Cosa è successo all’Italia? Retroscena clamoroso riguardo il rapporto incrinato fra Spalletti e alcuni calciatori, ecco perché la spedizione in Germania è stata fallimentare.
Eliminazione terribile per l’Italia, che è stata fatta fuori in malo modo dalla Svizzera. Una vittoria schiacciante da parte degli elvetici che hanno dominato dall’inizio alla fine. Una macchia indelebile nella storia azzurra con i tifosi alla ricerca di un capro espiatorio. Luciano Spalletti e Gabriele Gravina sono i principali imputati di questa disfatta, insieme a tutti i giocatori che non hanno dato il loro meglio. Cosa è successo nello spogliatoio dell’Italia? Arriva la notizia riguardo il rapporto compromesso con il commissario tecnico.
E’ l’edizione odierna di Repubblica a fare il punto della situazione in merito al rapporto incrinato fra Luciano Spalletti ed una parte dello spogliatoio dell’Italia.
La vittoria di Wembley è un lontano ricordo per questa Italia con Spalletti che non è riuscito a creare un vero gruppo squadra. Da qui si evince la totale confusione con i giocatori che in campo non hanno rispettato le richieste dell’allenatore.
La squadra non è mai stata unita anche a causa del commissario tecnico che non ha saputo esprimere al gruppo le sue metodologie d’allenamento.
Troppo poco tempo per assimiliare il calcio spallettiano che, in questo Europeo, si è rivelato un vero e proprio flop. A ciò, inoltre, si è aggiunta anche l’assenza di leader. Infatti, rispetto all’Europeo 2020, non c’erano Chiellini, Bonucci ma anche Verratti, Insigne, Immobile, che hanno rappresentato tanto per quell’Italia di Roberto Mancini.
Dunque, all’interno dello spogliatoio non c’era lo stesso clima con la Nazionale divisa per gruppetti. Inoltre, a far storcere il naso a qualcuno anche la convocazione di Fagioli, reduce dalla squalifica per il caso scommesse.
Inoltre, a Spalletti sono arrivate altre accuse riguardo la preparazione che è stata incentrata poco sull’intensità.
Sia all’interno che fuori, Spalletti ha ricevuto numerose critiche per la gestione dell’Italia in questo Europeo.
Il ct è apparso spaesato e poco lucido anche riguardo le convocazioni e la scelta del modulo. All’inizio, infatti, dopo aver letto l’elenco dei calciatori chiamati, si pensava ad uno schieramento con la difesa a 3 salvo poi tornare sui propri passi e schierare la squadra con il 4-3-3 che non ha prodotto i risultati sperati anche a causa dell’assenza di altri esterni offensivi come Orsolini e Politano, che sono stati lasciati a casa.
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