Il Como è appena stato promosso in Serie A e già partono le prime polemiche contro il club lombardo: la FIFA apre l’indagine “Jackie Chan”.
La squadra di Cesc Fabregas si sta preparando a una nuova grande stagione sulla scia dei grandissimi risultati di quella terminata qualche mese fa che ha portato a una storica e clamorosa promozione in Serie A. La dirigenza sta portando avanti un lavoro straordinario per arrivare subito ai migliori traguardi stagionali per scrivere nuove pagine di storia.
I problemi del Como, però, sono già iniziati e ora deve subito confrontarsi con la FIFA per un clamoroso caso accaduto qualche giorno fa durante una partita amichevole.
Il nuovo Como in Serie A vuole far registrare subito ottimi numeri. La squadra lombarda vuole mettersi subito alla pari di tutte le altre e gestire al meglio la nuova stagione che si prospetta estremamente interessante. I colpi di mercato messi a segno fino a questo momento indicano che la strada tracciata è quella giusta per arrivare ai traguardi prefissati.
La stagione del Como, però, non è iniziata nella calma piatta, anzi. L’amichevole contro il Wolverhampton ha già creato grossi dissapori e polemiche per il club comasco che dovrà rispondere alla FIFA.
Dopo la partita è stato denunciato un caso di razzismo da parte di un calciatore del Como contro un calciatore dei Wolves e si è anche arrivati alla violenza fisica.
La Federcalcio della Corea del Sud ha presentato un reclamo alla FIFA per il possibile commento razzista rivolto all’attaccante del Wolverhampton Hwang Hee-chan durante l’amichevole giocata con il Como lunedì scorso.
Un difensore è stato accusato di aver chiamato Hwang “Jackie Chan”, popolare star del cinema di arti marziali. Il giorno dopo. Il Como ha ribadito che il suo giocatore “non ha usato alcuna espressione dispregiativa“, negando ogni accusa.
La Federcalcio sudcoreana, però, vuole andare fino in fondo a questa situazione perché non accetta minimamente nessuna forma di razzismo. E nella giornata di giovedì ha inviato una lettera ufficiale alla FIFA, esprimendo “seria preoccupazione per gli atti razzisti subiti da Hwang Hee-chan“.
Nella lettera della Federcalcio sudcoreana si chiede di agire e “sradicare il razzismo sul campo di calcio“, ha affermato l’associazione sul suo account X ufficiale. Ora la FIFA sta indagando per capire cosa sia realmente accaduto, visto che dopo la partita c’è stato anche uno scontro fisico tra un calciatore del Wolves contro il difensore del Como accusato di razzismo.
Non è da escludere, dunque, una pesantissima multa per il club comasco e una lunga squalifica al calciatore accusato di aver utilizzato quei termini razzisti.
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