Per la seconda volta ques’anno, Stuart Appleby si aggiudica un gara del PGA tour, facendo così compagnia a Tiger Woods e Phil Michelson. In realtà, allo Shell Huston Open, abbiamo assistito ad un dominio assoluto di Appleby già dalla prima giornata:
Stuart infatti non ha lasciato niente agli avversari, piegandone uno dopo l’altro fino alla resa finale che ha visto l’autraliano finire a -19, con ben 6 colpi di distacco dal secondo, Bob Estes.
C’è da dire che dopo il Masters e il Veritage la maggior parte dei grandi nomi ha disertato questo appuntamento; tra i primi della world ranking presente solo Vijay Singh che però anche questa volta non riesce a ritrovare i suoi colpi, finendo con un lontanissimo -2 posizione T36 e David Toms che addirittura non è riuscito a passare nemmeno il taglio. Presente anche Aaron Baddeley, il vincitore della precedente gara del PGA che però fa anch’esso compagnia a Singh con un -2 finale.
Siamo comunque sicuri che Appleby avrebbe vinto lo stesso: con un 67, 69, 67, 66, solo 5 bogey in 72 buche e ben 24 birdie, sarebbe stato difficile per chiunque superarlo. Qualcuno però ha provato a starci dietro: in particolare evidenza lo svedese Mathias Gronberg (-11) che fino a poche buche dalla fine era a 3 colpi di distanza da Appleby, finendo però solo al quarto posto dopo una serie di 3 bogey nelle ultime 6 buche, dopo il già citato Bob Estes (-13) e Steve Striker (-12), artefice di un ultimo giro a -6.
Da ricordare il secondo tiro di John Daly (+1), “Il Borbandino”, alla lunghissima buca 15 che con un legno 3 raggiunge il green ad un paio di metri alla buca e sempre alla 15 il secondo bellissimo tiro da terra col drive da parte di Gronberg.
Appleby conquista così per la seconda volta la vittoria allo Huston Open dopo quella ottenuta nel 1999, e si mette in tasca ben 990.000 dollari. Ora ad Appleby gli manca di vincere un Major: con questo gioco potrà farcela.. voi che ne dite?