Formula 1 nel caos: denuncia al Comitato etico

Gli appassionati di Formula 1 sono rimasti senza parole: la notizia della denuncia al Comitato etico è davvero una batosta.

Il Mondiale 2024 di Formula 1 è cominciato come da pronostico, ovvero con il dominio della Red Bull nelle prime due gare. Sia in Bahrain che in Arabia Saudita non c’è stata storia: due doppiette per la scuderia di Milton Keynes, che oltre a un Verstappen sempre più ‘tiranno’ pare aver ritrovato anche un Sergio Perez pimpante e concreto.

Formula 1 nel caos: cosa succede
Caos in Formula 1: arriva la denuncia – Foto ANSA (Tshot.it)

Tuttavia, come noto, oltre a ciò che accade in pista gli appassionati di Formula 1 seguono con attenzione anche quello che sta avvenendo al di fuori del circuito. Il riferimento è ovviamente al caso Horner: il Team Principal è stato scagionato dalle accuse di ‘comportamento inappropriato’ nei confronti di una dipendente Red Bull, ma i sospetti nei confronti del manager britannico sono ancora molti.

L’indagine interna, condotta da un avvocato indipendente (che in realtà pare sia stato scelto dalla proprietà thailandese della Red Bull, l’unica ad aver appoggiato Horner, ndr), non ha fatto emergere nulla nei confronti del Team Principal. La dipendente non ci sta e come riferisce anche BBC Sport ha deciso di presentare una denuncia ufficiale al Comitato etico della FIA.

Denunciato al Comitato etico: caos in Formula 1

I media britannici fanno presente che in realtà erano state già inoltrate due segnalazioni: la prima è del 2 febbraio, giusto qualche giorno prima che la vicenda diventasse di dominio pubblico. La seconda, invece, risale al 6 marzo: se nella prima segnalazione veniva appunto fatto riferimento al comportamento di Horner e si chiedeva alla FIA di esaminare la questione, nella seconda si avvertiva che in caso di inerzia la denunciante avrebbe informato i media.

Denuncia al Comitato etico per Horner
Horner, la dipendente non ci sta: il Team Principal denunciato al Comitato etico – Foto ANSA (Tshot.it)

Ora arriva il passo successivo, ovvero il ricorso in appello contro la decisione di scagionare Horner dalle accuse, chiedendo quindi alla Red Bull di riconsiderare la propria posizione. La FIA, in una nota, ha sottolineato di non aver per ora ricevuto alcun reclamo specifico e ha fatto capire che al momento non è intenzionata a fornire ulteriori commenti.

Di certo la situazione in Red Bull è molto delicata. La posizione di Horner appare tutt’altro che solida, tenendo anche conto dell’ormai famosa mail arrivata a circa 300 tra giornalisti e protagonisti del Circus. All’interno di questa mail, secondo i rumors, sono contenute le prove (in particolare le chat con l’impiegata) che chiarirebbero la colpevolezza del Team Principal della Red Bull.

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