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]]>Domanda semplice semplice, adatta anche a quelli che per la prima volta si approcciano al mondo del golf. Qual è quell’oggetto che pesa meno di 50 grammi e tutti devono necessariamente usare per giocare? Bravi, la pallina da golf. Una scelta che non cambia la vita, almeno per chi comincia, ma è diventata sempre più strategica.
Perché la ricerca e l’evoluzione dei materiali marcia di pari passo con quella del gioco. E come le mazze sono diventate sempre più performanti, permettendo una maggiore lunghezza ma anche migliore controllo, così anche le palline. Oggi è quasi impossibile, non solo per i professionisti, affidarsi al caso. E allora vediamo qualche consiglio utile per scegliere le migliori palline dal golf attualmente in commercio.
Attenzione, come per molti altri oggetti di chi pratica sport e quindi non solo il golf, la differenza non è tanto nel prezzo quanto nelle caratteristiche. Per farla breve, non tutti i tipi di palline sono adatti a tutti e vanno bene per quel particolare campo o per quelle condizioni di gioco.
In generale, tutte le palline da golf comunque hanno le stesse caratteristiche di base. Sono sferiche e caratterizzate da fossette che riempiono tutta la superficie, o quasi. Presentano una forma esagonale oppure pentagonale, in base alla soluzione aerodinamica scelta del produttore: un motivo legato al loro volo e quindi ad una maggiore penetrazione nell’aria.
Quanto pesa una pallina da golf per essere considerata regolare? C’è una misura codificata che impone un peso massimo di 45,93 grammi, per un diametro non inferiore a 4,26 centimetri. E durante il suo volo non può comunque superare una velocità di 75 metri al secondo, per essere omologata e quindi commercializzata.
Detto questo, le palline più comunemente utilizzate sono realizzate in due o tre parti. Nel primo caso, sono quelle dei dilettanti e degli amatori, querlli con un handicap non bassissimo. Sono fabbricate in gomma e plastica, garantendo una nuova distanza anche per i colpi di partenza dal tee, senza grandi sbalzi.
Nel secondo invece, cioé i tre strati, parliamo di professionisti o comunque giocatori che si avvicinano a quei livelli. In pratica qui durante la fabbricazione è inserito uno strato intermedio con un nucleo che prevede la presenza di un liquido in gel o solido. Il nucleo liquido assicura maggiore precisione. Quello solido invece maggiore distanza e riesce anche a far spinnare meglio.
Alla fine quindi tutto dipende dal livello di gioco e dall’handicap, oltre che dal budget di spesa. Se vuoi un buon controllo e ti interessa meno il gioco lungo, mweglio puntare su una pallina a tre strati indipendentemente da tutto. Ma il tuo swing deve essere veloce, altrimenti perderai ogni vantaggio. Se invece il tuo focus è sulla distanza, meglio i due strati e con più fossette. Ci sarà meno controllo, ma su quello puoi lavorare in seguito.
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]]>The post DP World Tour, l’Italia può sognare: via al torneo appeared first on Tshot.
]]>Una lunga volata, con diversi obiettivi. Perché la stagione del golf sta entrando sempre più nel vivo, così come il calendario del DP World Tour, anche se all’appuntamento finale mancano quasi otto mesi. Ma l’Italia può sognare di nuovo questa settimana in India.
Il programma infatti propone l’Hero Indian Open che si giocherà al DLF G&CC di New Delhi, in India. Un altro appuntamento nella lunga parentesi orientale del circuito europeo, interrotta solo dal primo Major dell’annoi.
Dopo l’India infatti il DP World Tour andrà momentaneamente in pausa per un paio di settimane, lasciando spazio al Masters di Augusta, in programma dall’11 al 14 aprile. Ricomincerà il 18 aprile con il Korea Championship al Jack Nicklaus Golf Club Korea di Incheon in Corea del Sud. E poi ancora, dal 25 aprile l’ISPS Handa Championship a Gotemba, in Giappone e dal 2 maggio il Volvo China Open a Shenzhen.
Altra pausa a maggio per il PGA Championship al Valhalla Golf Club di Louisville e finalmente l’arrivo in Europa con il Soudal Open di Anversa, in Belgio. Ci sarà spazio anche per gli Open d’Italia, quest’anno dal 27 al 30 giugno all’Adriatic Golf Club di Cervia.
Il 152° Open Championship si giocherà al Royal Troon Golf Club nella settimana centrale di luglio. E dopo le Olimpiadi di Parigi, un calendario pieno fino al DP World Tour Championship, a Dubai, dal 14 al 17 novembre.
Come arrivano i giocatori all’appuntamento indiano? La scorsa settimana nel Porsche Singapore Classic, sul percorso del Laguna National Golf Resort Club, prima vittoria nel circuito per lo svedese Jesper Svensson che ha chiuso con 271 colpi, a -17. Un successo sudato, perché ha dovuto aspettare la terza buca di spareggio per battere il thailandese Kiradech Aphibarnrat.
Svensson, arrivato sul DP World Tour con il quinto posto nella Road To Mallorca, cioè l’ordine di merito del Challenge Tour 2023, ha portato anche a casa 425mila dollari. Il migliore tra gli azzurri è stato il vicentino Guido Migliozzi che ha ottenuto un buon 16° posto con 278 a -10). Punti importanti anche per la classifica mondiale e per il suo sogno di vestire la maglia dell’Italia nelle prossime Olimpiadi.
Più indietro invece gli altri. Edoardo Molinari ha chiuso 56° con 285 a -3), Andrea Pavan e Francesco Laporta invece sessantacinquesimo in par. E ancora, Filippo Celli 79° con 292 (+4), e Lorenzo Scalise 81° con 293 (+5). Erano usciti al taglio Matteo Manassero, 99° con 146 (+2), e Renato Paratore, 108° con 147 (+3).
Li ritroveremo quasi tutti in campo questa settimana in India. Edoardo Molinari nei primi due giri con Richard Mansell e Scott Jamieson, Matteo Manassero con Darius Van Driel e Kiradech Aphibarnrat. E ancora, Filippo Celli con Gavin Green e Daan Huizing, Guido Migliozzi con Joost Luien e Shunbankhar Sharma, Lorenzo Scalise con Espen Kofstad e Jeong Weon Ki. Il torneo sarà coperto da Sky Sport sul canale Golf (206) e su NOW.
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]]>The post Tiger Woods, ormai ci siamo: arriva la notizia tanto attesa appeared first on Tshot.
]]>Nessun dubbio, anche per chi non ha mai tifato espressamente per lui. Se nel tennis è difficile dire chi tra Federer, Nadal e Djokovic sia stato il più grande degli ultimo 20 anni, nel golf c’è un nome solo. Perché Tiger Woods mette d’accordo tutti, o almeno è stato così fino a prima della pandemia mondiale.
In carriera 82 tornei vinti e una prima posizione nel ranking mondiale che ha mantenuto riscrivendo ogni libro dei record. Solo a livello di Major, nella sua bacheca ci sono 5 vittorie nel Masters, 4 nel PGA Championship, 3 a testa agli US Open e all’Open britannico.
Solo che non vince dal 28 ottobre 2019 (allo Zozo Championship). E sempre quell’anno, sei mesi prima, il suo ultimo successo nel Masters giocando l’ultimo giro insieme a Francesco Molinari che era partito in testa.
Da allora però tanti problemi fisici, aggravati il 23 febbraio 2021 da un gravissimo incidente d’auto a Los Angeles che gli è costato numerose fratture alle gambe. Prima e dopo, una schiena perennemente in fiamme, operata più volte per farlo stare meglio.
Aveva deciso di rientrare nel PGA Tour ad inizio febbraio per giocare il Genesis Invitational di Los Angeles, ma durante il secondo giro si è fermato. Le immagini di Tiger, caricato a fatica su un cart e trasportato negli spogliatoi, hanno fatto il giro del mondo.
I fan in effetti hanno temuto per le sue condizioni, almeno fino a quando è arrivata la spiegazione ufficiale. Soffriva di sintomi influenzali e una forte febbre salita all’improvviso. Condizioni che lo hanno costretto anche ad una endovenosa per reintegrare i fluidi persi.
Prima di quel ritiro, doloroso e clamoroso, ne era arrivato anche un altro. La scorsa primavera il campione statunitense aveva deciso di giocare regolarmente il Masters, che per lui è casa. Ma anche lì era stato costretto ad abbandonare il gioco molto prima della fine, nonostante il calore avvolgente del pubblico.
Un problema fisico che gli rendeva impossibile giocare e lo ha bloccato dopo sette buche del terzo giro. La fascite plantare della quale soffriva all’epoca era stata più forte di lui che pure, nei primi due giri, aveva dimostrato ancora sprazzi di alta classe.
Il 2024 per Tiger è cominciato con cambiamenti importanti, Dopo un contratto durato 27 anni (oggi ne ha 48) con Nike e dal quale ha incassato più di 500 milioni di dollari, non è arrivato il rinnovo. Nessun problema però, perché ha firmato con l’azienda del settore Taylor Made, per il lancio del suo brand d’abbigliamento chiamato Sun day red.
Ora però ci stiamo avvicinando ad uno dei momenti più attesi della stagione. Giovedì 11 aprile ad Augusta comincerà il Masters 2024 e in campo ci sarà anche lui. Fino ad oggi, nonostante non abbia più giocato dopo il ritirto in California, non sono arrivate smentite sulla sua presenza e quindi i tifosi se lo aspettano al via.
I favori del pronostico per le principali agenzie si dividono quasi equamente tra giocatori europei, come Rory McIlroy, Jon Rahm e Viktor Hovland, e statunitensi capeggiati dal numeri 1 al mondo Scottie Scheffler. Ma la ‘Tigre’ è ancora un’altra cosa.
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]]>The post Nuova stella per il Golf italiano, vittoria negli USA appeared first on Tshot.
]]>Che cosa hanno in comune Francesco ed Edoardo Molinari, Giodo Migliozzi e Matteo Manassero? Sono tutti eccellenti protagonisti della generazione che ha reso grande il golf italiano negli ultimi 20 anni, ma non solo. Non hanno mai giocato in un college statunitense, la prossima frontiera dei giovani golfisti azzurri che intanto lanciano una nuova stella negli USA.
I fratelli Molinari, così come Manassero e Migliozzi sono figli della scuola italiana e qui hanno maturato la loro formazione. Altri però, come Andrea Pavan tra i maschi ma diverse amateur e proettes italiane invece hanno studiato e migliorato il loro gioco dall’altra parte dell’oceano.
Pavan in particolare aveva ottenuto una borsa di studio completa a Texas A&M, una delle più avanti per la sua scuola di golf. E così stanno facendo adesso molti altri, per un’esperienza di vita ma anche di gioco. Perché i college a stelle e strisce propongono sempre interessanti pacchetti di borse di studio sportive e accademiche per incentivare i golfisti che sono anche studenti di talento.
Così arrivano da tutto il mondo, Italia compresa, per un’esperienza di vita che li aiuti anche a scalare le classifiche internazionali. Dai 18 in su, ogni anno è buono, ma ci sono paletti precisi: in genere un handicap vicino allo 0 per i maschi e vicino al 2 per le femmine. E c’è chi fa tutto il percorso, fino alla laurea, prima di passare professionista.
Un percorso che i giovani golfisti italiani stanno considerando sempre di più, anche se la nostra scuola e i nostri istruttori hanno un livello eccellente. Intanto però si fanno valere e vedere nelle gare internazionali e l’ultima vittoria è di valore assoluto.
L’ha ottenuta il 16enne milanese Giovanni Binaghi, con una fantastica rimonta finale, nel prestigioso Junior Invitational giocato al Savage Valley Golf Club in South Carolina. Partecipavano 36 giovani atleti selezionati tra i migliori al mondo della categoria compreso questo figlio d’arte. Suo padre Alberto, ex professionista, infatti è commissario tecnico della squadra nazionale dilettanti maschile della Federgolf.
Uno score finale di -11, con tre giri in 74, 67e 64 colpi sul par 72 del campo. Notevole il giro finale, chiuso in -8 con una carta pulita fatta di otto birdie. Così ha rimontato dal sesto posto per andare a vincere battendo il cèco Louis Klein, secondo con 207 (-9), e il neozelandese Joshua Bai, terzo con 208 (-8).
Giovanni lo scorso fine settembre aveva già fatto parte, insieme a Francesca Fiorellini, del Team Europe nella Junior Ryder Cup giocata a Roma. Un’altra tappa importante in un percorso di crescita che lo ha portato a vincere i ricolori Baby (2019), Pulcini (2020), Cadetti (2020, 2022) e gli Internazionali d’Italia Under 16.
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]]>The post Giocare a Golf a Milano: i migliori campi appeared first on Tshot.
]]>Se sei un appassionato di golf e ti trovi a Milano, sei fortunato: la città offre alcuni dei migliori percorsi golfistici che l’Italia ha da offrire. Per darti un’idea di dove dirigerti per una partita indimenticabile, ecco la classifica dei migliori percorsi di golf a Milano, secondo le recensioni degli appassionati.
Al primo posto della classifica il Golf Club Milano che offre tre percorsi che si snodano attraverso la maestosa foresta del Parco Reale di Monza, coprendo un’area di quasi 700 ettari. Questo parco storico è uno dei più grandi d’Europa e il più grande completamente circondato da mura. Immerso nella natura, questo club offre un’esperienza di gioco unica e suggestiva.
Medaglia d’argento per il Golf Club Ambrosiano. Situato in una splendida cornice, questo club offre un campo impegnativo che metterà alla prova le abilità di ogni giocatore. Con un layout ben progettato e una manutenzione impeccabile, il Golf Club Ambrosiano è una scelta popolare tra gli appassionati di golf a Milano.
Chiude il podio il Golf Brianza Country Club, un altro campo che promette una sfida eccitante per i giocatori di tutti i livelli. Con fairway ben curati e ostacoli strategici, questo club è rinomato per la sua bellezza e la sua atmosfera accogliente.
Nella speciale classifica stilata grazie alle recensioni degli appassionati che comprende ben 9 diversi campi di gioco troviamo tra gli altri percorsi da esplorare: Barlassina Country Club, Castello Tolcinasco Golf Resort & Spa e Molinetto Country Club. Il Barlassina ha una storia lunghissima essendo stato fondato negli anni ’50 da un gruppo di amici appassionati, questo club offre dunque una storia affascinante oltre a un eccellente campo da golf.
Castello Tolcinasco Golf Resort & Spa è immerso in un ambiente lussureggiante, che fa di questo club un sinonimo di prestigio e offre un’esperienza di golf indimenticabile. Molto apprezzato anche il Molinetto Country Club che situato a breve distanza da Milano offre un campo che combina sfide tecniche con paesaggi mozzafiato.
Infine, Golf Le Rovedine, Zoate Golf Club e Green Club Lainate completano la lista dei migliori percorsi della zona, offrendo esperienze uniche e diverse per tutti gli appassionati di golf. Con così tante opzioni tra cui scegliere, i golfisti a Milano hanno la fortuna di poter praticare il loro sport preferito in alcune delle migliori location d’Italia.
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]]>The post Come scegliere la mazza da golf: la guida all’acquisto appeared first on Tshot.
]]>Ci sono due domande fondamentali nella testa di chi vuole iniziare a giocare a golf. La prima è: ma quanto mi costa? E la seconda: come faccio a scegliere le mazze giuste? Non esiste una regola codificata, ma alcuni buoni consigli sì e ti aiuteranno anche a spendere meno, o almeno nella maniera corretta.
Qui non stiamo parlando dell’iscrizione in un circolo o del singolo costo delle lezioni, ma proprio basi. Perché senza l’abbigliamento ma anche gli strumenti giusti è impossibile pensare di cominciare. Quindi parliamo della sacca e delle mazze, che diventeranno un corpo unico.
Esistono negozi specializzati nelle grandi città e centri commerciali di grandi marchi, che qui non ti cito ma consoci bene, che hanno reparti dedicati al golf. In entrambi i casi possono consigliarti come muoverti, così come possono fare gli istruttori dei circoli.
In ogni caso, la sacca è composta al massimo da 14 bastoni per chi gioca in un torneo. Non possono essere di più, ma certamente di meno almeno per chi è un principiante assoluto e non ha ancora un handicap da segnare sul suoi punteggio. Cosa c’è quindi in una sacca tradizionale? Il giusto mix tra driver, legni, ferri, ma anche ibridi e putter. Mazze diverse nella forma, nella potenza e quindi nell’uso ma tutte destinate ad uno scopo: farti giocare bene o almeno al meglio del tuo potenziale.
Il principio fondamentale per scegliere la mazza da golf è uno, anzi due. Pianificare un budget, perché in realtà esistono anche kit di mazze usate e in ottimo stato. Ma anche il livello del tuo golf e quanto puoi praticare, quindi progredire.
In commercio esistono già sacche assortite con le giuste combinazioni tra mezze e assicurano il migliore rapporto qualità-prezzo. Poco alla volta, facendo progressi nel gioco, nella distanza e nella precisione, si potranno aggiornare aggiungendo o cambiando le mazze necessarie.
Al principio però è fondamentale capire bene le caratteristiche e le differenze dei vari tipi di mazze da golf che entreranno nella nostra sacca. Si distinguono in cinque tipologie fondamentali: i driver e legni, i ferri, i wedge, gli ibridi e i putter.
Driver e legni, perché all’inizio le mazze in effetti erano tutti in legno, oggi sono tutti in titanio oppure acciaio e sono utilizzati per i colpi di partenza, i tee shot. Sono le mazze più lunghe nella sacca e hanno un’area di grande impatto sulla pallina, per farla volare più lontano. I ferri invece sono i colpi per arrivare sul green e vanno dal 3 al 9, mentre il putter serve sul green per imbucare. Le altre mazze invece ci aiutano nei momento di difficoltà, come quando dobbiamo uscire da un bunker.
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]]>The post Molinari pronto alla nuova impresa, il golf italiano ora sogna appeared first on Tshot.
]]>La primavera che si avvicina e marzo inoltrato, per il golf significano una cosa sola: ci stiamo avvicinando ai Major. Il primo in ordine di tempo sarà il Masters di Augusta la seconda settimana di aprile e in campo ci sarà anche Francesco Molinari, anche se non da favorito.
Quel ruolo spetta, quasi di diritto, a Scottie Scheffler che ha ribadito di essere non a caso il numero uno al mondo. Al TPC Sawgrass di Ponte Vedra Beach, in Florida, il 27enne statunitense ha messo un scena un grandissimo ultimo giro risalendo dalla sesta posizione. Così ha vinto per il secondo anno di fila il ‘The Players‘, quello che molti considerano per montepremi e qualità di giocatori il quinto Major.
Un anno fa aveva chiuso con 5 colpi di vantaggio su Tyrrell Hutton. Questa volta invece solo uno, a -20, per battere Brian Harman, Xander Schauffele e Wyndham Clark. Aveva chiuso prima di loro e ha dovuto aspettare nella clubhouse per capire se avrebbe potuto fare festa subito oppure essere costretto al supplemento dei playoff.
L’ultimo che poteva rovinargli la festa è stato propri Wyndham Clark, campione dello US Open 2023 e già battuto una settimana prima all’Arnold Palmer Invitational. Ha avuto il putt per pareggiare alla 18, ma la sua pallina beffardamente ha fatto il giro di tutto il bordo buca per uscire dall’altra parte. E così, vittoria per Schaeffler che ha intascato anche il primo premio, pari a 4,5 milioni di dollari.
Grazie a questa vittoria quindi Scottie Scheffler è sempre più leader nella classifica mondiale con un netto vantaggio su due giocatori europei, Rory McIlroy e Jon Rahm. Il primo era in campo, ma ha chiuso a metà classifica, mentre lo spagnolo ha lasciato il PGA Tour per la LIV, la Lega messa in piedi dagli arabi e quindi non gioca.
C’era però anche Francesco Molinari che ha dimostrato di saper andare oltre i suoi problemi attuali. Dopo un primo giro in 72, quindi pari con il par, ha brillantemente superato il taglio con un secondo in 69. Poi non è riuscito ad alzare i colpi e ha concluso il torneo a -2, in 54esima posizione.
Un risultato che comunque gli permette di scalare undici posizioni nella classifica mondiale, salendo fino alla 245. Con questo piazzamento non potrebbe partecipare al Masters, ma grazie all’Open vinto nel 2018, il suo anno magico, invece sì. Grazie a quello infatti ha un’esenzione per 5 stagioni e quella del 2020 non fa testo perché flagellata dalla pandemia.
Quindi rivedremo Chicco in campo ad Augusta ma intanto questa settimana tornerà a giocare sempre in Florida. Da giovedì 21 marzo infatti prenderà il via il Valspar Championship all’Innisbrook Resort di Palm Harbor. E sempre nella stessa data, anche il Singapore Classic al Laguna National Golf Resort Club, torneo del DP World Tour nel quale giocherà anche Matteo Manassero, fresco vincitore in Sud Africa.
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]]>Come sport ma anche come strumento efficace di turismo. Sono i numeri a dire che il golf in Italia sta vivendo un ottimo momento, un trend che va avanti da tempo e che dopo il periodo del Covid è ripreso alla grande.
Nel 2023 infatti il nostro Paese ha registrato un incremento del 4% delle presenze turistiche nei circoli golfistici e soprattutto un +10% dei giocatori stranieri. I dati confermano che la maggioranza arriva dalla Germania. Ma al secondo posto ci sono gli Stati Uniti e al terzo la Francia, tutte nazioni all’avanguardia nel turismo golfistico.
Segno che, non solo per il traino della Ryder Cup 2023 ospitata al Marco Simone di Guidonia con vista su Roma, i green italiani piacciono e attirano giocatori nuovi. La crescita del movimento in Italia, certificata dalla Federgolf, è esponenziale.
Dal 1954 ad oggi il numero dei circoli affiliati, anche solo in via promozionale è cresciuto di oltre 20 volte. Così come sono aumentati i tesserati;: inizialmente erano poco più di 1.200, adesso si avvicinano alla cifra con cinque zeri. Per essere precisi quelli del 2023 erano di poco superiori ai 90mila, per 386 campi da golf. E 140 di questo sono con almeno 18 buche, ma ci sono anche 175 impianti intesi come campi pratica nei quali si può cominciare ad imparare.
Dove si gioca maggiormente a golf in Italia? A livello logistico Piemonte, Lombardia e Veneto detengono il primato dei circolo. Lì infatti è localizzato oltre il 70% delle strutture attualmente aperte. Ma ci sono altre regioni che stanno crescendo e lo dimostra il proliferare degli impianti in Emilia Romagna, nella Toscana e nel Lazio,
Inoltre ci sono esempi di regioni che storicamente hanno sempre puntato molto sul turismo, ma meno sul golf, che mostrano una certa inversione di tendenza. Come nel caso del Friuli Venezia Giulia, uno dei territori emergenti nel panorama italiano.
Attualmente vanta circa 2.500 tesserati alla Federgolf che frequentano gli 8 green regionali, ma non solo. Quasi tutte sono aperte per 12 mesi, ma ci sono anche quelle che vivono di turismo estivo, come nel caso di Sappada e Tarvisio, note località sciistiche. Qui i circoli sono aperti solo da tarda primavera ad inizio autunno. In ogni caso, nel 2023 ci sono stati oltre 50mila passaggi di giocatori-turisti provenienti da oltre confine, austriaci, sloveni e tedeschi in primis.
Cosa manca quindi per il boom definitivo di questo sport in Italia? L’apertura di campi pubblici, che sono invece una consuetudine in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Perché se è vero che il golf è uno sport meno caro di quanto comunemente si pensa, questo abbasserebbe ancora di più le spese e farebbe lievitare i praticanti.
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]]>The post Ha vinto il terzo titolo: ormai è la stella del Golf italiano appeared first on Tshot.
]]>Non è solo per l’onda lunga della Ryder Cup 2023 di Roma, ma anche per quello. Il golf italiano sta vivendo di nuovo un momento di grande fermento e il merito è soprattutto dei giocatori. Come Matteo Manassero, appena tornato a vincere un torneo del DP World Tour 2024. O come chi conferma di essere il talento più puro del movimento azzurro.
Italia, non a caso, perché questo sarà anche anno di Olimpiadi e il nostro movimento potrà portare quattro atleti, equamente divisi tra uomini e donne. In tutto saranno 120, 60 per la gara maschile e altrettanti per la femminile, come a Tokyo 2020.
La Francia in quanto nazione ospitante, ha già sicuramente un uomo e una donna iscritte. Tutti gli altri Paesi invece dovranno aspettare fino a giugno. I nomi infatti saranno stabiliti in base all’Olympic Golf Ranking che si chiuderà il 17 giugno per gli uomini e il 24 giugno 2024 per le donne.
Il Ranking olimpico in realtà però è calcolato e aggiornato ogni lunedì al termine dei tornei disputati la settimana precedente. Se poi alcune nazioni dovessero rinunciare ai loro posti, subentreranno le riserve in base alla classifica. E in ogni caso il torneo si giocherà a Le Golf National, vicino a Versailles, dal 1° al 4 agosto per gli uomini e dal 7 al 10 agosto per le donne.
Il sogno olimpico è uno stimolo in più per tutti i golfisti che diventano professionisti, anche se non l’unico. Ci sono tutti i grandissimi tornei del calendario internazionale, ogni due anni anche la Ryder Cup per gli uomini e la Solheim Cup per le donne.
E c’è chi sta lavorando per arrivarci non da comprimaria, ma come protagonista. Parliamo di Francesca Fiorellini che si è appena imposta con autorità nel Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva giocato sul percorso del Golf Nazionale a Sutri. La 18enne romana (è di metà novembre) in finale ha battuto Ginevra Coppa per 3&2 e quindi ha fatto tris, dopo i titoli vinti nel 2021 e lo scorso anno.
Tesserata per l’Olgiata Golf Club, da tempo Frabcesca veste la maglia azzurra e ha vinto diversi tornei internazionali come dilettante. Il Portuguese International Ladies Amateur Championship nel e l’Annika Invitational Europe nel 2022, gli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy nel 2021 e molto altro a livello giovanile.
Nel 2023 si è imposta anche con il Team Europe nel Patsy Hankins Trophy contro l’Asian Pacific. Ma soprattutto è stata tra le protagoniste assolute del Team Europe che si è imposto nella Junior Solheim Cup e nella Junior Ryder Cup giocata a Roma.
Solo l’inizio di un percorso che dal 3 al 6 aprile prossimi la porterà a giocare l’Augusta National Women’s Amateur, una settimana prima degli uomini impegnati nel primo torneo stagionale dello Slalm. E in effetti il 6 aprile, ultimo giorno del torneo, le migliori 30 giocheranno proprio sullo stesso campo, quello disegnato dal grandissimo Bobby Jones.
E le Olimpiadi 2024? Francesca come dilettante non può partecipare e così al momento per l’Italia sono qualificate Alessandra Fanali e Virginia Elena Carta. Ma presto passerà professionista e potrà pensare ai Giochi di Los Angeles 2028.
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]]>The post Manassero, parole strappalacrime: la dedica è speciale appeared first on Tshot.
]]>Matteo Manassero agli inizi 2010 si è dimostrato come uno dei migliori talenti del panorama internazionale del golf. Le splendide vittorie all’European Tour e al BMW PGA Championship a nemmeno diciott’anni sembravano dirottarlo su una dimensione diversa, quasi extraterrestre.
Però l’impatto degli anni successivi con le sconfitte non è stato semplice, ma oggi è pronto a riprendersi tutto ciò che è suo. Ha atteso undici anni per ritornare alla vittoria e il sapore è dolcissimo: “Il più bel giorno della mia vita su un campo da golf“, ha dichiarato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Manassero ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta, dove ha parlato di momenti belli e di quelli meno belli: “Ho scoperto la resilienza, perché mi sono rimesso in gioco in momenti difficili, anche quando credevo di esserne uscito, non era vero e facevo dei passi indietro“.
Il sogno è chiaramente quello di andare alle Olimpiadi di Parigi 2024, senza dimenticare i prossimi obiettivi. Matteo Manassero, comunque, ha raggiunto l’obiettivo di tornare alla vittoria e guarderà al futuro con più fiducia rispetto a qualche anno fa, quando per sua stessa ammissione si è sentito un po’ perso, soprattutto nel periodo dal 2016 al 2019.
Matteo Manassero ha poi fatto una dedica speciale per la vittoria al Jonsson Workwear Open: “Mia moglie Francesca mi ha permesso di costruire qualcosa che va al di là del golf, mi ha insegnato che quello che conta è ciò che abbiamo adesso. E’ stata vicino a me nei momenti difficili, ora possiamo essere felici per le vittorie“.
Un pensiero importante va anche alla sua mental coach: “E’ stata Alessandra Averna a unire i puntini. Mi ha indicato una via da percorrere senza farmi fermare dall’ostacolo momentaneo che avevo davanti. Ma tutto il mio team merita il mio ringraziamento. Il coach Soren Handsen, Zappa per il putt e Manenti per la preparazione atletica. E il mio caddie Job Sugranyes, era con me nel periodo difficile e insieme abbiamo vinto la prima gara“.
Insomma, Manassero si gode un bellissimo momento per la sua carriera dopo anni di difficoltà. Oggi è il golfista italiano con il miglior ranking e ha tanta voglia di continuare su questa strada, con la consapevolezza di non lasciarsi mai abbattere davanti alle difficoltà.
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]]>The post Golf, dove giocare a Roma: i migliori campi della capitale appeared first on Tshot.
]]>Il turismo legato al golf sta diventando una voce importante nell’economia delle regioni italiane, non strettamente le grandi città. Perché chi gioca, spesso ha in macchina la sua sacca e gli stranieri sono attratti dai circoli italiani. Vale anche per Roma e il suo circondario, che vantano alcuni tra i migliori campi d’Italia e d’Europa.
Non tutti lo sanno, ma il primo circolo aperto in Italia, nel 1903, è stato propri uno della Capitale. Stiamo parlando del Circolo del Golf Roma Acquasanta, attivo ancora oggi in tutta la sua bellezza. Un campo da 18 buche par 71, lungo circa 6.000 metri lungo la via Appia Nuova. Un percorso mai banale, fatto anche di dislivelli importanti e con una vista mozzafiato sul mausoleo di Cecilia Metella e sull’acquedotto.
Sempre a Roma, ma ancora più vicino al centro della città, ecco il Parco di Roma che è poco distante dal Ponte Milvio, all’interno del parco regionale di Veio. Anche in questo caso 18 buche, disegnate dall’architetto americano P. B. Dye, ammirando il Cupolone di San Pietro in lontananza. Difficoltà e bellezza panoramica, divertimento garantito.
Stesso discorso per il Golf Club Parco de’ Medici, sulla strada che da Roma porta a Fiumicino: in tutto tre percorsi di nove buche con diverso ostacoli d’acqua nei fossati e nei laghetti. Si trova nel nell’area dello Sheraton Resort.
Sulle colline romane invece il Country Club Castelgandolfo: 18 buche, par 72 e circa 6.250 metri all’interno in una villa del ‘600 che ospita la Club House. L’area è stata disegnata dal celebre architetto statunitense dell’architetto Robert Trent Sr. Ed è tutta circondata da alberi secolari.
Ma non è tutto, perché a nord della capitale sulla via Cassia, ecco l’Olgiata Golf Club che nel 2019 ha ospitato anche gli Open d’Italia ottobre ha ospitato l’Open d’Italia. Diciotto buche disegnate fra pini marittimi e altri ostacoli.
Più recente è il Fioranello Golf Club: altre 18 buche ma par 70 per quasi 5.600 metri, a pochi chilometri da Frascati e ai confini con il parco archeologico dell’Appia Antica. Fondato nel 1979, in realtà fu completato poi nel 1990.
Tra Roma e dintorni anche il Tiber Golf Club e Tevere Golf, ma per ultimo abbiamo tenuto il circolo che ci ha rappresentato nel mondo solo pochi mesi fa. Perché per la prima volta nella storia la Ryder Cup è stata ospitata in Italia e la scelta è caduta sul Marco Simone Golf & Country Club.
Il circolo voluto dalla famiglia Biagiotti, a soli 15 km dalla Capitale ma con una vista incantevole su tutte le bellezze romane, è stato piacevolmente invaso da oltre 200mila persone a fine settembre 2023. Tutti lo hanno apprezzato, a cominciare dai giocatori europei e statunitensi in campo.
Il progetto originale, disegnato dall’architetto di fama mondiale Jim Fazio, ha subito alcune modifiche, in vista della Ryder Cup 2023, dal figlio Tom Fazio. Una lunghezza massima di 7.299 metri, par 72 e buche disegnate in mezzo alla natura, con ostacoli d’acqua complicati ma affascinanti.
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]]>E’ una prerogativa di tutti gli sport. Ogni atleta, di qualsiasi disciplina, per tutta la sua carriera utilizza sempre lo stesso materiale tecnico, legando il suo nome a un brand anche con munifici accordi commerciali.
Possiamo vederlo nel calcio. Se i club cambiano sponsor tecnico per maglie e pantaloncini in base a scelte prettamente di marketing, i calciatori utilizzano sempre la stessa marca di scarpe diventando essi stessi testimonial in campo del lancio dei nuovi modelli.
Identico discorso nel Tennis. Basta citare, a riguardo, il caso di Rafa Nadal. Brand ambassador di Nike, il campione iberico ha cambiato svariati completi di gioco in oltre venti anni di carriera ma mai la sua racchetta. Rafa è l’unico, tra i top player, ad aver giocato sempre con lo stesso attrezzo, una Babolat Pure Aero, della quale ha cambiato solo i colori del telaio.
Non fa eccezione anche il Golf. Campioni come McIlroy o Ram hanno partnership alquanto munifiche con i fornitori di mazze e abbigliamento tecnico. In particolare, il golfista nordirlandese ha portato sui green un marchio come Nike, prima poco presente.
Nike che fornisce a McIlroy anche le scarpe da gioco, realizzate come altre in pelle e materiali sintetici che necessitano dell’adeguata cura per le migliori performance in campo. Non a caso proprio dal grip delle scarpe sul terreno, al momento dello swing, dipende gran parte dell’efficacia nei colpi dalla distanza.
Oltre alla pulizia esterna che può essere effettuata con un panno inumidito con acqua e sapone neutro, è fondamentale quella dei tacchetti e della suola sui quali possono accumularsi residui di terra e erba che possono limitare l’aderenza.
Per svolgere al meglio questa operazione, dopo una passata di acqua per eliminare lo sporco in eccesso, è opportuno utilizzare un pennello o un altro strumento domestico adatto a rimuovere quanto si è accumulato negli spazi sottostanti.
Può capitare inoltre di giocare sotto la pioggia o su green bagnati. Nella fattispecie, vi sveliamo un trucco per far asciugare al meglio le calzature, specie se bagnate nella parte interna. In questo caso, riempitele di fogli di giornale, un materiale in grado di assorbire gran parte dell’umidità interna senza esporle a fonti di calore, potenzialmente dannose, come termosifoni o direttamente al sole. Se, successivamente, notate la presenza di cattivi odori, potete eliminarli con un piccola quantità di bicarbonato di sodio, spolverata all’interno.
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]]>Vittoria dell’Europa, che aveva riportato a casa la coppa, ma vittoria anche dell’Italia. Perché i numeri reali della Ryder Cup 2023 a Roma li conosceremo solo nei prossimi mesi. Ma è indubbio che sia stato un volano per il nostro golf e un mezzo di diffusione dello sport potentissimo.
Però ci sono altri numeri, quelli che fotografano o meno lo stato di salute di un movimento e quindi in questo caso di uno sport. Nel 2019, quindi l’anno prima del Covid, i tesserati alla Federgolf in Italia tra Professionisti e Amatori erano 90.229 e comandava la Lombardia con 23.700 seguita dal Piemonte con 12.985 e dal Lazio con 8.561
Il 2021, quindi primo periodo post pandemia, si era concluso 92.420 tesserati: 26.788 in Lombardia, 13.055 in Piemonte e 8.905 nel Lazio. Lo scorso anno invece 92.722, contro i 93.274 del 2022: in Lombardia 27.322, in Piemonte 13.488 e nel Lazio 9.454 con 357 campi attivi su tutto il territorio italiano.
Quindi cifre sostanzialmente stabili, ma con potenzialità di crescita molto maggiori. A questo sono anbche collegate però i contributi pubblici, in particolare quelli di Sport e Salurte che funanzia la pratica in Italia. La Federcalcio per il 2024 ha ricevuto 34.417.259 euro, la Fipav per la pallavolo15.940.387 euro e la Fidal per l’atletica 14.215.071. In questa speciale classifica la Federgolf è solo ventottesima con 4.126.180 euro.
Come a dire che la promozione funziona, ma non ha ancora sfondato nonostante l’Italia sia piena ci circoli che il mondo ci invidia. Dal Gardagolf al Marco Simone di Montecelio, alle porte di Roma, che ha ospitato la Ryder Cup 2023, dal Circolo Nazionali di Sutri al Royal Park i Roveri vicino a Torino, sono tanti gli esempi.
La Federazione ha già deciso che l’Open d’Italia 2024 tornerà in Emilia Romagna a distanza di 31 anni dopo la prima volta nel 1993, quando si giocò a Modena. Questa volta toccherà all’Adriatic Golf Club di Cervia mentre nel 2025 sarà in Toscana, all’Argentario Golf Club.
Ma cosa manca per far esplodere definitivamente questo sport in Italia? Come per molte altre discipline, la base che si può fare soltanto con in più giovani. E allora, ecco il progetto che mancava e adesso c’è, grazie all’accordo tra Federgolf e Regione Lombardia che aiuterà a supportare “Golf a Scuola”.
Un progetto nazionale, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, quello dello Sport e l’Istituto per il Credito Sportivo. Al momento hanno aderito 63 scuole e 227 classi su tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento di 17 regioni, per 4.440 alunni e 31 Circoli.
Prevista la valorizzazione dei giovani più meritevoli, con un contributo alle spese fino al 70% della quota di iscrizione ai Club dei giovani, presso i Circoli di golf. E la Federgolf ha riservato alle scuole aderenti un kit da gioco, una sacca da 4 putter e un kit didattico.
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]]>The post Molinari cerca l’impresa al The Players: dove vedere in tv e streaming il torneo appeared first on Tshot.
]]>Quando la primavera si avvicina, comincia davvero la grande stagione del golf mondiale. Lo sa bene anche Francesco Molinari che, nei prossimi quattro mesi, è atteso da impegni importanti. A breve sarà in campo nel The Players, in pratica il quinto Major dell’anno che scatta in Florida.
Gli altri, sono i tornei dello Slam come nel tennis. Si comincerà l’11 aprile con il Masters Tournament ad Augusta in Georgia, per proseguire dal 6 maggio con il PGA Championship al Valhalla Golf Club di Louisville. E ancora, dal 13 giugno gli US Open a Pinehurst Resort in North Carolina e infine l’Open Championship quest’anno al Royal Troon in Inghilterra.
In teoria però, essendo stagione olimpica ci sarà anche un quinto appuntamento da circoletto rosso. Il torneo di golf dei Giochi di Parigi 2024 comincerà il 1° agosto a Le Golf National, alle porte di Versailles. Un campo che Chicco Molinari ama e sul quale nel 2018 ha trascinato l’Europa alla vittoria nella Ryder Cup conquistando tutti e 5 i punti disponibili, un record.
Da allora a oggi però è cambiato moltissimo, nel suo gioco e nel ranking mondiale. Il professionista torinese ha vissuto un’altra grande stagione nel 2019, ma poi è cominciata la fase calante. Da Londra si è spostato negli Stati Uniti e complice la pandemia non si è più espresso ad altissimi livelli, quelli a cui ci aveva abituato.
Oggi Francesco Molinari è numero 256 al mondo e il suo 2024 è stato un otto volante di risultati. Era partito benissimo con il quinto posto in febbraio al Dubai Invitational. Poi però anche tre tagli mancati e il 73° posto al Farmers Insurance Open. In più, dopo la vittoria di Matteo Manassero domenica scorsa nel torneo del DP World Tour in Sudafrica non è nemmeno più il numero uno azzurro.
Ecco perché dovrà farsi da fare per conquistare un posto nelle prossime Olimpiadi, un obiettivo che a messo da tempo nel mirino. A partire già da giovedì 14 marzo quando sarà in campo per il primo giro del The Players Championship 2024 sui green del TPC Sawgrass di Ponte Vedra, in Florida.
Un torneo che quest’anno festeggia la sua 50esima e che molti considerano alla pari di un Major, sia per il montepremi che per la qualità dei giocatori in campo. In tutto 25 milioni di dollari e 750 punti per la FedExCup in palio.
Favorito d’obbligo il numero 1 al mondo, lo statunitense Scottie Scheffler che un anno fa qui aveva vinto e che la settimana scorsa ha dominato sempre in Florida l’Arnold Palmer Invitational. Sarà anche una rivincita della Ryder Cup: da una parte gli altri statunitensi come Wyndham Clark, Xander Schauffele, Justin Thomas. E dall’altra i migliori europei, quali Rory McIlroy e Viktor Hovland, e via dicendo.
Molinari comincerà a giocare dalle 18:18 italiane insieme al francese Matthieu Pavon e allo statunitense Grayson Murray. Il torneo sarà visibile in tv e sui device abilitati grazie a Discovery Plus ed Eurosport 2. Giovedì 14 marzo e venerdì 15 dalle ore 17,30 alle ore 24, sabato 16 dalle 19 alle ore 24 e domenica 17 dalle17,30 alle 23.
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]]>The post Come vestirsi per giocare a golf: il miglior abbigliamento per il campo appeared first on Tshot.
]]>Il golf è uno sport meraviglioso. Divertente, impegnativo e in grende crescita nel nostro Paese.. Come quasi tutte le discipline però, oltre a delle attrezzature di livello richiede anche il giusto abbigliamento. Così come nella corsa non si userebbero mai jeans o scarpe eleganti, anche il golf dal canto suo richiede un certo dress code da rispettare.
Per questo motivo, in questo articolo si potrà vedere qual è la tipologia di abbigliamento da usare se si pratica uno sport come questo. I consigli cambieranno ovviamente a seconda del contesto, ragion per cui si avrà anche una vasta disponibilità di scelta. Proseguiamo con l’elenco per scoprire cosa ci attende.
I canoni classici prevedono che chi gioca a golf indossi dei pantaloni classici o dei bermuda, una polo classica e un berretto. Molti dei circoli presenti sconsigliano vivamente l’utilizzo di jeans, tute da ginnastica o altri abiti informali. Ed è proprio per questo motivo, che nel corso dell’introduzione si è fatto cenno di un dress code da rispettare.
Da evitare quindi felpe col cappuccio, giacche vistose o giubbotti troppo pesanti. Le manovre del golf richiedono una certa libertà di movimento, e farlo con un abbigliamento inadeguato non è propriamente il massimo. Viene inoltre consigliato un certo tipo di abbigliamento anche per una pura questione di status, essendo questo sport un vero e proprio stile di vita.
Non si potrebbe mai fare il canonico swing con dei jeans stretti, cosa che invece con dei bermuda classici potrebbe riuscire molto meglio. Nel caso in cui la stagione non dovesse permettere di vestirsi in maniera così leggera, dei pantaloni lunghi ed una giacca saranno l’ideale. O in alternativa, una polo con le maniche lunghe, vera e propria tendenza di moda del periodo recente.
Altro aspetto da non sottovalutare assolutamente sono le scarpe. Nella suola di queste scarpe sono presenti solitamente dei piccoli tacchetti di gomma, che favoriscono l’aderenza col terreno sottostante. I tacchetti delle scarpe apposite per il golf, una volta usurati, potranno tranquillamente essere sostituiti. In linea di massima queste sono le linee guida da seguire, a livello di abbigliamento, per tutti coloro che amano giocare a golf, sport sempre più praticato anche in Italia.
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]]>The post Golf in vacanza, i migliori resort da godersi la vacanza in totale relax appeared first on Tshot.
]]>Essere in vacanza in posti meravigliosi per far poi combaciare la passione per il golf è una delle sensazioni più belle. La vacanza in totale relax è un’occasione per riunirsi con famiglia e amici, staccare la spina per dedicarsi alle proprie passioni.
Dalla Svizzera alla Spagna, passando per l’Italia con la Toscana protagonista. Sono sedici i resort migliori. Come per esempio Finca Cortesin, a pochi passi da Marbella e Malaga, il Fancourt Resort al The Manor House in Sudafrica.
Le mete più ambite vanno fino alla Giamaica, con il Sandals Ochi, con una bellissima vista sul Mar dei Caraibi. Si torna in Spagna in questo meraviglioso giro del mondo, Puente Romano Beach Resort, appartenente sempre alla catena di The Leading Hotels of the World a Marbella. La Svizzera è protagonista con The Chedi Andermatt, con il campo a pochi passi dall’albergo per una bellissima esperienza sulle Alpi.
In Costa Smeralda c’è un meraviglioso resort, il Pevero Golf Club con un panorama indimenticabile sul litorale e classificato come uno dei migliori 50 campi da golf del mondo da Golf Magazine. Nell’Algarve, in Portogallo, l’Hotel Quinta do Lago è probabilmente il migliore del Paese e uno dei migliori d’Europa.
E poi in Francia c’è l’eleganza del Mont d’Arbois Golf Course, in un’esclusiva località sulle montagne capace di dare un’esperienza incredibilmente di alta qualità. In Toscana, il Resort Castelalfi offre un Golf Club con un tracciato tra i più impegnativi ed entusiasmanti d’Italia con i campi che valorizzano al massimo anche il territorio e la vegetazione preesistente.
Ai Caraibi invece si gioca sul mare, con Jumby Bay Island – isola privata – che offre il Cedar Valley in un bellissimo paesaggio tropicale in uno dei luoghi più esclusivi del mondo. Al Gleneagles Hotel in Scozia si celebra la storia del paradiso dei golfisti. In questa sorta di ‘sfida’, l’Australia può rispondere con il Qualia sulla Grande Barriera Corallina all’Hamilton Island Golf Club.
L’Italia è presente ancora presente in Sicilia, stavolta al Verdura Resort, a Rocco Forte Hotel per un’esperienza pazzesca in uno degli alberghi di lusso migliori del Bel Paese. La Malesia punta sulla natura selvaggia con il Golf Club The ELS come fiore all’occhiello della One&Only Desaru Coast.
Si torna in Spagna, a Tenerife, in un adults-only hotel del gruppo Melià Collection con il Buenavista Golf Club. Ultimo, ma non per importanza, il resort in Grecia Mandarin Oriental sulla Costa Navarino con un campo di golf a 18 buche.
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]]>The post Golf, rivoluzione in Italia: l’annuncio che cambia tutto appeared first on Tshot.
]]>Le prossime novità riguardo il golf in Italia possono essere una vera e propria rivoluzione. Sport in grande crescita negli ultimi anni nel Belpaese, ma bisognoso di alcune modifiche per allargarsi ancora di più. Magari anche per trovare dei nuovi campioni per il presente e per il futuro.
A parlare di tutto ciò è stato Ivan Rota, consigliere regionale in Lombardia per Forza Italia, che ha deciso di candidarsi alla presidenza della Federazione Italiana Golf. E lo ha fatto attraverso una lunga intervista ai microfoni di Golfando.tgcom24.
Sono diversi gli argomenti toccati da Ivan Rota, come ad esempio la politica nel mondo dello sport: “La mia candidatura è ufficiale. Non sono d’accordo con le regole del sistema elettivo attuale, le ritengo poco democratiche. La politica non deve entrare nel mondo dello sport, ma deve promuoverlo”.
Ivan Rota ha anche parlato di questioni economiche: “Si è sprecata un’occasione, se usi i soldi che arrivano dalla politica non per mettere a posto e rilanciare la Scuola Nazionale, ma per ristrutturare una struttura privata, hai mal gestito quei soldi”.
Ivan Rota si è anche soffermato su una mancata comunicazione adeguata per il golf in Italia: “Bisogna comunicare meglio e cambiare la percezione che il golf sia uno sport per ricchi”.
Una situazione molto particolare, quella della Federgolf, che deve gestire al meglio i conti e chiaramente cambiare la percezione del golf in Italia. In questo senso, il candidato presidente Rota preferisce anche la valorizzazione del territorio, con dei centri nelle grandi città magari con un accordo con i sindaci e i governatori delle Regioni.
C’è fiducia per il programma presentato da Ivan Rota, che alle elezioni se la vedrà con Franco Chimenti, già vincitore di quattro mandati e voglioso di proseguire ancora il suo percorso alla presidenza della Federgolf. La partita è ancora tutta da giocare, sfida avvincente quella fra Chimenti e Rota, che promettono battaglia per raggiungere (o mantenere nel caso di Chimenti) la guida della Federazione italiana golf. Sport cresciuto moltissimo negli ultimi anni anche in Italia, disciplina che, potenzialmente, ha tutto per allargare ancora di più il giro degli appassionati e delle persone pronte a cimentarsi sul green.
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]]>The post Manassero da sogno, il Golf italiano torna a esultare appeared first on Tshot.
]]>Era un predestinato, oggi non più esclusivamente per ragioni anagrafiche. Ma ora possiamo dirlo: Matteo Manassero è tornato anche se gli sono serviti dieci anni per ritrovarsi. E il golf italiano, che sta vivendo un momento florido a molti livelli, ha ritrovato un campione.
Non era ancora maggiorenne, Matteo, quando nel 2010 aveva vinto il suo primo tornato importante nel circuito dell’European Tour, il Castellò Masters in Spagna. Da lì, nel giro di 36 mesi, una grande vittoria all’anno sul circuito, completando il filotto con il BMW PGA Championship a Wentworth, quello che molti considerano come il quinto torneo dello Slam.
Dalla natia Negrar e dalla zona del Garda veronese si era trasferito al Royal Park I Roveri, il circolo della famiglia Agnelli alle porte di Torino. E attorno a lui, il golf italiano cominciava a costruire il suo futuro. Sponsor importanti, così come i suoi programmi, ma lì si è fermato tutto.
Mentre Francesco Molinari è andato avanti, vincendo anche negli Stati Uniti e ha raggiunto il suo apice nel 2018 con il successo nell’Open Championship e nella Ryder Cup di Parigi, Manassero invece è sparito, anno dopo anno e torneo dopo torneo, per non ritrovarsi più.
Come ha confessato in una recente intervista al quotidiano Libero, semplicemente si è ritrovato a gestire una situazione più grande di lui e una pressione che non conosceva. Gli mancavano gli strumenti per tenere alta l’attenzione, fuori e dentro il campo, e il suo gioco ne ha risentito.
Oggi che ha 30 anni, Matteo è rinato, come una Fenice. Mentre lui era via, o meglio non riusciva più a riemergere, è cambiato tutto. Il circuito europeo è sponsorizzato dagli arabi della DP e non a caso le finali sono a Dubai. Intanto è nato anche un terzo circuito, la LIV, sempre con fondi dai petrodollari e che fa concorrenza a statunitensi ed europei.
Ma lui non ci ha fatto caso. Semplicemente ha pensato a ricostruirsi. Nel settembre 2020 aveva vinto il Toscana Alps Open, torneo del terzo circuito europeo, ed era stato un timido segnale. Lo scorso anno invece giocando sul Challenge Tour, si era imposto in Danimarca nel Copenhagen Challenge e poi, a Sutri nell’Italian Challenge Open. Così ha riconquistato la ‘carta’ piena per giocare sul DP World Tour 2024 e lo sta facendo benissimo.
Come nel caso di Jannik Sinner, c’è una squadra che sta lavorando per farlo tornare grande anche se oggi è ancora e solo numero 381 al mondo. Con lui lavorano la mental-coach Alessandra Averna ma anche Roberto Zappa, head coach della Nazionale Italiana Femminile e voce di molti tornei su Sky Sport. E poi Soren Hansen, ex professionista danese che ha giocato anche la Ryder Cup.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e ora è arrivata anche la prima vittoria della sua seconda era, nel Jonsson Workwear Open al Glendower Golf Club vicino a Johannesburg. Dopo un secondo giro da record con -11, ha chiuso a -26 con 4 birdies nelle ultime quattro buche. Ora tutto ha un senso e l’Italia ha una carta in più per le Olimpiadi 2024 di Parigi a fine luglio.
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]]>The post Golf, canguri in campo: il video lascia tutti di stucco appeared first on Tshot.
]]>Il golf è uno sport che predica calma, in un connubio perfetto con la natura e tutti i suoi elementi. È un concentrato incredibile di concentrazione, tecnica e passione, che spesso si miscela con le magnifiche distese che nel mondo sono dedicate a questa disciplina.
A volte capita, però, che quest’equilibrio con la natura che stiamo raccontando sia un po’ più sbilanciato e regali dei momenti iconici che fanno il giro del web, quindi del pianeta. È successo negli ultimi giorni anche in Australia, di preciso a St John’s dell’Heritage Golf and Country Club a Victoria. E dove, se non lì, poteva capitare che una distesa di prato enorme fosse invasa, totalmente a caso da un numero incredibile di canguri saltellanti, durante una partita di golf?
D’altronde, non dimentichiamo che negli anni il rapporto tra i golfisti e gli animali non è sempre stato così semplice, ed è capitato che anche specie ben più pericolose facessero capolino. Stavolta, non è successo nulla di grave, solo un’interruzione, che è servita anche a godersi lo spettacolo e immortalare l’evento. Perché mettere da parte i ferri del mestiere, può anche permettere di vivere a pieno quello che succede attorno.
La buca 4 si è trovata ben presto piena di canguri, pronti ad attraversare il campo senza avvertire. I giocatori allora si sono fermati e hanno posato i bastoni nella sacca per un po’, in attesa che facessero il loro corso.
Uno di loro ha anche pensato di prendere il cellulare e immortalare gli animali in un video che poi è diventato virale in poco tempo. Il fastidio che inizialmente poteva esserci per i ritardi si è trasformato in un momento ironico. C’è chi resta meravigliato, chi semplicemente implora di non spostare la sua pallina e sul web, in molti hanno iniziato a fare battute social sul caso.
We have kangaroos on our 2 courses at Heritage Golf & Country Club, but I’ve never seen this before!!@AndyMaherDFA @MarkAllenGolf @BaronPhilbert @mikeclaytongolf @flushingitgolf @GolfloverUK @OfficialTourPro @GolfAust pic.twitter.com/ZtMO0C0UHu
— Stephen Roche (@StephenRoche100) March 6, 2024
Di sicuro, tutto è bene quel che finisce bene: il branco di canguri non ha rovinato green e fairway del percorso di Victoria e le loro tracce ora si possono notare solo sulla sabbia.
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]]>The post “Ecco com’è finita”, ansia Juve: il messaggio di Rabiot appeared first on Tshot.
]]>Ci sono delle novità che riguardano il futuro del giocatore che è pronto a dare una svolta al progetto. Perché nelle prossime ore potrebbe accadere qualcosa di importante per quanto riguarda la situazione contrattuale del giocatore che è pronto ad arrivare a cambiare i piani in vista del futuro, perché attualmente il suo contratto è in scadenza e presto potrebbe arrivare un nuovo aggiornamento sul quella che sarà la sua scelta e quella della società. Perché ci sono degli aggiornamenti importanti che possono portare ad un annuncio, ma occhio a quello che è accaduto nelle ultime ore con l’infortunio di Rabiot che la Juventus perderà per diverso tempo.
Ci sono delle situazioni davvero spiacevoli che deve affrontare quest’anno la società bianconera, perché un altro giocatore si è dovuto fermare e questa volta è Rabiot che la Juventus ha perso per infortunio dopo l’ultima partita di campionato. Una brutta notizia per i bianconeri che ora rischiano di non poter avere ancora per diverso tempo. Ci sono degli aggiornamenti rigardo le condizioni del calciatore e quello che accadrà nelle prossime ore.
Importanti e nuove notizie che riguardano la situazione fisica del giocatore che rischia di stare fuori diverso tempo ora e saltare partite importanti di campionato e della stagione con il club bianconero. Infatti, è da capire quali sono i reali tempi di recupero di Rabiot che si è infortunato con la Juventus e ora le sue condizioni preoccupano.
Ci sono delle nuove notizie in merito a quanto accaduto a Rabiot che si è infortunato in Juve-Frosinone e ha voluto mandare un messaggio a tutti i tifosi. Perché il centrocampista bianconero ha mostrato la foto di quello che gli è accaduto con la risonanza al piede fratturato con scritto “Così è finita oggi”.
Ora c’è grande apprensione per capire come andrà a finire. Adesso ci sono importanti sviluppi che riguardano il futuro del centrocampista francese che, intanto, presto entrerà in trattativa con la Juventus perché Rabiot può rinnovare il suo contratto e restare altri anni in bianconero. Intanto, c’è la speranza che i tempi di recupero di Rabiot siano più brevi di quello che si è detto nelle ultime ore.
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]]>The post Serie A, addio deciso al tecnico: arriva Zidane appeared first on Tshot.
]]>La Serie A, come è noto, è forse il campionato più difficile per gli allenatori. Tanto per ragioni di ordine tattico, dal momento che è un torneo incentrato soprattutto sulla cura della tattica e della fase difensiva in particolar modo. Quanto per questioni legate alle enormi pressioni che ci sono. Quando le cose non vanno per il verso giusto, è quasi sempre solo il tecnico a pagare. In tal senso, una big ha deciso che sarà addio a fine anno con il tecnico. Sulla panchina del club è pronto ad arrivare niente poco di meno che Zinedine Zidane, che è pronto dunque a calarsi in una nuova realtà e ad abbracciare una nuova esperienza a dir poco importante.
Da ormai praticamente tre anni Zizou è fermo ed in attesa di ricevere la giusta proposta per rilanciare la propria carriera da allenatore dopo quanto di straordinario fatto al Real Madrid. E si ha l’impressione che la prossima estate sia quella giusta per lui.
Stando a quanto raccontato da La Stampa, il nome di Zidane è tra quelli nel mirino della dirigenza della Juventus insieme a quello di Antonio Conte e di Thiago Motta. La decisione sarà presa a marzo, dopo l’incontro con Allegri, ma la sensazione è che con il livornese sarà addio. E la pista del francese può diventare presto rovente.
Fino a questo momento il francese, di fatto, ha allenato solo il Real Madrid. Seppur con risultati straordinari, dal momento che ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Tre UEFA Champions League in cinque anni (tutte di fila), due coppe del mondo, due campionati spagnoli e due Supercoppe di Spagna. La Juventus sarebbe sicuramente una sfida suggestiva ed a quanto pare preferirebbe un ritorno a Torino piuttosto che il Bayern Monaco. A quanto pare, dunque, anche i bianconeri ci pensano.
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]]>The post Serie A: ultimatum al tecnico, pronto il sostituto appeared first on Tshot.
]]>Siamo entrati nella fase decisiva del campionato e sbagliare in questo momento potrebbe costare la stagione. Per questo motivo le società potrebbero optare per una vera e propria rivoluzione da subito.
Stando a quanto riferito da Tuttosport, un club di Serie A non è assolutamente contenta del lavoro fatto e avrebbe dato l’ultimatum al proprio tecnico. Per il momento la società ha confermato l’allenatore, ma l’esonero sembra essere sempre più probabile. Il sostituto è già pronto.
Il momento per il club non è assolutamente semplice e sono in corso tutte le riflessioni del caso. Per il momento, come detto in precedenza, la società non sembra essere intenzionata a cambiare prima di questo turno di campionato. Serve una vittoria per salvare la panchina altrimenti il rischio è quello di uno scossone. Le prossime ore saranno decisive e la speranza di tutti è quella di ritrovare sorriso e successo. In caso contrario, l’esonero sembra essere scontato..
Stando alle ultime indiscrezioni, la posizione di Dionisi è davvero a forte rischio e il Sassuolo potrebbe puntare su Grosso in caso di esonero. La società ha deciso di dare l’ultimatum e l’ex Bari rappresenta il profilo giusto per rilanciarsi dopo un periodo non assolutamente facile.
Il club per il momento preferisce non sbilanciarsi e aspetterà la prossima partita per prendere tutte le decisioni, ma sono in corso le riflessioni del caso e presto ne sapremo di più. Vedremo cosa succederà e quali saranno le scelte della dirigenza neroverde. Molto dipenderà anche da come parlerà il campo.
Dionisi è a forte rischio dopo gli ultimi risultati e il Sassuolo potrebbe decidere di puntare su Grosso in panchina. Niente di certo al momento, ma le valutazioni sono in corso e il weekend si candida ad essere fondamentali per il futuro del tecnico italiano, che ha comunque voglia di chiudere nel migliore dei modi la stagione.
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]]>The post Zidane allenatore della Juventus: l’annuncio conferma tutto appeared first on Tshot.
]]>Fermo da oramai quasi tre anni dopo la sua ultima e gloriosa esperienza sulla panchina del Real Madrid, l’allenatore francese sembrerebbe essere alla riceva di una nuova avventura che possa riaccendere in lui il sacro fuoco della competizione e della vittoria. Essendo un profilo di un certo spessore, il nome di Zizou è stato accostato a tante panchine blasonate nel corso di questi mesi ed anni, ma stando a quanto riportato da un suo caro amico ai microfoni dellanota emittente nazionale, il futuro di Zidane potrebbe colorarsi del bianconero della Juventus.
Importanti novità arrivano in merito al futuro di Zinedine Zidane, che a partire dalla prossima stagione dovrebbe tornare ad allenare, dove però non si sa ancora. Considerata la sua esperienza ed il suo blasone, Zizou è inevitabilmente il sogno proibito di tantissime squadre, ma alla fine solo una riuscirà a scamparla lasciando con un pugno di mosche in mano la concorrenza.
Tanti club potrebbero fare al caso delle ambizioni e delle richieste del francese, ma stando alle ultime notizie a partire dalla prossima stagione Zidane potrebbe essere completamente a sorpresa il nuovo allenatore della Juventus. Non si tratterebbe assolutamente di una notizia campata in area, non solo perché effettivamente il nome del francese è stato in più occasioni accostato alla panchina bianconera nel corso di questi mesi, ma anche per l’importante annuncio fatto da un caro amico di Zizou che non può che far sognare i tifosi della Vecchia Signora.
Intervenuto ai microfoni di Sport1 Germania, il confidente del francese parlando del suo futuro da allenatore ha infatti detto: “Zinedine non vede l’ora di tornare ad allenare. Juventus? Se i bianconeri lo dovessero chiamare lui andrebbe di corsa“.
A quanto pare la Juventus sarebbe la prima scelta di Zidane per la prossima stagione, e non è assolutamente da escludere che in caso di addio di Allegri le strade fra il francese e la Vecchia Signora si possano rincontrare. Occhio comunque anche al Bayern Monaco, che avrebbe già avviato la ricerca del nuovo allenatore dopo l’annuncio della separazione con Thomas Tuchel al termine della stagione.
Di questo possibile matrimonio ne ha sempre il confidente di Zidane ai microfoni di Sport1, ai quali non ha escluso la possibilità di vedere il francese sulla panchina del Bayern Monaco a partire dalla prossima stagione. Queste le sue parole: “Juve o Bayern? Ho già detto cosa Zizou pensa dei bianconeri, ma posso anche dire che per lui il progetto dei bavaresi potrebbe essere molto importante“.
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]]>The post Accordo imminente con Flick: sarà lui il nuovo allenatore appeared first on Tshot.
]]>A confermare quest’indiscrezione le notizie lasciate trapelare nelle ultime ore da alcuni dei più importanti media nazionali, che addirittura parlano di un accordo praticamente imminente fra il tedesco e la società.
Da capire ovviamente quanta verità si cela dietro queste notizie, ma le sensazioni portano a credere che davvero Flick possa diventare il nuovo allenatore della squadra nella prossima stagione, come indirettamente confermato anche da quanto alcune fonti vicino all’allenatore si sono lascate sfuggire nelle ultime settimane.
Importanti novità arrivano in merito al futuro di Hansi Flick, che dopo il fallimento alla guida della Nazionale tedesca sembrerebbe essere in procinto di mettersi nuovamente alla prova, e dunque in discussione, sulla panchina di una delle più storiche e vincenti compagini europee.
Di questa possibilità se n’è già parlato con insistenza nel corso delle scorse settimane, ma l’impressione è che mai come in questo momento le parti siano praticamente vicinissime a raggiungere un accordo. A confermare questo anche le ultime indiscrezioni che alcuni fonti vicine a Flick si sono lasciate scappare, come ad esempio il fatto che l’allenatore tedesco stia addirittura imparando una nuova lingua pur di farsi trovare pronto al momento della chiamata.
Stando dunque a quanto riportato da fichajes.net, Hansi Flick ad oggi è uno dei principali candidati alla panchina del Barcellona per la prossima stagione.
Da qui al termine della stagione tantissimi nomi verranno accostati alla panchina del Barcellona, ma stando a quanto riportato da fichajes.net i reali candidati al “banquillo” blaugrana sono tre, e fra questi rientra per l’appunto anche il tedesco Hansi Flick.
Ad oggi l’ex allenatore del Bayern Monaco non rappresenterebbe essere pero’ la prima soluzione sulla quale il direttore sportivo del Barça, Deco, andrebbe a puntare in vista della prossima stagione, ma l’esperienza e la disponibilità che il tedesco potrebbe mettere al servizio del Barcellona potrebbero essere fattori determinanti in un’eventuale scelta finale del club.
Importante e non da sottovalutare anche il fatto che secondo alcune fonti Flick si stia personalmente dedicando allo studio della lingua spagnola. Cosa sta a significare questo? E’ un indizio che nasconde un imminente accordo col Barcellona o il tedesco lo sta facendo solo per cultura personale? Staremo a vedere.
Come detto Flick non è l’unica soluzione che il Barcellona starebbe valutando per la prossima stagione, visto che sul taccuino di Deco sarebbero presenti anche i nomi di Roberto De Zerbi, ad oggi il preferito di proprietà e dirigenza, e di Rafa Marquez, leggenda blaugrana il cui ingaggio rappresenterebbe essere però più una soluzione low cost per far fronte ai problemi economici che starebbe attraversando il club.
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]]>Quale futuro della Roma? Difficile dirlo in questo momento. I Friedkin hanno sempre chiuso all’ipotesi di una cessione immediata dei giallorossi, ma non è una ipotesi da escludere.
Secondo quanto riferito da calciomercato.it, nei primi giorni di febbraio ci sono stati dei contatti tra i Friedkin e i possibili nuovi proprietari della Roma. Niente di certo, al momento, ma i discorsi sono avviati. E a questo punto non ci resta che aspettare le prossime settimane per avere un quadro molto più chiaro.
L’obiettivo dei Friedkin potrebbe essere quello di continuare fino al via libera per il nuovo stadio. Ad oggi, infatti, la valutazione della società è di circa 950 milioni di euro. Una cifra destinata ad aumentare con l’approvazione del progetto per la nuova casa giallorossa. Per questo motivo non è da escludere un rinvio di qualche mese prima di entrare nel vivo della trattativa. E’ da considerare anche la possibilità di vedere l’ingresso di soci per avere più aiuti economici. Vedremo cosa succederà e quale sarà il futuro della Roma.
Di certo i contatti tra i Friedkin e una cordata araba sono in corso e la Roma presto potrebbe passare di mano. Niente di sicuro sulle tempistiche considerando che gli americani per il momento non hanno mai aperto alla cessione. Le contestazioni delle ultime settimane rischiano di aver cambiato un po’ la situazione e, quindi, non ci resta che aspettare i prossimi mesi per avere un quadro più chiaro.
I Friedkin, comunque, non abbandoneranno subito. Ci vorrà del tempo prima di avere il via libera a questa operazione e, quindi, vedremo alla fine cosa succederà per un club che ha voglia di tornare grande.
Al momento l’unica certezza sembra essere rappresentata dall’interesse della cordata araba nei confronti della Roma. Sono in corso tutte le riflessioni del caso da parte dei Friedkin e la scelta definitiva sarà fatta nei prossimi mesi. Come detto in precedenza, nulla è da escludere almeno fino a quando non si hanno delle sicurezze.
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]]>Roberto De Zerbi sembra essere ormai pronto a lasciare il Brighton. Il tecnico italiano si è messo in mostra in questa stagione e sono diverse le squadre che lo hanno messo nel mirino.
Secondo quanto riferito da todofichajes.com, un club ha individuato in Roberto De Zerbi il giusto tecnico per la panchina e potrebbe nel giro di davvero poco tempo presentare una offerta per convincerlo. Non ci resta che aspettare i prossimi mesi per avere un quadro molto più chiaro su questa vicenda.
Roberto De Zerbi è pronto al grande salto. Nonostante la volontà del Brighton, il tecnico italiano ha le idee molto chiare sul suo futuro per dimostrare di essere in grado di sognare in grande. Lui non ha mai nascosto la volontà di tornare in Serie A per cercare di riprendere il cammino interrotto un po’ di tempo fa. Ma ci sono anche altre squadre sull’allenatore e non ci resta che aspettare i prossimi mesi per avere un quadro molto più chiaro in questa vicenda.
Stando alle indiscrezioni che arrivano dalla Spagna, il Bayer Leverkusen potrebbe decidere di puntare su De Zerbi in caso di rottura con Xabi Alonso. Una situazione non semplice considerando che, almeno al momento, sono diverse le squadre sul calciatore e la sua volontà la si conosce molto bene. Naturalmente non possiamo escludere nulla almeno fino a quando non si hanno certezze.
Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane e quali saranno le scelte anche del tecnico. Le riflessioni sono in corso e le decisioni definitive arriveranno solo al termine della stagione. Tutto può succedere e vedremo cosa accadrà a giugno.
Il Bayer Leverkusen vuole De Zerbi in panchina per la prossima stagione. L’idea è quella di dare continuità al progetto iniziato con Xabi Alonso. La strada è lunga e vedremo cosa accadrà nel giro di davvero poco tempo. La Serie A sogna il rientro del tecnico bresciano, ma l’interesse delle altre squadre non manca e, quindi, può accadere davvero di tutto.
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]]>The post Sanremo 2025: la Rai ha scelto il sostituto di Amadeus appeared first on Tshot.
]]>A questa domanda presto potrebbe esserci una risposta, visto che a quanto pare la Rai avrebbe già individuato il profilo al quale affidare la conduzione di Sanremo 2025.
Si tratterebbe di una vera e propria novità, ma gli appassionati già avrebbero accolto positivamente la possibilità di vedere l’anno prossimo un personaggio del genere sul palco dell’Ariston.
Il 74esimo Festival della musica italiana sta volgendo al termine, e con esso anche l’esperienza di Amadeus come conduttore. Dopo cinque edizioni consecutive le parti in causa hanno infatti deciso di separarsi per il bene comune del Festival, al quale farebbe decisamente bene una ventata d’aria fresca per rinnovarsi in vista delle prossime annate.
A fronte di questo tanti nomi nel corso di questa settimana sarebbero stati fatti per un eventuale post Amadeus, ma stando a quanto riportato dalle ultime notizie la Rai avrebbe già le idee chiare con chi sostituire il conduttore ravennate.
Stando infatti a quanto riportato da calciomercato.com, fra gli altri, è l’ex X Factor Alessandro Cattelan il favorito a diventare il conduttore di Sanremo 2025.
Ad oggi l’impressione è che sia Alessandro Cattelan il principale indiziato a sostituire Amadeus nella conduzione del Festival di Sanremo. L’ex X Factor, in Rai dal 2021, godrebbe della stima non solo dei piani alti della Rai stessa ma anche del pubblico, che gradirebbe un profilo giovane sul palco dell’Ariston a partire dall’edizione 2025.
In casa Rai si starebbero valutando più che delle alternative dei ritorni, visto che si parlerebbe sia di Antonella Clerici, in conduzione sia nel 2005 che nel 2010, che di Carlo Conti, che ha guidato il Festival per tre edizioni dal 2015 al 2017.
Ad oggi Alessandro Cattelan, Antonella Clerici e Carlo Conti sarebbero i principali indiziati a sostituire Amadeus nella conduzione del Festival a partire dall’edizione 2025, ma negli ultimi giorni si vocifera che in Rai si starebbe provando a convincere il presentatore a rimanere almeno un anno.
Lo showman ravennate non sembrerebbe essere però intenzionato a cambiare la sua posizione, motivo per il quale i dirigenti Rai si troverebbero difronte ad una decisione importante in vista della prossima edizione: o continuare con un presentatore/presentatrice esperto/a che sia in grado di dare continuità agli ottimi numeri registrati con Amadeus, oppure affidare la conduzione ad un giovane, come per l’appunto Cattelan, al quale dare in mano le redini di un “nuovo” Festival. Staremo a vedere.
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]]>The post Juventus, l’infortunio è serio: svelati i tempi di recupero appeared first on Tshot.
]]>La squadra bianconera è chiamata a riprendere il cammino positivo dopo la sconfitta contro l’Inter che è stata sicuramente pesantissima dal punto di vista mentale per una squadra che stava puntando ad aggrapparsi al treno Scudetto e a mettere i bastoni tra le ruote alla squadra di Simone Inzaghi, con l’obiettivo di sognare fino alla fine del campionato.
La sconfitta della Juventus contro l’Inter ha messo nei guai Allegri che vuole tornare a vincere lunedì sera contro l’Udinese ma ci sono dei grossi problemi anche dal punto di vista dell’infermeria.
La Juventus ha bisogno di tutti i calciatori migliori per tornare in carreggiata e mettere i fari puntati di nuovo sull’Inter e sulla corsa Scudetto. La squadra di Allegri vuole tornare a vincere immediatamente e ha bisogno di tutta la squadra a disposizione per riuscire a tornare immediatamente in corsa per grandi obiettivi.
Il futuro della Juventus passa dalla prossima partita contro l’Udinese che sarà fondamentale per poter vincere e allungare di nuovo sul Milan e sperare che l’Inter possa fermarsi.
Secondo le ultime notizie di casa Juventus, i bianconeri perdono un titolare per infortunio. Allegri deve trovare subito delle alternative corrette per poter vincere la partita.
La Juventus perde Dusan Vlahovic per infortunio e l’attaccante serbo è chiamato a fare gli straordinari d’ora in poi per riuscire a tornare a essere decisivo come lo era stato nelle ultime settimane ricche di gol e di grandi prestazioni.
Dusan Vlahovic è fermo per infortunio e anche oggi non si è allenato con il gruppo. La sua presenza con l’Udinese è sempre più a rischio e difficilmente le sue condizioni gli permetteranno di scendere in campo. Oggi i bianconero sono tornati in campo alla Continassa per preparare la sfida contro l’Udinese in programma lunedì sera allo Stadium. La seduta d’allenamento è stata caratterizzata da un allenamento congiunto col Chisola, club di Serie D per testare la preparazione fisica.
Le cattive notizie arrivano ancora dal lavoro differenziato di Dusan Vlahovic. Le sue condizioni dopo l’affaticamento muscolare reestano da valutare giorno dopo giorno, motivo per cui la sua presenza contro l’Udinese è fortemente in dubbio.
Dusan Vlahovic, salvo sorprese, dovrebbe rientrare parzialmente in gruppo nella giornata di domani. Il serbo sta puntando comunque i friulani ma le sue chance sono ridotte all’osso.
I tempi di recupero di Dusan Vlahovic, però, non sono lunghi. In caso di forfait contro l’Udinese il suo ritorno in campo è previsto per l’altra settimana, per riprendersi il posto da titolare.
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]]>The post Colpo in Serie A: affare da 25 mln, Inter beffata appeared first on Tshot.
]]>Sono passati pochi giorni dalla chiusura del calciomercato invernale, ma le trattative non si fermano e sono in corso diverse riflessioni per cercare di avere delle certezze il prossimo anno.
Secondo quanto riferito da fichajes.net, un club di Serie A avrebbe messo nel mirino Gimenez dell’Atletico Madrid, che piace molto all’Inter, e sarebbe pronta ad offrire 25 milioni di euro per averlo durante il calciomercato estivo. Si tratta di una possibilità da seguire e non ci resta che aspettare le prossime settimane per avere un quadro più chiaro.
Gimenez è uno dei calciatori in uscita dall’Atletico Madrid. Il contratto è in scadenza nel 2025 e per il momento non si hanno certezze sul rinnovo. Gli spagnoli difficilmente lo vogliono perdere a parametro zero e per questo motivo si parla molto della possibilità di una cessione in estate per guadagnare soldi e naturalmente consentire al calciatore di trovare una maggiore continuità rispetto a quella avuta in questa stagione. Naturalmente la strada è lunga e può ancora succedere di tutto.
Ma, stando alle prime informazioni, la Juventus durante il calciomercato invernale potrebbe decidere di puntare su Gimenez per rinforzare il reparto difensivo. L’Atletico Madrid è pronto a dare il via libera a questa cessione e i bianconero sono pronti ad accelerare per anticipare l’Inter in quello che sembra essere un nuovo derby.
L’ultima parola naturalmente spetterà anche al calciatore. La discussione sarà affrontata al termine di questa stagione e vedremo alla fine cosa succederà. Di certo è un calciatore che piace molto a diverse squadre e per questo motivo la certezza sembra essere rappresentata dal fatto che lascerà l’Atletico Madrid proprio perché il rinnovo sembra essere impossibile.
Gimenez è uno dei nomi destinati ad animare il prossimo calciomercato. La Juventus sembra essere pronta ad accelerare, ma è un profilo che piace molto anche all’Inter. Non ci resta che aspettare le prossime settimane per avere un quadro molto più chiaro e capire se si potrà arrivare alla fumata bianca oppure saranno fatte altre scelte.
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]]>Stando alle ultime notizie, infatti, le strade fra la Juventus e Massimiliano Allegri si potrebbero nuovamente separare una volta conclusasi questa stagione per motivazioni che ad oggi non sarebbero state ancora confermata.
Considerati i risultati che si stanno ottenendo in questa stagione i tifosi bianconeri sperano che alla fine dei conti il livornese possa rimanere sulla panchina della Vecchia Signora almeno fino alla fine della scadenza del suo contratto (giugno 2025), ma a quanto pare la Juventus avrebbe già scelto chi potrebbe sostituire Allegri.
Incredibile l’indiscrezione trapelata nelle ultime ore secondo la quale Massimiliano Allegri potrebbe lasciare la Juventus al termine di questa stagione. Solo fino a qualche giorno fa questo scenario era pura utopia, ma stando ai colleghi di calciomercato.com questa soluzione potrebbe verificarsi considerato il fatto che la Vecchia Signora avrebbe già scelto l’allenatore col quale andare a sostituire eventualmente il toscano.
Il continuo amore/odio fra la tifoseria juventina e le idee di calcio di Allegri hanno portato la piazza a fantasticare e sognare i ritorni in bianconero sia di Antonio Conte che di Zinedine Zidane, ma a quanto pare Giuntoli avrebbe in mente un profilo più di prospettiva al quale affidare la panchina della Juventus nella prossima stagione, nonché una delle sorprese più piacevoli di questo inizio di stagione in Serie A.
Dunque, stando a quanto riportato da calciomercato.com, se Allegri dovesse andare via a fine stagione anche la Juventus si immetterebbe nella corsa a Thiago Motta, il cui futuro sembrerebbe essere però già bello che definito, almeno secondo i media spagnoli.
La Juventus penserebbe a Thiago Motta per il post Massimiliano Allegri, ma visto che ci vorrà tempo prima che si definisca il futuro del toscano la Vecchia Signora rischierebbe di rimanere indietro nella corsa all’italo-brasiliano.
Se proprio vogliamo dirla tutta la Juventus, così come le altre pretendenti a Thiago Motta, sarebbero già rimaste beffate, visto che stando al noto quotidiano catalano Sport l’allenatore del Bologna sarebbe il favorito per la panchina del Barcellona. L’idea di intraprendere un’avventura all’estero stuzzicherebbe Motta al punto che neanche un’eventuale offerta di un club come quello bianconero lo convincerebbe a rimanere in Italia.
Nonostante se ne stia tornando a parlare, le possibilità che Allegri possa lasciare la Juventus a fine stagione sono in realtà poche, almeno se la scelta dipendesse dalla Vecchia Signora. Per questo motivo Giuntoli non aspetta altro che capire quali siano le reali intenzioni del toscano, che potrebbe lasciare Torino solo nel momento in cui sia lui a compiere un passo di lato, anche perché sia per questioni economiche che di campo il club bianconero non starebbe assolutamente pensando ad un esonero.
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