Clamoroso quanto accaduto: nessuno se lo sarebbe aspettato ma il vicecampione del mondo è stato sospeso dall’antidoping.
Clamoroso quello che è stato deciso in via preventiva dall’antidoping: il vicecampione del mondo è stato infatti sospeso e la decisione è arrivata in via ufficiale. Così come non si è fatta attendere la risposta del diretto interessato.
Il protagonista dell’intera vicenda è lo spagnolo Mohamed Katir, vicecampione di atletica in terra iberica. L’atleta è stato sospeso, in via preventiva e precauzionale, dall”Athletics Integrity Unit’ ovvero dall’unità di integrità dell’atletica per un motivo ben preciso: non si è infatti presentato agli ultimi tre controlli previsti dal sistema antidoping. Precisamente tre previsti solamente negli ultimi dodici mesi.
Non riuscendo a svolgere tali analisi, infatti, per l’atleta è scattato il protocollo ‘ADAMS’ che prevede appunto un stop precauzionale. Così come accade nel ciclismo, ad esempio. Lo spagnolo ha tuttavia immediatamente replicato sostenendo: “In alcuni degli errori di localizzazione segnalati dall’AIU, ero presente nel luogo, nella data e negli orari da me forniti. Non c’è stata alcuna frode, pretendo di poter correre in attesa di ulteriori verifiche”. E non è certamente finita qui.
Mohamed Katir, vicecampione del mondo dei 5mila metri, sospeso dall’antidoping: la sua risposta
Mohamed Katir, vicecampione del mondo dei 5mila metri, ha immediatamente risposto alla decisione presa dall’Aiu aggiungendo: “Non sono d’accordo con la suddetta decisione adottata dall’AIU, sono disposto a ricorrere alle autorità competenti per poter gareggiare durante lo svolgimento dell’iter procedurale”. Il mezzofondista ha sottolineato di non essere mai risultato positivo a sostanze proibite e che quindi risponderà e cercherà giustizia nelle sedi apposite.
Una notizia, questa, che ha sicuramente sconvolto la Spagna intera e il mondo dell’atletica con tutti i suoi appassionati di questo sport. La volontà dell’atleta è che la sua presunta innocenza adesso venga riconosciuta e non sembra intenzionato a fermarsi prima che ciò gli venga riconosciuto.
Anche perché c’è la sua fama di vicecampione del mondo da dover essere protetta e una carriera da portare avanti. Bisognerà attendere per sapere cos’altro potrà emergere. Da sottolineare inoltre c’è anche il rischio di non poter partecipare alle Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto di questo 2024.