilettanti e professionisti giocherebbero entrambi con una palla sottoposta a limiti, semplicemente non lo stesso limite sullo stesso percorso. Adottare alcuni nuovi limiti di rating per le palle da golf non è diverso dal giocare da tee differenti.
Per valutare quest’idea in modo completo è necessario il contributo da parte delle case produttrici di palle da golf (PING, al momento, non vende e costruisce palle da golf, anche se lo abbiamo fatto per oltre 20 anni). Capisco che questa proposta porti molte sfide, ma anche nuove opportunità. Aggiungere nuove categorie di palle conformi è un modo per le case produttrici di trovare nuove innovazioni ed anche di aumentare le vendite. Se fosse così facile introdurre un sistema di rating sui bastoni da golf per esempio permettendo lo sviluppo di nuovi e più lunghi driver io sono certo che lo accetterei come un cambiamento positivo. Ad ogni modo, se il golf decidesse di affrontare il problema della distanza, credo che il sistema BDR sia la soluzione a lungo termine necessaria.
Noi tutti, inclusi quelli della comunità dei produttori di materiale da golf, abbiamo la responsabilità di offrire nuove idee e di cooperare con gli organi deputati alle regole del golf al fine di migliorare il gioco. Può essere fatto, come dimostrato con successo al Forum di Vancouver del novembre 2010 quando PING ha risolto il problema degli Eye2 ed il PGA Tour. Continuerò a fare quello che posso, come credo anche altri faranno. Il gioco del golf ha visto molti cambiamenti positivi nel corso della sua lunga storia, cambiamenti che riconoscono in modo appropriato la relazione tra la sfida ed il divertimento del gioco a tutti i livelli di abilità. Credo che il sistema BDR fornirà il modo di continuare semplicemente a fare tutto ciò – per un lungo tempo.”
John A. Solheim
Chairman and CEO of PING
La proposta di Mr. Solheim è stata fatta da pochissimo e non ho ancora evidenza delle reazioni del mondo golfistico o dei maggiori produttori di palline da golf, vi aggiornerò non appena possibile.
La mia opinione sull’argomento è positiva, credo che sia un passo molto importante e delicato ma che alla lunga possa permettere di sfruttare in modo più equilibrato le risorse del mondo del golf.
Penso ai miei (ex) allievi che con una palla che fa più distanza si divertirebbero di più, penso ai direttori di alcuni circoli che avrebbero meno problemi nella gestione del proprio campo, penso al gioco su campi tipo quello di Sanremo, dove la lunghezza dei colpi di oggi e la dimensione di quelle buche così antiche non c’entrano proprio nulla una con l’altra, magari con una palla più corta il fascino ed il divertimento tornerebbero su quel campo così come in altri.
Penso che il maggiore sforzo lo debbano fare i professionisti dei tour e le case produttrici, ma sono anche quelli che traggono maggior guadagno economico dal mondo del golf, per cui la cosa non mi preoccupa e la trovo giusta nell’ottica di un maggiore divertimento della maggior parte dei golfisti.
Voi che ne pensate?
The post Regolamentare la distanza dei colpi da golf appeared first on Tshot.
]]>The post “Golf sport da sfigati”: le risposte alla frase di Antonio Cassano appeared first on Tshot.
]]>“Il Golf? È uno sport da sfigati“, questa esternazione di Antonio Cassano, proferita durante un’intervista alla TV in seguito a una domanda specifica di Fabio Fazio, non ha scosso gli appassionati e il movimento come si potrebbe pensare. È un po’ il riassunto di tutto ciò che rimane sui luoghi comuni a proposito del nostro sport, una semplice dichiarazione di un ignorante, inteso come persona che ignora, ossia che non conosce ciò di cui sta parlando. Se proprio si volesse dare una responsabilità sarebbe da indirizzare verso Fazio stesso che malignamente già sapeva dove Cassano sarebbe andato ovviamente a parare. Comunque, non si sono fatte attendere le risposte.
In un’intervista a Repubblica, il presidente della federazione, Franco Chimenti risponde semplicemente coni fatti “Dal 2016 il golf sarà sport olimpico, ha centinaia di milioni di praticanti in tutto il mondo che si allenano molto durante, anche più dei calciatori“. Non c’è da dare colpe a Cassano, che ovviamente ha risposto così pensando di rispondere facendo ridere, quando in realtà ha semplicemente riportato le etichette e i vecchi luoghi comuni sul nostro sport. Chimenti specifica: “I Molinari e Manassero, dopo una gara di cinque ore ne trascorrono altre quattro in campo pratica ad allenarsi, tutto l’anno, senza pause e con lunghi trasferimenti“.
C’è chi pensa che il golf sia uno sport da vecchietti, ma provasse a portare una sacca a spalle per mezza giornata, mantenendo sempre la concentrazione e soprattutto tenendo un ritmo sostenuto. Emblematica la risposta di Massimo Mauro, ex calciatore e ottimo golfista con handicap 5: “Se giocatori come Guardiola, Vialli, Platini e Maradona o altri sportivi come ad esempio Michael Phelps, Pete Sampras o Michael Jordan si sono appassionati al golf vuol dire che non è proprio da sfigati“.
Poi ha aggiunto: “Effettuare un colpo davanti a venti persone da le stesse emozioni che abbiamo provato noi prima di entrare in campo davanti a 80mila spettatori per una partita importante. E Antonio sa di cosa parlo. È l’unico sport che ci fa salire quella adrenalina ed è questo il segreto del golf“. Forse Cassano dovrebbe provarlo, gli basterà andare nei circoli più prestigiosi per scoprire quanti “sfigati” suoi colleghi sono letteralmente malati di golf.
The post “Golf sport da sfigati”: le risposte alla frase di Antonio Cassano appeared first on Tshot.
]]>The post Open di Turchia come sponda per le Olimpiadi 2020 [VIDEO] appeared first on Tshot.
]]>The post Open di Turchia come sponda per le Olimpiadi 2020 [VIDEO] appeared first on Tshot.
]]>The post Javier Ballesteros, figlio di Seve, vince un torneo in Spagna appeared first on Tshot.
]]>Seve ci ha lasciati nel maggio del 2011, ma la sua leggenda è tornata per un weekend a vivere grazie alla bella vittoria del figlio Javier Ballesteros in occasione del torneo amateur dell’Abierto di Madrid, una competizione che l’ha visto imporsi rimontando ben tre colpi nel giro finale. Il 22enne non è e molto probabilmente non ricalcherà le orme del padre non soltanto perché alla sua età Seve già era stato secondo all’Open, ma perché “Per me il golf è solo una passione, sto studiando Legge e come diceva sempre mio papà gioco con le mie qualità“. E così con un giro finale eccellente, costellato da birdie e anche da un eagle, Javier si è preso una vittoria di grande prestigio, che ha fatto sussultare di emozione l’intera Spagna.
Severiano Ballesteros è scomparso lo scorso maggio 2011, dopo un peggioramento così rapido e improvviso che ha lasciato tutto il mondo del Golf senza parole. Se ne è andato uno dei campioni più amati di tutti i tempi, simbolo di genio e fantasia, propulsore per tantissimi degli attuali dominatori dei tour internazionali che si sono innamorati del nostro sport osservando le gesta di Seve. Dopo quattro operazioni e il calvario del tumore al cervello, Severiano Ballesteros si è spento a soli 54 anni, ma la sua leggenda continuerà a splendere.
E’ morto nella notte del 6 maggio 2011 dopo che le condizioni fisiche avevano improvvisamente ceduto lasciandolo in gravi condizioni: Severiano Ballesteros ha patito l’ultima agonia che in poco meno di una settimana ci ha privato del campionissimo spagnolo, idolo anche di Matteo Manassero, oltre che di tantissimi altri professionisti, amateur e semplici appassionati. Campione sul campo e anche fuori, apprezzato e adorato in tutto il mondo per l’eleganza, la correttezza, la simpatia e lo stile, in carriera ha vinto 87 tornei e si era solo recentemente defilato, prima della scoperta della malattia, in seguito a un malore in aeroporto.
Sembrava potesse addirittura ritornare sul campo, ma le speranze hanno lasciato spazio al grande vuoto della scomparsa. La drammaticità del caso ha voluto che Severiano Ballesteros se ne andasse proprio nel weekend dell’Open di Spagna, durante il quale gli è stato reso omaggio nel migliore dei modi. E ora un po’ di lui continua a vivere nel figlio e sui green.
The post Javier Ballesteros, figlio di Seve, vince un torneo in Spagna appeared first on Tshot.
]]>The post Michael Phelps si ritira dal nuoto e pensa al golf appeared first on Tshot.
]]>Scherzava o era serio? Di certo non ci sarebbe da stupirsi se l’uscita di Michael Phelps nella conferenza stampa che annunciava l’abbandono al nuoto professionistico si tramuterà in realtà. L’atleta più medagliato nella storia delle Olimpiadi ha infatti affermato: “Ora cosa farò? Per esempio proverò a migliorarmi nel gioco del golf, perché non sono un buon giocatore“. E’ vero potrebbe essere una battuta, ma non sarebbe certo il primo grande sportivo a confermare la passione per il golf tanto da dedicarvisi a termine della propria carriera. E poi, con quelle braccia così lunghe sai che swing? L’ultimo ex sportivo di prima fascia ad aver tradito la propria specialità per il golf? Lo scoprirete dopo il salto.
Joseph alias Pep Guardiola potrebbe essere l’ennesimo calciatore a provare l’assalto alla discesa del proprio handicap di golf fino al livello più basso: “Potrei darmi a tempo pieno al golf per un anno, tentare di diventare un giocatore professionista“. E’ questa la frase che l’ormai quasi ex-allenatore del Barcellona avrebbe dichiarato a un’altra leggenda del calcio come l’olandese Johann Cruiyff, pure lui ottimo golfista. L’occasione sarebbe stata il post-partita (di golf) sul terrazzo del Golf Club Montanya, a El Brull, proprio alle porte di Barcellona. Due giri di un par 9 dopo almeno sei mesi di lontananza dai green per Pep che, con il suo handicap 11, ha terminato la prima tornata a +5 sul par e la seconda a +4. Un progetto folle oppure fattibile ora che avrà tanto tempo a disposizione e la mente più libera?
Guardiola ha deciso di abbandonare il Barcellona per il troppo stress dovuto a una città che pensa praticamente solo al calcio. Di certo i milioni di euro e i tantissimi trofei vinti in questi anni non sono paragonabili a un campo di prigionia e di torture, ma possiamo capire la volontà del buon Pep di allontanarsi per un po’ dal marasma del calcio per dedicarsi alla sua nuova fortissima passione, il golf. L’allenatore dei record è da qualche anno che si è avvicinato ai campi da golf, scendendo subito a grande velocità nell’handicap fino a raggiungere il livello 11. Aveva iniziato a giocare sei anni fa in occasione di una trasferta in Qatar.
E così si aggiunge alla lista dei calciatori stregati dal golf, che finora conta su un gruppone notevole con – tra gli altri, Marc Van Basten, Alessandro Del Piero, Pavel Nedved, Vialli, Riedle, Platini, lo stesso Cruiyff e non per ultimi i due ex-compagni di team proprio in Qatar, all’Al Ahli, Ronald de Boer e Gabriel Batistuta. In quello che può essere considerato un anno di addio soft ricco di soldi negli Emirati Arabi Uniti, lo spagnolo si è avvicinato al golf e non l’ha più abbandonato. Tornato in Spagna, a Barcellona, ha preso lezioni da Lopez Gallardo al Club de Golf Vallromanes e ora frequenta spesso il Real Club de Golf El Prat assieme anche a Joan Laporta.
Guardiola ha persino portato tutti i suoi giocatori blaugrana sui campi durante la preparazione estiva. E ora proverà a scendere ancora di handicap, giocando con più assiduità e soprattutto con la mente più libera e sgombra dallo stress del calcio ad altissimi livelli. Prima di lui, anche Alessandro Del Piero aveva dichiarato che avrebbe voluto diventare un professionista del golf una volta abbandonato il calcio. Vedremo Pep presto sui circuiti minori, alla ricerca di un nuovo respiro? Lo sapremo a breve.
The post Michael Phelps si ritira dal nuoto e pensa al golf appeared first on Tshot.
]]>The post Ti senti un cane a giocare a golf? Potresti non essere il solo appeared first on Tshot.
]]>Chi di noi golfisti non si è mai sentito un cane sul campo da golf? Da quest’anno la sensazione potremmo condividerla con un amico, fedele e leale e che anche dopo l’ennesimo 3 putt non ci lascerà sconfortato: il nostro fedele amico a 4 zampe. Parte il 14 aprile un simpatico circuito di gare che prevede la possibilità di portarsi in campo il proprio cane. Il circuito si chiama Con… Fido in 9 buche ed è un’iniziativa che mi ha colpito, sia per il fatto di essere io stesso un possessore di cane (La Bruna) ed anche per l’idea che pone il golf ed il suo ambiente classico, il circolo, sotto una prospettiva differente o quanto meno inusuale, che potrebbe attirare l’interesse di qualche altro appassionato che finora è rimasto alla larga dal golf.
Un giorno speciale per divertirsi e rilassarsi insieme al proprio amico peloso
Novità assoluta dell’evento è la strutturazione di una giornata dedicata all’uomo e al suo amico dove gara di golf, attività parallele di prova, percorsi formativi, ecc. allieteranno la giornata all’insegna del sano divertimento e del relax. Poiché una partita di golf dura parecchie ore e il golfista è amante dello sport e della vita all’aria aperta, l’intento è quello di favorire l’ingresso ai pets da parte dei golf club, almeno i più informali, per condividere nel tempo libero il proprio sport e una piacevole passeggiata in compagnia.
Tra etologia, pillole di education e relax non possono mancare la foto ricordo e, soprattutto, un pet bar dove i cani, potranno sgranocchiarsi qualche crocchetta in santa pace. La presenza di un nutrizionista e di un veterinario completano lo staff messo a disposizione dei nostri ospiti pelosi.
Il calendario degli eventi
In ogni giornata di gara sono previste svariate attività ma quella centrale, dedicata al golf, consiste in una gara su 9 buche in cui in 3 buche ci saranno delle prove riservate ai propri compagni di gioco canini. (e qua casco male con La Bruna… chi la conosce potrà testimoniarlo…)
Nel dettaglio
Per i golfisti:
Per pets:
PREMI UFFICIALI:
Altri premi della giornata:
Peccato che non ci sia anche un premio per il cane meno socievole, altrimenti non avrei avuto rivali…
Mi sembra davvero un’iniziativa interessante soprattutto per permettere di vivere il golf in un modo nuovo ed originale ed anche più aperto. Sono convinto che chi avrà la fortuna di prender parte a queste prove si divertirà moltissimo e di sicuro farà trascorrere una piacevolissima giornata anche al suo amico a 4 zampe.
Quindi se interessati non mancate al primo appuntamento presso il GC Croara e per maggiori informazioni o iscrizioni contattate direttamente la segreteria del circolo al 0523-977105
The post Ti senti un cane a giocare a golf? Potresti non essere il solo appeared first on Tshot.
]]>The post Il golf in Europa nel 2011 appeared first on Tshot.
]]>KPMG ha appena pubblicato un dettagliato resoconto di com’è andata la stagione 2011 per il golf in Europa. Numero di tesserati, suddivisione per fasce d’età e molti atri dati significativi per misurare lo stato di salute del nostro sport. E sembra che non ci sia da essere molto allegri, infatti dopo ben 20 anni di continua crescita (in senso generale ovviamente) per la prima volta il 2011 ha segnato un calo del numero di praticanti con la cifra di ben 46.000 golfisti registrati in meno.
Il golf non è un elemento che solitamente si considera nella valutazione della salute economica di un paese o dell’Europa, ma è certo che il periodo di crisi che stiamo attraversando ha la sua marcata influenza anche sul golf e sul numero di effettivi praticanti. Negli ultimi 25 anni il golf in Europa ha più che raddoppiato il numero di praticanti, evidentemente anche grazie alla condizioni economiche di crescita e sviluppo.
Continua a leggere l’articolo “Le statistiche del golf in Europa nel 2011” su WebGolf.it
The post Il golf in Europa nel 2011 appeared first on Tshot.
]]>Golf 2.0 difficile non lasciare che la mente associ queste parole alla “rivoluzione” del web denominata appunto nello stesso modo. Per quanto riguarda il mondo del web la sua seconda versione è stata legata all’introduzione di nuovi concetti e di nuovi modi di interazione tra gli utenti ed il web stesso, facendo in modo che buona parte dei contenuti disponibili online fossero generati dagli stessi utenti, vedi blogs, youtube, flickr, myspace etc… Una nuova versione del golf cosa dovrebbe portare? Ne hanno discusso anche al PGA Show di Orlando.
Il nuovo golf, o meglio il Golf 2.0 come si inizia a chiamare tra gli addetti ai lavori, è il progetto che l’industria del golf sta sviluppando con la finalità di creare nuovi golfisti e soprattutto di fidelizzarne un numero maggiore. Le ultime statistiche infatti danno il gioco del golf come in crisi, soprattutto in paesi golfisticamente importanti come quelli anglosassoni, specialmente gli USA.
Continua a leggere l’articolo “Golf 2.0” su WebGolf.it
]]>The post PGA Merchandise Show 2012: la fiera mondiale di golf appeared first on Tshot.
]]>Dal 25 al 28 gennaio 2012, settimana prossima, si terrà presso l’orange County Convention Center ad Orlando in Florida, la fiera mondiale del golf chiamata PGA Merchandise Show. Io ci sarò. L’evento ha davvero una connotazione globale coinvolgendo tutti i settori dell’industria del golf, partendo dal ramo attrezzature di gioco, all’insegnamento fino ai prodotti per la cura e la manutenzione dei campi di gioco. Più di 41.000 professionisti del settore per oltre 1000 brands ad esporre. E’ la prima volta che ho l’occasione di parteciparvi e non vedo l’ora di raccontarvi le mie impressioni e quanto vedrò.
Il PGA Show di Orlando il posto dove trovare tutte le novità del mondo del golf, luogo dove molte case colgono l’occasione per presentare i nuovi prodotti, ad esempio PING lancerà ufficialmente la sua nuova linea i20 di attrezzi e sono sicuro che anche molte altre case non si lasceranno scappare l’occasione di palco così vistoso.
Nella prima giornata, mercoledì 25, sarà possibile provare tutti i bastoni da golf in una enorme sessione demo in campo pratica, ma in ogni momento di tutte le giornate di esposizione ci sono conferenze di ogni tipo ed argomento, anche in contemporanea, per cui sarà arduo stabilire una timeline da seguire per essere sicuri di non perdere nulla degli interventi più interessanti.
Leggo dal programma ufficiale, che ci saranno anche molte celebrity presenti, un’occasione per vedere dal vivo VIP del golf come Jack Nicklaus, Lexi Thompson, Chip Beck, Natalie Gulbis, Dave Pelz, Butch Harmon, Anna Nordqvist, Paula Creamer, Lee Trevino e molti altri.
Credo che dividerò il mio tempo tra la visione degli stand espositivi, alla ricerca di prodotti nuovi ed innovativi, sia nella categoria dei bastoni da golf come anche quella degli accessori e tra la partecipazione ad alcune delle conferenze che hanno come tema quello dell’insegnamento.
Sono anche molto interessato a tutto ciò che riguarda i progetti sullo sviluppo del golf, ad esempio l’iniziativa Tee It Forward che vi ho descritto in questo precedente articolo, ma sono anche attratto, ovviamente, dalle connessioni tra il mondo del web e dei social media e quello del golf per cui mi aspetto che la presentazione di Golf 2.0 patrocinata niente di meno che da Jack Nicklaus sia molto interessante.
La trasferta, con i miei colleghi, è stata anche organizzata in modo da avere un paio di giorni liberi prima della fiera per poter giocare su alcuni dei campi della zona.
Sperando di non essere azzannato da un alligatore cercando la mia pallina vicino ad un ostacolo d’acqua conto di documentarvi anche quella parte, magari scrivendo un resoconto di come ci siamo organizzati, a livello di prenotazione campi, costi green fee e soggiorno.
The post PGA Merchandise Show 2012: la fiera mondiale di golf appeared first on Tshot.
]]>The post Paul Casey infortunato: stop di 2 mesi appeared first on Tshot.
]]>Paul Casey è un simpatico campione di golf inglese, classe 1977. Attualmente in 20° posizione nel ranking mondiale, ha passato gli ultimi 2 anni non in brillante condizione, anche a causa di un precedente infortunio ad una costola che lo aveva tenuto lontano dai campi di gioco per alcune settimane. L’infortunio alla costola ha messo in discussione la sua partecipazione alla Ryder Cup del 2010, dove il capitano Colin Montgomery ha infine preferito dare la wild card ad altri giocatori (tra cui il nostro Edoardo Molinari). Ultimamente sembrava in netta ripresa, i risultati erano tornati ad essere di alto livello, insomma tutto faceva pensare ad un inizio 2012 in grande stile, quindi per festeggiare cosa fa? Va a sciare…
Ma vi sembra possibile? Un campione del calibro di Paul Casey che sta per iniziare la stagione 2012, dove tra l’altro c’è in gioco anche la qualificazione in Ryder Cup, si prende il rischio di andare a sciare e fare snowboard? Il risultato è un infortunio alla spalla, sembra senza necessità di essere operato, con conseguente stop di almeno 2 mesi dalle gare.
Questa pausa forzata gli farà saltare Il Volvo Golf Champions, di cui detiene il titolo, e tutto il giro in medio oriente dello European Tour, tra cui c’è anche il prestigioso e ricco torneo Abu Dhabi Golf Championship, che ha vinto per ben 2 volte.
Ha rilasciato dichiarazioni nelle quali sostiene di non dover essere operato chirurgicamente e che tornerà a tirare colpi da golf in allenamento in poche settimane, anche se è chiaramente molto frustrato in quanto si sentiva di poter avere un inizio di stagione molto promettente.
Personalmente credo che prendersi il rischio di andare a fare snowboard o sciare per un campione di tale livello sia appunto un rischio troppo alto, anche se si è bravi c’è sempre un imprevisto dietro l’angolo che rischia di compromettere tutta una stagione.
Faccio tuttavia i miei migliori auguri a Paul Casey di una pronta guarigione e di poter tornare a far parlare di se per i risultati di golf e non per banali infortuni.
The post Paul Casey infortunato: stop di 2 mesi appeared first on Tshot.
]]>The post I 20 golfisti più pagati al mondo appeared first on Tshot.
]]>Spesso si rimane affascinati o in alcuni casi sconcertati guardando quanto guadagnano i giocatori di golf di altissimo livello. Vi riporto una speciale classifica che elenca i primi 20 golfisti per incassi fatti nel 2011. La classifica è stata stilata prendendo come riferimento i guadagni derivanti dai premi vinti nelle gare dei maggiori circuiti professionistici, sommati ad una stima di quanto siano gli introiti derivanti da sponsorizzazioni, gettoni di presenza ad eventi, introiti derivanti dalle licenze sul proprio nome (videogiochi per esempio) ed altro come per esempio tutto quello che è associato al nome del giocatore. Non sono stati invece inclusi i redditi derivanti da investimenti finanziari. Curiosi di sapere chi sia in cima alla lista?
20° Darren Clarke
Nella lista dell’anno scorso era stato escluso ma la sua recente vittoria nell’Open Championship lo ha riportato in auge anche come sponsorizzazioni.
Sul campo: 2.541.194$
Extra campo: 6.250.000$
Totale 8.791.194$
19° Ryo Ishikawa
Ben 10 vittorie a soli 20 anni fanno di lui uno dei maggiori attrattori per gli sponsors in Giappone. Se dovesse iniziare a vincere anche su altri tour le sue quotazioni certo si alzerebbero.
Sul campo:1.598.444$
Extra campo: 8.000.000$
Totale 9.598.444$
18° Padraig Harrington
Essere un bravo ragazzo con 3 major vinti è un’ottima combinazione per attirare sponsor anche con un 2011 in cui il gioco non è stato certo ai massimi livelli.
Sul campo:1.299.425$
Extra campo: 8.500.000$
Totale 9.799.425$
17° Dustin Johnson
Il mondo delle grandi sponsorizzazioni aspetta solo che vinca un major prima di spalancargli le porte.
Sul campo:5.965.559$
Extra campo: 3.950.000$
Totale 9.915.559$
16° Web Simpson
Quasi tutto derivante dalle vincite sul campo da golf. Un buon inizio di stagione nel 2012 e sicuramente anche gli sponsor arriveranno.
Sul campo: 9.567.934$
Extra campo: 650.000$
Totale 10.217.934$
15° Matt Kuchar
Ha sempre vinto un mucchio di soldi ogni volta che ha messo piede in campo.
Sul campo: 6.724.343$
Extra campo: 4.000.000$
Totale 10.724.343$
14° Adam Scott
Il fatto che sia di bell’aspetto è certo un aiuto ed anche l’aver vinto molti premi nel 2011 gli hanno fatto fare un bel balzo in avanti in classifica rispetto a quella dell’anno passato.
Sul campo: 4.336.919$
Extra campo: 6.500.000$
Totale 10.836.919$
13° K.J. Choi
Uno dei pochi ad aver vinto più di 5M$ nei premi. E’ anche molto ambito come marketing machine in Korea.
Sul campo: 5.210.147$
Extra campo: 6.000.000$
Totale 11.210.147$
12° Lee Westwood
Sono 20 anni che è tra i più pagati dagli sponsor, anche perchè è quasi sempre in lotta per la vittoria e quindi i loghi che rappresenta sono sempre ben visibili.
Sul campo: 5.062.181$
Extra campo: 7.100.000$
Totale 12.162.181$
11° Rory McIlroy
Non c’è limite a quanto possa chiedere agli sponsor se riesce a vincere il secondo major dopo lo US Open del 2011.
Sul campo: 8.174.832$
Extra campo: 5.900.000$
Totale 14.074.832$
10° Bill Haas
Pensate che ha vinto quasi tutto in unico colpo.
Sul campo: 14.354.785$
Extra campo: 1.000.000$
Totale 15.354.785$
9° Sergio Garcia
Un buon veicolo di marketing in tutto il mondo. Se vincesse un major…
Sul campo: 3.601.441$
Extra campo: 12.250.000$
Totale 15.851.441$
8° Gary Player
Il primo ex-giocatore ad apparire in classifica. Disegnando campi, organizzando eventi riesce ad essere il terzo dei Big Three ad essere nella top ten.
Sul campo: 14.486$
Extra campo: 16.000.000$
Totale 16.014.486$
7° Ernie Els
Detto anche Big Easy ha una moltitudine di interessi commerciali tra cui anche il vino.
Sul campo: 1.409.442$
Extra campo: 17.000.000$
Totale 18.409.442$
6° Luke Donald
Impressionante 2011 per Luke che ha dominato il golf da una parte all’altra del pianeta.
Sul campo: 13.183.497$
Extra campo: 8.500.000$
Totale 21.683.497$
5° Greg Norman
Il businessman di più successo nel mondo del golf tra gli ex-giocatori: progettazione campi, vino, abbigliamento… il suo logo dello Squalo Bianco è ovunque.
Sul campo: 75.118$
Extra campo: 22.750.000$
Totale 22.825.118$
4° Jack Nicklaus
Il business del design dei campi da golf lo mantiene tra i top five.
Sul campo: 155.000$
Extra campo: 28.800.000$
Totale 28.950.000$
3° Arnold Palmer
L’unica persona nella lista che non guadagna neanche un dollaro con il gioco sul campo.
Sul campo: 0$
Extra campo: 36.000.000$
Totale 36.000.000$
2° Phil Mickelson
Lefty rimane uno migliori per gli sponsor anche perchè è molto amato dal pubblico.
Sul campo: 3.991.564.$
Extra campo: 38.000.000$
Totale 41.991.564$
1° Tiger Woods
Ha dimezzato le sue entrate a causa dei vari problemi legati al divorzio ed al susseguente danno d’immagine derivato dallo scandalo. Ma rimane comunque largamente al comando di questa classifica.
Sul campo: 2.067.059$
Extra campo: 62.000.000$
Totale 64.067.059$
The post I 20 golfisti più pagati al mondo appeared first on Tshot.
]]>The post Open Championship 2011 con i Molinari e Manassero, senza Tiger appeared first on Tshot.
]]>L’Open Championship 2011 vedrà ancora protagonisti i “tre moschettieri” italiani ossia i fratelli Edoardo e Francesco Molinari insieme a Matteo Manassero. Dopo uno US Open di chiaro-scuri, il trio del Bel Paese sarà presente al Royal St. George’s Golf Club per lo storico major. Non ci sarà Tiger Woods, ancora fuori per via dell’infortunio, mentre il favorito numero uno dei bookmakers è ancora una volta Rory McIlroy. Il 22enne irlandese tenterà la doppietta con lo US Open 2011 conquistato da poco.
Dopo aver vinto con un’autorevolezza incredibile lo US Open 2011, tutti i riflettori sono puntati su Rory McIrloy, come favorito numero uno dell’Open Championship 2011, lo storico major che chiama a sé i migliori giocatori al mondo, vecchie glorie e giovani debuttanti.
Si giocherà sul campo del Royal St. George’s Golf Club (realizzato nell’800) e saranno presenti anche i primi tre della classifica mondiale ossia Luke Donald fresco vincitore in Scozia, Lee Westwood e il tedesco Martin Kaymer, che però sembrano un gradino sotto nelle preferenze.
L’anno scorso si segnalò la strepitosa prestazione di Matteo Manassero, ancora dilettante terminò al 14esimo posto con una prova solida. Ovviamente la diretta del torneo sarà coperta totalmente da Sky Sport, speriamo in un tempo clemente, ma non sarà facile…
The post Open Championship 2011 con i Molinari e Manassero, senza Tiger appeared first on Tshot.
]]>The post Rory McIlroy: il nuovo Tiger Woods? appeared first on Tshot.
]]>In questi ultimi 2/3 giorni online non si parla d’altro che non di Rory McIlroy, della sua vittoria allo US Open e dei record che ha stabilito in una settimana di dominio assoluto ed incontrastato senza nessun rivale ad impensierirlo. Un pò come succedeva ai tempi d’oro di Tiger Woods.
Che McIlory abbia vinto lo US Open non è più un’anteprima in quanto è stata ampiamente coperta da blog, riviste etc… Il fenomeno mediatico che si sta sviluppando però in questi giorni che seguono è caratterizzato da un’analisi delle caratteristiche di gioco di Rory, soprattutto mettendole a paragone con Tiger Woods.
Il pubblico americano sembra abbia preso in simpatia il giovane (22) giocatore irlandese, un bravo ragazzo, un talento mostruoso ed una storia che sa di “realizzazione di sogno americano” infatti dopo la terribile débâcle nell’ultimo giro all’Augusta Masters di quest’anno in molto davano Rory per afflitto e spacciato ed invece in poche settimane si è preso una bella rivincita e con gli interessi, non la stessa sorte che per esempio toccò al francese Van De Velde con l’incredibile 18° buca ad un Open Championship che perse in malo modo.
Tornando al giovane McIlroy alcuni si augurano che non cambi swing, altri suggeriscono comunque alcuni cambiamenti per reggere ancora meglio anche sotto pressione… vincerà altri majors… eguaglierà i primati di Tiger Woods? Queste alcune delle discussioni del momento.
Per come ha reagito al Masters credo che Rory non si lascerà influenzare da tutto ciò e continuerà a giocare così come sa fare, visto che ha ulteriormente dimostrato che lo sa fare benissimo.
Per quanto riguarda il confronto con Tiger Woods ovvio che il pubblico americano, ma anche quello mondiale, sia alla ricerca di un fenomeno con cui riempire il vuoto lasciato dalla decaduta di Tiger, però a mio avviso il Tiger dei tempi d’oro era un’altra cosa. Io ricordo le sue gesta, i colpi tirati in situazioni dove a me sudavano le mani in poltrona a casa e lui invece sfoderava colpi di audacia e precisione incredibili. Ricordo il suo sguardo, così carico di energia e determinazione… no, al momento non vedo nessuno, neanche Rory McIlroy, destinato nell’immediato a prendere il suo posto.
Staremo a vedere cosa succederà al prossimo major, The Open Championship, che si giocherà al Royal St. George tra poco più di 20 giorni .
The post Rory McIlroy: il nuovo Tiger Woods? appeared first on Tshot.
]]>The post US Open 2011: il caddie di Tiger Woods sarà con Adam Scott appeared first on Tshot.
]]>The post US Open 2011: il caddie di Tiger Woods sarà con Adam Scott appeared first on Tshot.
]]>The post European Tour: nuovo logo per il circuito di golf appeared first on Tshot.
]]>The post European Tour: nuovo logo per il circuito di golf appeared first on Tshot.
]]>The post Severiano Ballesteros: peggiorano le condizioni di salute appeared first on Tshot.
]]>Mi rendo conto solo iniziando a scrivere che forse non tutti sanno chi sia Severiano Ballesteros. Un mio, e di moltissimi altri, idolo degli anni 80/90, quando il golf mondiale ammirava il suo swing, le sue geste ed i suoi recuperi al limite dell’incredibile. Non molto tempo fa gli è stato purtroppo diagnosticato un tumore al cervello. Oggi la famiglia ha annunciato che le sue condizioni si sono aggravate.
Tramite il sito ufficiale è apparso il seguente comunicato:
“Le condizioni neurologiche di Seve Ballesteros peggiorano gravemente
Maggio 06, 2011
La famiglia di Ballesteros informa che le condizioni neurologiche di Seve hanno subito un grave deterioramento.
La famiglia terrà informati circa qualsiasi cambiamento nelle sue condizioni e colgono l’occasione per ringraziare tutti colori che hanno offerto il loro aiuto sia a Seve che alla famiglia lungo tutto questo periodo della malattia.
Terranno tutti prontamente aggiornati sulle condizioni del campione spagnolo attraverso le pagine del sito www.seveballesteros.com“
Appartengo alla generazione che ha avuto la fortuna di ammirarlo nel suo splendore, anche dal vivo in 3/4 Open D’Italia. Pensare che proprio in questa settimana il tour è in Spagna, nazione natale di Seve.
Non voglio scrivere un epitaffio, però posso raccontarvi una delle tante curiosità che mi sono rimaste impresse su Seve. Notoriamente era molto superstizioso, al punto di variare le combinazioni di colore dei suoi vestiti in occasione di gare mai vinte. Ad esempio non avendo mai vinto l’Open D’Italia cercava di indossare pantaloni e maglie con colori ed abbinamenti mai usati prima in quella gara, come ad esorcizzare la malasorte e vincere finalmente anche questo torneo.
Seve, mi spiace. Io lo so che un anno non hai vinto per colpa mia… Si era il mio primo Open d’Italia, a Monticello, non sapevo poco o nulla del golf, avevo iniziato da pochi mesi ed avevo circa 15 anni. Nel quarto giro mi son presentato a seguire la gara con una polo…. viola, colore che solo in seguito scoprii essere mena sfiga. Aspetto il mio campione, Seve, che dal campo pratica si stava dirigendo al tee della 1 e gli chiedo un autografo. Dopo avermi squadrato con piglio scuro e quasi una smorfia di disgusto mi ha fatto l’autografo ed è andato a giocare. Vinse R. Rafferty.
Ci sono poi molte altre immagini e ricordi che sicuramente stanno tornando anche nelle vostre menti, colpi di recupero che solo lui riusciva a fare, la grinta e la tenacia che lo hanno sempre contraddistinto… Forza Seve non mollare!
The post Severiano Ballesteros: peggiorano le condizioni di salute appeared first on Tshot.
]]>The post Alps Tour: carta francese per Andrea Pavan e Nino Bertasio appeared first on Tshot.
]]>Andrea Pavan e Nino Bertasio riescono a conquistare la carta per tutti i tornei stagionali in Francia dell’Alps Tour grazie al loro buon piazzamento nelle Qualifying School dell’Allianz Tour giocato oltre le Alpi al Golf du Cape d’Agde. Hanno terminato la prova rispettivamente al 10° con 223 (75 72 76) e al 18° posto con 226 (84 68 74), “ritirando” così il lasciapassare alla categoria 29. Erano presenti diversi altri italiani che si sono piazzati leggermente peggio, vediamo la lista completa.
Andrea Pavan decimo e Nino Bertasio diciottesimo conquistano dunque la carta con la categoria 29 nella Qualifying School dell’Allianz Tour giocata al Golf du Cape d’Agde (par 72) appunto ad Agde in Francia, valida per le gare transalpine dell’Alps Tour.
Carta con categoria 38 e quindi con meno possibilità di giocare per Marco Guerisoli, 28° con 228 (76 76 76), e Luca Galliano, 33° con 229 (77 73 79). Gli altri italiani sono usciti al taglio con Alberto Campanile, 71° con 158 (82 76), Andrea Vaccaro, 80° con 162 (83 79), e Alessandro Grammatica, 89° con 175 (82 93).
Carta per il Challenge Tour “francese” per il primo classificato, il belga Pierre Relecom con 213 colpi (69 73 71) mentre il secondo e il terzo classificato potranno partecipare ad almeno due. Sono i francesi Johann Lopez Lazaro e Thomas Fournier.
The post Alps Tour: carta francese per Andrea Pavan e Nino Bertasio appeared first on Tshot.
]]>The post Tshot – App Nanopress: primo nelle top news gratis di iPhone appeared first on Tshot.
]]>The post Tshot – App Nanopress: primo nelle top news gratis di iPhone appeared first on Tshot.
]]>The post Junior Orange Bowl vince Wattel, Manassero terzo, Bolognesi quarto appeared first on Tshot.
]]>The post Junior Orange Bowl vince Wattel, Manassero terzo, Bolognesi quarto appeared first on Tshot.
]]>The post Robert Allenby vince ancora, è suo l’Australian PGA appeared first on Tshot.
]]>The post Robert Allenby vince ancora, è suo l’Australian PGA appeared first on Tshot.
]]>The post Vivendi Trophy: bravo Molinari appeared first on Tshot.
]]>The post Vivendi Trophy: bravo Molinari appeared first on Tshot.
]]>The post Lexus Hybrid Drive appeared first on Tshot.
]]>The post Lexus Hybrid Drive appeared first on Tshot.
]]>The post Club Colombia Masters comanda Edoardo Molinari appeared first on Tshot.
]]>The post Club Colombia Masters comanda Edoardo Molinari appeared first on Tshot.
]]>