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]]>L’Italia del calcio e del ciclismo, l’Italia innamorata delle due e delle quattro ruote si è lasciata sedurre dal golf. Lo sport d’élite per eccellenza è sbarcato nel nostro paese e precisamente a Roma.
Era il 2015 quando il presidente della FederGolf, Franco Chimenti e l’omologo del CONI, Giovanni Malagò, annunciarono, urbi et orbi, che l’Italia avrebbe ospitato nel 2022 la Ryder Cup 2022. La pandemia ha fatto slittare tutto di un anno ed eccoci, nel 2023, pronti ad ospitare il torneo che ha visto la luce negli Stati Uniti nell’ormai lontano 1927. Un torneo nato per volontà dell’uomo di affari inglese, Samuel Ryder, che ha donato il prestigioso trofeo.
Ed il prestigioso trofeo è l’unica ricompensa per la vittoria finale, dal momento che il torneo non prevede montepremi.
La Ryder Cup si gioca ogni due anni e mette di fronte la migliore formazione di giocatori di golf americani ed europei. La sede del grande evento è scelta, alternativamente, tra una città americana e una europea. La città di Roma ospiterà la Ryder Cup dal 29 settembre al 1° ottobre 2023 e le gare avranno come sede ufficiale il Marco Simone Golf & Country Club. E se il grande Golf ha conquistato l’Italia buona parte del merito spetta al suo volto più bello: Paige Spiranac.
Se l’Italia dei campanili, delle sentitissime rivalità calcistiche, spaccata in due tra chi tifava Coppi e chi Bartali, ha abbracciato da qualche tempo anche il golf, molto lo si deve a chi il golf lo sta promuovendo in maniera decisamente diversa. E tutta personale.
Paige Spiranac è una splendida trentenne americana amante del golf, che ama parlare di golf sui social. Lo fa alla sua maniera, mostrandosi immersa nei green più prestigiosi del mondo vestita di palline, mazze da golf e pochissimo altro addosso. Anche per questo il suo profilo Instagram può vantare quasi 4 milioni di follower, ma è difficile immaginare che siano tutti morbosamente appassionati di golf.
Paige Spiranac si può definire l’immagine-simbolo della Ryder Cup che si sta svolgendo nella nostra capitale. Perché è indubbio che se tanti stanno seguendo, e seguiranno, questo evento, tanto lo si deve all’influencer americana che, a modo suo, spiegando e raccontando i piccoli-grandi segreti del golf in abiti che lasciano poco all’immaginazione, è riuscita a far innamorare tanti…di questo sport.
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]]>The post Il golf ai piedi di Melissa Satta: la decisione è ufficiale appeared first on Tshot.
]]>E’ un volto, quello di Melissa Satta, che il pubblico italiano ormai conosce piuttosto bene. La showgirl sarda incarna alla perfezione l’eleganza e la sensualità mediterranea e non per caso è da tempo una delle bellezze nostrane più in vista e più amate.
37 anni, diventata celebre da giovanissima per gli anni trascorsi a Striscia la Notizia, di cui ancora oggi è tra le veline più ricordate e ammirate dai fan, si è confermata nel corso degli anni come modella di grido e come soubrette televisiva. La sua carriera, adesso, sta ricevendo una notevole accelerazione, con ruoli sempre più importanti che le vengono affidati.
Grande appassionata di sport, Melissa da un paio di stagioni conduce Gol Deejay su Sky Sport, a riprova del fatto che si trova perfettamente a suo agio sotto le luci della ribalta. E si prepara anche a un grande ingresso nel mondo del golf, incredibile ma vero. L’annuncio ufficiale arrivato in questi giorni ha colto tutti di sorpresa e acceso immediatamente la curiosità.
Melissa Satta sarà infatti protagonista della Ryder Cup, la celebre sfida sul green tra Europa e Stati Uniti. Un evento di grande importanza, con l’Italia che questa volta la ospiterà. La kermesse si terrà nel weekend, al Marco Simone Golf Club di Guidonia, alle porte di Roma.
Melissa non sarà in campo come giocatrice, ovviamente, ma sarà lei a presentare la cerimonia d’apertura, giovedì 28 settembre alle ore 16, in diretta televisiva su Rai Due. Un grande appuntamento per lei e una occasione per tutti i suoi fan per ammirarla ancora una volta.
La Satta ha raccontato qualche giorno fa alla ‘Gazzetta dello Sport’ le sue impressioni e le sue emozioni: “E’ la prima volta che mi occupo di golf per lavoro, ma da ragazzina ho avuto qualche approccio – ha spiegato – Sul putting green me la cavavo, ma avevo bisogno di uno sport che mi facesse maggiormente sfogare. Mi sono preparata molto per questo evento, stavolta parlerò in inglese. Qualche volta mi piacerebbe giocare con Matteo (Berrettini, ndr), magari ci prenderemo qualche pomeriggio libero quando avremo tempo, è sempre bello stare all’aria aperta”.
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]]>The post Ryder Cup 2012: Paul Lawrie appeared first on Tshot.
]]>Paul Lawrie ha recentemente rilasciato un’intervista nella quale parla di come ha gestito il rapporto con il pubblico USA che, dato di fatto sotto gli occhi di tutti, non ha di certo sposato lo spirito del gioco del golf, ma anzi ha dato sfogo a comportamenti poco consoni al mondo del golf.
Paul Lawrie, 43 anni il giocatore più anziano del team Europeo, ha asfaltato Brandt Snedeker nel match di domenica vincendo per 5 e 3 con un gioco impeccabile, sempre preciso, non ha mai lasciato uno spiraglio aperto. È stato un match molto importante in quanto ha contribuito a quei primi 5 punti che hanno messo sotto pressione la squadra USA per finire come poi sappiamo.
Paul Lawrie non ha un carattere docile, ricordo benissimo un episodio al quale ho assistito di persona ad un Open d’Italia al Circolo del Golf di Torino.
Paul Lawrie stava giocando e spostandosi dal green della 6 al tee della 7 si imbatte nel classico italiano al telefono… Lawrie gli fa cenno di spegnere ma il tipico “cummenda” gli rivolge un cenno di sufficienza e si volta di spalle allontanandosi un poco. Beh Lawrie lo insegue, gli picchietta sulla spalla e gli dice chiaramente di spegnere il cellulare.
Sembra che anche in occasione della Ryder Cup 2012 al Medinah, Paul Lawrie abbia avuto a che dire con il pubblico, anche se ad inizio settimana il capitano Jose Maria Olazabal ha istruito i suoi dicendo di non prestare attenzione al pubblico “colpisci e cammina” questo era l’atteggiamento voluto.
Paul Lawrie ha raccontato che i commenti tipici del pubblico USA erano del tipo ‘Top it! Shank it! You’re going to lose’ che, traducendo, sono un chiaro invito anche poco elegante a sbagliare i colpi… invito decisamente non raccolto da Lawrie.
Lawrie al momento viene dato 16 /1 dai bookmakers inglesi come prossimo capitano di Ryrder Cup, mentre il favorito è Paul McGinley con quota a 11/10. Paul Lawrie ha detto che no pensa che gli venga offerto il ruolo di capitano anche perché oggi è il 28° nel ranking mondiale, sta bene, gioca bene e quindi pensa a se stesso come un membro del team europeo anche per la Ryder Cup 2014.
Staremo a vedere… chissà che non ci sia anche una probabilità per Costantino Rocca
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]]>The post Ryder Cup 2012: mai visto un golf così avvincente appeared first on Tshot.
]]>Mi alzo tutte le mattine alle 5.45, come tanti. Anche nel week-end fra impegni con la famiglia, la belva da portare a passeggio etc… la sveglia non è mai oltre le 8.00 e chi ha figli, soprattutto piccoli, sa bene che il resto della giornata non è all’insegna del riposo. Quindi di norma alla sera mi accascio sul divano, sul pc, o dove capita… ma non domenica sera. Passeggiavo dietro il divano di casa, sbirciando lo schermo della TV, supplicando il temporale di non farmi saltare il collegamento con SKY. Perché? Perché quello che abbiamo visto nella giornata conclusiva di Ryder Cup è stato uno degli eventi sportivi più eccitanti, entusiasmanti ed appaganti a cui uno sportivo possa desiderare di assistere.
E si che la Ryder Cup non mi ha mai appassionato più di tanto, anche le edizioni passate le ho seguite, un dovere, ma mai con l’attesa o la trepidazione provata in occasione di un Major per esempio. Forse solo l’edizione del 2010 è stata in qualche modo speciale, per me, visto la storica presenza dei due fratelli Molinari.
L’edizione 2012 poi è subito nata con una complicazione legata all’orario, in parte sovrapposto ai doveri del lavoro e della famiglia ed in parte al sonno sempre in agguato quando si tratta di tornei disputati in USA.
Però quei cori “USA, USA, USA…” anche in momenti poco opportuni mi hanno subito fatto scattare l’astio contro un tifo poco sportivo e decisamente fuori luogo per un campo da golf e per un torneo così “sacro”. Aggiungi la presunzione di alcuni giocatori USA dopo le prime schiaccianti vittorie et voilà.
Avevano già vinto, a giudicare dal comportamento di alcuni pro, che in realtà dovrebbero ben sapere quanto infido sia il gioco del golf, pronto a regalarti tutto per poi togliertelo subito dopo senza che neanche si riesca a capire cosa e come sia successo.
I match singoli della giornata finale sono iniziati sull’iPhone, seguiti grazie all’applicazione ufficiale, che con un trillo mi segnalava ogni piccola variazione di punteggio, però la “presunta” classifica finale era sempre così a vantaggio degli USA che le speranze erano davvero poche.
Poi la grinta, la passione, la determinazione ben visibile sul volto di Luke Donald, Ian Poulter, Rory McIlroy e Justin Rose mi hanno fatto ricredere… ho ancora i brividi se ripenso alle fasi finali, un colpo dopo l’altro, un cambio di scenario quasi impensabile eppure la realtà è sotto gli occhi di tutti, dopo un putt di quasi 2 metri imbucato con una pressione da Martin Kaymer che non credo sia neanche lontanamente immaginabile, io probabilmente sarei svenuto dalla fifa.
Che dire poi della classe ed eleganza, anche nell’esultare o nel perdere di alcuni come Phil Mickelson, Tiger Woods, Justin Rose o Ian Poulter? Davvero dei campioni di golf e di stile, esempi che faccio fatica a trovare in altri sport.
Non riesco a scegliere un solo colpo da poter definire “Il Colpo della Ryder 2012“, ce ne sono troppi e di giocatori diversi, che selezionarne solo uno sarebbe una sicura ingiustizia nei confronti di approcci, putt e colpi al green tirati con il cuore e con le palle (non mi riferisco alle Titleist o Callaway o Taylor o whatever…).
Toccante anche vedere tutti i tributi e riferimenti a quello che universalmente, almeno dal lato europeo, è riconosciuto come un padrino della manifestazione, cioè Seve Ballesteros, così osannato e ringraziato anche da un commosso Olazabal.
Si, decisamente, questa Ryder Cup mi rimarrà per sempre nel cuore.
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]]>The post Ryder Cup 2012, un successo ispirato da Seve appeared first on Tshot.
]]>La Ryder Cup 2012 è andata nel cassetto, ma l’emozione e l’adrenalina suscitate dureranno ancora a lungo. In questa straordinaria impresa sportiva c’è come alone di luce quasi impercettibile e impalpabile: un’ispirazione – per non dire una vera e propria presenza, per alcuni – che si poteva intravedere sulla maglietta del Team Europa e che si è manifestata in tutta la sua semplicità nelle parole del capitano Jose Maria Olazabal in occasione delle interviste post-gara. “Lo spirito di Seve (Severiano Ballesteros NDR) ci ha aiutato nel successo, ci ha dato la forza di recuperare l’irrecuperabile, quando ormai la gara sembrava chiusa“. Un vero tributo a uno dei giocatori più amati di tutti i tempi, recentemente scomparso.
Dopo la seconda giornata l’Europa era indietro di quattro lunghezze con gli USA che conducevano per 10 a 6. Il capitano americano Love III ha giustamente posizionato i migliori della sua equipe già nelle prime sfide così da chiudere immediatamente il discorso. E invece quei quattro punti e mezzo non soltanto hanno faticato a prendere forma, ma non sono mai nemmeno arrivati. Il putt di Martin Kaymer ha dato la sicurezza del pareggio e la combinazione di errore+”data” di Tiger Woods per Francesco Molinari ha suggellato la vittoria per il Vecchio Continente per 14 ½ a 13 ½.
“Volevamo farlo per Seve – ha affermato Luke Donald – volevamo dimostrare la nostra gratitudine, sapevamo di non essere forti nei singoli, ma volevamo dimostrare che era possibile vincere da sfavoriti e abbiamo fatto la storia“. Il più emozionato era ovviamente il capitano Jose Maria Olazabal che con Seve formava l’imbattibile duo “Spanish Armada”. Le prime parole di Olazabal dopo la disfatta delle prime due giornate erano state: “Ci credo, si, che non sia finita. E’ ciò che ho imparato da Seve ed è ciò che cerco di far capire anche ai giocatori: che non è finita finché non è finita. Abbiamo ancora 12 match da giocarci domani e sarà molto difficile, ma è possibile“.
Al termine della gara, Jose Maria ha affermato: “Seve sarà sempre presente nel nostro team. E’ stato fonte di grande ispirazione per questo evento, per la sponda europea e durante la riunione tecnica prima della terza giornata ho capito che i ragazzi avevano ben compreso che crederci davvero fosse la cosa più importante. E l’hanno fatto“. Infine il pensiero di Sergio Garcia: “Non ho dubbio alcuno che lui fosse con me durante tutta la giornata perché non avrei avuto nessuna possibilità di vincere se lui non fosse stato al mio fianco. E’ stato fantastico e fa sentire così bene vincere per lui e per il nostro capitano. José è un grande, sono davvero felice“.
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]]>The post Ryder Cup 2012 miracolo Europa, vince 14.5 a 13.5 appeared first on Tshot.
]]>Clamoroso al Medinah Country Club: l’Europa data ormai per strapazzata riesce nella miracolosa rimonta e non solo pareggia, ma addirittura batte gli Stati Uniti per 14.5 a 13.5 ritornando al Vecchio Continente con la preziosa coppa. I match play singoli hanno tirato fuori il meglio dagli europei che hanno letteralmente dominato passando da un pericolosissimo parziale di 10 a 6 per gli USA di ieri a un 13.5 a 14.5. Il capitano USA ha schierato i più forti all’inizio per cercare di prendersi subito i quattro punti e mezzo per la vittoria, ma non è rimasto che un pugno di mosche: strepitoso Ian Poulter che ha vinto tutte le gare alle quali ha partecipato, provvidenziale Martin Kaymer con il putt decisivo, bene anche Francesco Molinari che ha impattato Tiger Woods nell’ultimo incontro.
L’avvio è stato bruciante con le vittorie in filotto di Luke Donald 2&1 su Bubba Watson, Ian Poulter 2up su Webb Simpson, Rory McIlroy 2&1 su Keegan Bradley e soprattutto Justin Rose di 1up su Phil Mickelson. Autorevole Paul Lawrie con 5&3 su Snedeker, mentre Dustin Johnson ha rotto il dominio europeo con 3&2 su Colsaerts, subito seguito da Zach Johnson 2&1 su McDowell. Ci hanno poi ripensato Sergio Garcia 1up su Jim Furyk, e Lee Westwood 3&2 su Matt Kuchar a riportare in alto l’Europa. Hanson ha perso 2up contro Dufner e infine Kaymer 1up su Stricker e Francesco Molinari ha pareggiato contro Tiger. La cronaca del secondo giro.
Con un fenomenale Ian Poulter, autore di cinque birdie nelle ultime cinque buche nel crepuscolo della seconda giornata, l’Europa rimane aggrappata con fiducia all’ultimo day della Ryder Cup 2012: il punteggio è di 10 a 6, e seppur in ritardo di quattro punti, il Vecchio Continente proverà il tutto per tutto con gli 11 singoli match play. L’ultima gara a partire è Francesco Molinari vs Tiger Woods e già i brividi si fanno sentire. I risultati della seconda giornata: D. Johnson / M. Kuchar per 1up su N. Colsaerts / P. Lawrie, B. Watson / W. Simpson 5&4 su J. Rose / F. Molinari, S. Garcia / L. Donald per 1Up su T. Woods / S. Stricker e R. McIlroy / I. Poulter per 1Up su J. Dufner / Z. Johnson. Qui sotto la cronaca della prima giornata
Gli scatenati Stati Uniti non riescono a rovesciare la flotta europea, che pure si è timidamente affacciata sull’oceano nemico con troppa prudenza: la prima giornata della Ryder Cup 2012 al Medinah termina con un punteggio parziale di 3 a 2 in favore degli USA. Francesco Molinari ha dimostrato di essere in condizione, ma lo stesso non può dirsi del compagno Lee Westwood, un po’ in bambola e autore di non una ma ben due partite traballanti. Scatenati Watson-Simpson con una prestazione devastante che ha segnato il punteggio più netto della prima giornata. Riepiloghiamo tutti gli scontri.
I foursomes si sono conclusi con due successi a testa per Europa e Stati Uniti, ma gli USA hanno nuovamente messo la testa avanti grazie proprio al talentuoso e potente mancino e al team-mate Simpson. Tutta la nostra attenzione era rivolta verso lo scontro tra Francesco Molinari e Lee Westwood contro Jason Dufner e Dustin Johnson, nel quale hanno prevalso questi ultimi: in svantaggio fino all’ottava, hanno preso il largo alla 15 e alla 16 fino al punteggio finale di 3 e 2.
Sorpresa per la sconfitta di Tiger Woods in compagnia di Steve Stricker per 2 e 1 contro Ian Poulter e Justin Rose per 2&1, mentre la collaudatissima coppia nordirlandese Rory McIlroy – Graeme McDowell ha vinto solo alla 18esima buca su Furyk Snedeker, che ha tirato fuori gli artigli dopo esser stata pesantemente in svantaggio. Applausi scroscianti per il ciondolante Keegan Bradley che insieme a Phil Mickelson (memorabile il legno 5 con un colpo cieco a 2 metri dall’asta) hanno sconfitto Donald/Garcia (Eur) per 4&3. Watson/Simpson (Usa) si chiude così con un punteggio di 5&4 su Lawrie/Hanson (Eur). Successivamente si giocherà Mickelson/Bradley (Usa) vs. McIlroy/McDowell (Eur), Woods/Stricker (Usa) vs. Westwood/Colsaerts (Eur) e Johnson/Kuchar (Usa) vs. Rose/Kaymer (Eur).
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]]>The post Bill Murray tenta di rubare la Ryder Cup [VIDEO] appeared first on Tshot.
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]]>The post Ryder Cup in Italia, a Torino: il sogno di Andrea Agnelli appeared first on Tshot.
]]>Oggi scatta l’attesissimo BMW Italian Open 2012 da Torino e fra due settimane si disputerà l’ancora più attesa edizione 2012 della Ryder Cup. E’ scattata così ovvia la domanda al presidente del Royal Park I Roveri, Andrea Agnelli sulla possibilità di vedere un giorno la Ryder a Torino: “Sarebbe davvero un sogno, qualcosa di grandioso per l’Italia – ha affermato Agnelli durante un evento benefico che ha preceduto la manifestazione parte dell’European Tour – ci stiamo lavorando, è una questione di relazioni“. Non sarà però affatto facile visto che i tempi sono molto lunghi e nel nostro paese esistono carenze che non si possono certo nascondere dietro a un dito.
Terminata la Ryder Cup 2010 con il grandissimo successo di pubblico e di spettatori, ma soprattutto con il trionfo dell’Europa dei Molinaris, più di un appassionato italiano sperava di poter vedere un giorno lo storico trofeo giocato nel Bel Paese. Alla vigilia del BMW Italian Open e della prossima Ryder Cup 2012, l’ipotesi è suggestiva, tuttavia al momento sembra un sogno ancora lungi dall’essere messo in pratica. Le difficoltà maggiori sono individuabili in strutture in grado di reggere al peso della manifestazione, almeno in tempi brevi.
La Ryder Cup 2010 è stata seguitissima in TV e sul web da migliaia e migliaia di italiani anche non appassionati di golf, merito dei fratelli Molinari e dell’eco creata dalla stampa. La prossima edizione che si giocherà tra due settimane sarà trasmessa dai principali emittenti televisivi sportivi mondiali e sta scatenando un hype notevole online. Tuttavia, per Donato Di Ponziano – capo del settore tecnico della Fig – siamo ancora lontani da veder coronato il sogno di Andrea Agnelli di ospitare la Ryder a Torino. “Non ci sono strutture adatte al momento in Italia. Mancano spazi per reggere l’enorme massa di media e spettatori, strutture per hospitality, sala stampa e centro broadcasting“.
L’investimento da approntare è importante: basti pensare che in Galles sono stati spesi 30 milioni di euro per il Twenty Ten. Il ritorno economico è maggiore della spesa, ma serve un aiuto e un sostegno da parte non solo della Federazione ma anche delle autorità nazionali. Fra otto anni la Ryder che si giocherà in Europa sarà disputata in Francia e più precisamente nei dintorni di Parigi che ha vinto la concorrenza con Spagna, Portogallo o Svezia.
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]]>The post Ryder Cup 2012, Team Europa e Team USA: i golfisti convocati appeared first on Tshot.
]]>I componenti del Team Europa della Ryder Cup 2012:
Tornando alla sfida tra i capitani di un anno fa, si è trattato di un concentrato di abilità e di un pizzico di fortuna. Solo che la partenza non era dal bordo dello specchio d’acqua, ma dalla terrazza del sedicesimo piano del Trump International Hotel & Tower. L’evento si è tenuto pochi giorni fa, il 26 settembre sia per la presentazione della Ryder Cup 2012 sia per raccogliere fondi per beneficenza. Un colpo apparentemente impossibile: 220 yarde con una folle discesa e pure gli ostacoli dei due bracci del ponte sul fiume lasciati a “protezione” del green, una fetta di erba sintetica galleggiante e di piccole dimensioni. Questo green aberrante è stato modellato sulle sembianze di quello della diciassettesima buca del Medinah Golf Club, dove si terrà la Ryder Cup 2012.
Lo spagnolo José María Olazábal (Europa) e l’americano Davis Love III hanno potuto fruire di tre colpi ciascuno per cercare l’imbucata impossibile. Da segnalare che la chiatta verde, nel frattempo, si stava anche muovendo! “It’s moving, it’s moving!“, si può sentire infatti durante il filmato.
Nonostante questo, entrambi i campioni sono riusciti a atterrare sul green, anche se poi la pallina è rotolata giù in acqua, a causa della forte velocità e dell’inclinazione della traiettoria con la quale la sfera è arrivata ad accarezzare l’erba sul fiume. Molto più difficile del Pontevecchio Challenge, la storica sfida tra i più abili con i ferri, che si tiene ogni anno a Firenze sull’omonimo ponte storico. Manca poco alla partenza della 2012 Ryder Cup (25-30 settembre, 2012 al Medinah (Ill.) Country Club proprio vicino a Chicago) e gli Stati Uniti dovranno cercare di riportare il trofeo in casa, sfruttando proprio il vantaggio di ospitare la prossima edizione. Tornando alla sfida di abilità del colpo impossibile, ha raccolto 100.000 dollari.
Merito dell’azione combinata di PGA America insieme alla raccolta fondi Ryder Cup Magnificent Moments: l’assegno è stato consegnato alla Illinois PGA Foundation e Ronald McDonald House Charities® of Chicagoland & Northwest Indiana. Una buca reale, con tee posizionato a un’altezza considerevole (si raggiunge in elicottero!) rispetto al green esiste davvero si può trovare in Sudafrica.
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]]>The post Ryder Cup 2012 i vice-capitani di José Maria Olazabal appeared first on Tshot.
]]>Sono stati comunicati i vice-capitani che accompagneranno il Team Europa di Josè Maria Olazabal (nella foto insieme a Love III, capitano USA), alla Ryder Cup 2012 che si giocherà il prossimo 28-30 settembre negli Stati Uniti, più precisamente sul campo del Medinah Country Club, a Medinah nell’Illinois. I tre esperti giocatori che sono stati scelti sono il danese Thomas Bjorn, l’irlandese Paul McGinley e il nordirlandese Darren Clarke. Tre golfisti di grande spessore, che hanno giocato con Olazabal anche nelle passate Ryder Cup stesse, di più: nel 2010 erano tutti e quattro a servizio di Colin Montgomerie. In tre, i vice-capitani sommano 31 successi sull’European Tour, con la recente perla di Darren Clarke all’Open Championship 2011.
La prossima Ryder Cup si sta già preparando dal gennaio del 2011 anche se allora la sfida era lontana più di un anno e mezzo. L’edizione 2012 della celeberrima sfida tra Europa e USA vede infatti un avvicendamento in testa ai due squadroni con i capitani che vengono rinnovati. Per l’Europa sarà, come da previsioni, lo spagnolo José Maria Olazabal mentre per gli americani e dunue per il Team USA toccherà a Davis Love III. Nel primo caso non è stata poi così una sorpresa, mentre per gli statunitensi si tratta di una scelta ancora da ufficializzare, ma ormai a senso unico visto che Love III è l’unico candidato per il ruolo. Il countdown è partito e già l’Italia avrà in campo Francesco Molinari, mentre nessun altro italiano è stato chiamato con le wild cards che invece hanno premiato Ian Poulter e Nicolas Colsaerts.
La Ryder Cup 2012 si giocherà in Illinois nel settembre del prossimo anno sul campo di Medinah e vedrà l’Europa difendere il titolo dall’assalto dei padroni di casa che nel 2010 hanno perso davvero per un soffio la più prestigiosa coppa del golf professionistico.Il nuovo capitano dell’Europa sarà lo spagnolo José Maria Olazabal, 44enne, che ha ottenuto la fiducia di tutti e 15 i giocatori dello European Tour riuniti a Abu Dhabi. Olazabal è uno dei veterani della coppa con sette partecipazioni e 21 vittorie su 31 incontri disputati.
La squadra americana andrà invece sotto la guida dell’esperto Davis Love III, 46 anni che aveva vinto il Pga Championship nel ’97 e che risulta il candidato unico al ruolo. Sarà incoronato proprio a Medinah e avrà una bella responsabilità sulle spalle. Davis ha giocato sei Ryder vincendo due edizioni e perdendo 4 volte su 5 da Olazabal negli scontri diretti, niente male per chi crede nella scaramanzia…
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]]>The post Jose’ Maria Olazabal si allena in Italia e parla degli italiani appeared first on Tshot.
]]>Jose’ Maria Olazabal si trova in Italia per allenarsi in compagnia di Emanuele Canonica, sul magnifico perorso dell’Argentario Golf Club in Toscana. Il capitano del Team Europa della prossima Ryder Cup 2012, ha approfittato di questo perido nel Bel Paese per parlare anche dell’Italia e degli italiani pronunciando parole di stima per il movimento nostrano che attualmente conta su tre top player come Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Andrea Pavan e su una serie di giovani promettenti che stanno facendosi valere in diversi tornei minori. Il prossimo 30 settembre inizierà l’edizione 2012 della Ryder Cup in Illinois sul campo di Medinah, quali giocatori del Bel Paese vestiranno la casacca europea?
Per ora di quasi sicuro c’è solo Francesco Molinari, ma non è escluso che in quest’estate di golf che ci aspetta potranno venire fuori anche Edoardo Molinari (che così ricomporrebbe col fratello l’ormai formidabile coppia già campione del mondo) e magari anche Matteo Manassero, che potrebbe portare un po’ di aria nuova nel Team Europa. Nonostante sia infatti giovanissimo, il veronese si è già conquistato importanti convocazioni continentali in tornei simil-Ryder ad esempio quello contro l’Asia ossia l’ultimo Royal Trophy disputato.
Dal canto proprio, il capitano della squadra europea di Ryder Cup, ossia lo spagnolo Jose’ Maria Olazabal, avrà ancora un po’ di tempo per andare a pensare come comporre la squadra continentale in vista del prossimo importante impegno contro gli Stati Uniti. Ora come ora dei top player c’è solo Martin Kaymer in una fase un po’ calante, ma di certo le scelte non mancano e i ranking parlano chiaro su quanto gli europei siano competitivi. Magari Peppo Canonica potrebbe saperne qualcosa di più, dopo averci parlato a lungo sul percorso dell’Argentario Golf Club, in Toscana.
José Maria Olazabal è diventato capitano europeo di Ryder Cup per il team europeo dopo aver calcato (e ancora sta calcando, ovvio) l’European Tour e le più importanti gare internazionali nel corso degli ultimi decenni. Le due perle sono i Masters vinti. La prossima edizione della Ryder Cup si giocherà dal prossimo 30 settembre 2012 da Medinah, presso Chicago negli USA: l’Europa è campione uscente e dovrà cercare di mantenere il titolo in trasferta, una prova dura ma allo stesso tempo stimolante visto che vedrà ancora una volta le sfide tra i migliori giocatori al mondo. Un appuntamento da non perdere.
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]]>The post Ryder Cup 2018 in Francia a Le Golf National vicino Parigi appeared first on Tshot.
]]>La Ryder Cup 2018 si giocherà in Francia e più precisamente sul campo de Le Golf National a pochi km da Parigi. Si tratta della seconda volta che il prestigioso e leggendario torneo si gioca lontano dalla Gran Bretagna e Irlanda, quando assegnato al Vecchio Continente. La 42esima edizione della Ryder Cup va così ai transalpini, che erano in lizza per l’assegnazione dell’ospitalità con Germania, Spagna, Olanda e Portogallo. A 30 km dalla capitale francese si giocheranno i destini dello scontro tra USA e Europa con l’attuale nuova generazione di talenti che allora sarà fermamente consolidata in testa ai ranking. E scommettiamo che Matteo Manassero sarà in prima fila.
La Ryder Cup 2018 si giocherà nuovamente in Europa continentale dopo la parentesi spagnola del 1997 a Valderrama: sembrava che potesse avvenire il bis in omaggio al recentemente scomparso Severiano Ballesteros, invece sono spuntati i galletti.
E così le compagini europee e americane si sfideranno a Le Golf National a 30km da Parigi sul percorso Albatross di Guyancourt che ha battuto la concorrenza di Madrid, Lisbona, Rotterdam e Neuberg grazie a una politica di grande apertura verso il golf come sport popolare.
D’altra parte come dimenticare anche l’impegno di Nicolas Sarkozy che ha inserito la Ryder Cup tra gli obiettivi del governo per i dieci anni in corso insieme a Europei di calcio e Olimpiadi invernali. Le Golf National è un campo par 72 di 6675 metri con quattro par 3, quattro par 5 e dieci par 4.
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]]>classifica european
wildcards
Squadra USA – capitano Corey Pavin
Le wild cards verranno confermate dopo il Deutsche Bank Championship (3-6 settembre).
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]]>Alla fine ce l’hanno fatta. Gli Stati Uniti hanno vinto, dominato, l’edizione 2008 della Ryder Cup sull’Europa, riprendendosi una coppa che mancava dal 1999. Uno dei protagonisti assoluti è stato il più limpido talento degli USA, Anthony Kim
USA 16,5 – Europa 11,5
Il momento clou però è stato alla buca diciassette della sfida tra Miguel Angel Jimenez (Spagna) contro Jim Furyk: l’americano ha imbucato per la vittoria personale e per il definitivo vantaggio di 14,5 punti contro i 9,5 che poi è rimasto tale con due punti ancora a testa.
Dicevamo di Kim, ha vinto in coppia con Mickelson entusiasmando il pubblico di casa e esultando a ogni colpo, poi in seconda giornata è stato un po’ fumoso, ma quando si è visto davanti uno dei giocatori europei più importanti e forti, lo spagnolo Sergio Garcia, ha dato il meglio di se battendolo per 5 e 4. Un duro colpo per il Vecchio Continente che ha perso definitivamente la bussola fino all’epilogo con 5 punti di svantaggio sugli statunitensi.
Al Valhalla Golf Club tutti speravano in questa vittoria, sarebbe stato un disastro per gli USA perdere in casa la quarta Ryder consecutiva e il pubblico ha dato una grossa mano, stando vicino ai propri idoli anche quando il vantaggio si era ridotto a due colpi, ieri.
Infine, è valsa l’equazione squadra – giocatore numero uno = squadra più forte. Un controsenso solo in apparenza, visto che senza Tiger gli USA si sono dimostrati un vero e affiatato Team. L’Europa invece ha patito la mancanza di personaggi di esperienza come Montgomerie e Clarke che non avranno forse avuto i punti necessari, ma un invito ci stava tutto, perchè avrebbero fatto squadra e perchè non hanno mai tradito nella Ryder. Senza acuti la gara di Harrington, il bicampione major che ha un po’ deluso.
Onore agli Stati Uniti, appuntamento nel 2010!
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]]>La furia degli statunitensi non si è ancora del tutto placata, ma sembra che l’Europa stia facendo valere l’esperienza e la grande solidità di squadra. Dopo la seconda giornata di Ryder Cup 2008, gli USA guidano sempre, ma solo di due punti. USA 9 – Europa 7
Al Valhalla GC, a Louisville nel Kentucky si è dunque consumata una piccola rimonta degli europei capitanati da Faldo che ora si giocheranno tutto nei 12 singoli. Ricordiamo che l’Europa può anche pareggiare per rimanere campione visto che aveva vinto la scorsa edizione.
I foursome hanno premiato l’Europa 2,5 a 1,5 con Ian Poulter e Justin Rose che vincono 4/3 su Stewart Cink e Chad Campbell così come Henrik Stenson/Oliver Wilson che battono il forte duo Phil Mickelson/Anthony Kim 2/1. Pari tra Miguel Angel Jimenez/Greame McDowell e Justin Leonard/Hunter Mahan poi break americano con Jim Furyk/Kenny Perry 3/1 su Padraig Harrington/Robert Karlsson.
Fourball del pomeriggio con i due americani in foto, Boo Weekley e J.B. Holmes, che superano 2/1 Lee Westwood/Soren Hansen poi di nuovo san Ian Poulter con Graeme McDowell che vincono 1 up. Pareggio per Sergio Garcia e Paul Casey così come nella sfida tra Phil Mickelson/Hunter Mahan ed Henrik Stenson/Robert Karlsson.
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]]>Si è chiusa una spettacolare prima giornata della Ryder Cup 2008. Ma con grande sorpresa troviamo davanti (e mica di poco) gli Stati Uniti. Galvanizzati dal tifo locale, con un Kim scatenato e esultante e un Mickelson ispirato, gli USA guidano con tre lunghezze di vantaggio sul Vecchio Continente.
USA 5 e mezzo – Europa 2 e mezzo.
Chi ha potuto seguire i Fourball è rimasto sicuramente soddisfatto dal gioco così come dalla compattezza e intesa tra gli americani che non si vedeva da anni. Qui l’assenza di Tiger potrebbe valere molto, in positivo naturalmente.
Mattino chiuso su un pesante 3 a 1, si passa alle gare pomeridiane. La coppia del giorno è sicuramente quella composta dal giovane e talentuoso Anthony Kim insieme al numero due mondiale Phil Mickelson, divisi da 15 anni, ma uniti da un grande affiatamento, hanno sconfitto il forte duo europeo Harrington e McDowell. Justin Leonard e Hunter Mahan battono gli spagnoli Jimenez-Garcia ma ci pensano Ian Poulter e Justin Rose a strappare un punto per l’Europa contro Stricker e Curtis.
Sprecano, fortuna per noi, Holmes e Weekley su Westwood e Hansen che strappano il pareggio all’ultimo putt.
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