Lo Stance della posizione da golf

golf stance 2

Lo stance della posizione da golf è il modo in cui sono disposti i vostri piedi. E’ una delle componenti del setup che indica la posizione del giocatore davanti alla palla nel suo insieme.

 

Vediamo quali sono le caratteristiche di un buono stance ed in quali modi è possibile personalizzarlo.


Golf Stance

La posizione dei piedi è elemento fondamentale di una buona postura davanti alla palla. Si apprende nelle primissime lezioni ma è bene non dare per scontato che sia ottimale anche in un buon giocatore, infatti meglio tenerlo comunque monitorato a tutti i livelli.

Quello che vi scriverò è la mia visione di come idealmente dovreste mettere i piedi, è probabile che leggendo anche altri articoli o libri troviate qualche differenza, ma spero che proprio anche grazie a letture come queste vi sia più chiaro capirne il contesto generale e trovare le giuste personalizzazioni per il vostro gioco.

 

Larghezza

“Quanto le spalle”… si questo per i primi colpi può bastare, ma poi? In realtà pensiamo a cosa servono i piedi. Devono darvi stabilità, ok, ma anche capacità di movimento.

 

Ora provate a mettervi con i piedi molto larghi. Cosa sentite? che siete molto stabili, ma che anche siete troppo fermi, infatti non vi sarà molto comodo effettuare i trasferimenti di peso che sono previsti nello swing, soprattutto quello per andare contro la palla. Mettete ora i piedi molto stretti. Vi sentite liberi, ma basta un piccolo movimento laterale per farvi perdere l’equilibrio. Come al solito la verità sta nel mezzo ed è influenzata da:

  • Altezza del giocatore: più si è alti più è naturale avere i piedi larghi per sentirsi ben appoggiati
  • Velocità di swing: uno swing veloce genera più forze da gestire, quindi meglio piedi un poco più larghi
  • Condizioni di instabilità: siete in pendenza, con la palla mal messa? meglio avere i piedi un poco più larghi del solito per gestire meglio l’equilibrio.
  • Potenza o controllo? Dovendo fare un colpo con il driver è normale che ci sia una maggiore foga alla ricerca di qualche metro in più, quindi lo stance può essere un pò più largo del solito. Giocando invece un approccio dovrete fare uno swing molto controllato e quindi anche avere uno stance più raccolto vi aiuterà ad eseguire uno swing più compatto.

 

Allineamento

Intendo la direzione della linea che unisce i piedi. In una posizione ideale dovrebbe essere una linea parallela a quella di tiro così come tutte le altre del corpo (spalle, fianchi per esempio).

 

Molto utile sarebbe poter praticare mettendo in terra dei riferimenti per gestire l’allineamento, per esempio questi Tour Sticks usati anche dai pro, oppure 2 bastoni.

 

Allineamento non parallelo, eccetto quando tutte le linee del corpo mirano in convergenza o divergenza con la linea di tiro (in questo caso mirate male e basta :P):

  • stance chiuso: quando la sola linea dei piedi converge con la linea di tiro. In genere questa posizione favorisce la rotazione nel backswing e penalizza quella nel downswing, spesso causando poca azione del corpo attraverso la palla e quindi con probabili hook, colpi con effetto verso sinistra.
  • stance aperto: quando la sola linea dei piedi diverge dalla linea di tiro. Al contrario di quanto scritto sopra, cioè limitazione nel backswing e downswing favorito. A volte mi capita di adottare volutamente questa posizione per fare dei colpi corti, visto che ciò mi aiuta ad avere un angolo d’attacco più verticale ed ottenere quindi un colpo teso ma con molto backspin. Per maggiore chiarezza su questo argomento leggi “Angolo d’attacco ed approcci“.

 

Le punte dei piedi

Seguono un pò quella che è la vostra naturale tendenza e postura, ma:

  • piede destro: la punta è quasi perpendicolare alla linea di tiro. Così facendo il piede destro vi aiuterà a resistere con tutta la parte bassa del corpo alla rotazione del backswing della parte alta. Spesso per giocatori che hanno meno mobilità, vedi per esempio un senior, si mette il piede destro un pò più aperto con la punta.
  • piede sinistro: la punta è più divaricata che non quella del destro, visto che sarà il nostro appoggio per il colpo e per il finale di swing. Una punta troppo chiusa potrebbe ostacolarvi nella rotazione dei fianchi, passaggio vitale per un corretto swing.

Cercate in ogni caso di trovare le combinazioni che vi danno i migliori risultati, anche in funzione di come volete fare lo swing o dei cambiamenti che intendete apportare allo swing. Una volta scelto, memorizzate bene il tutto con un’adeguata routine come scrivevo in “La routine nel golf“.

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