L’ex lo distrugge in diretta: Allegri adesso è finito

Max Allegri è sempre più in difficoltà, l’ultimo attacco in diretta inchioda il tecnico della Juventus davanti alle sue responsabilità.

La Juventus è in crisi di risultati, ha vinto una sola volta nelle ultime sette partite e non è di certo il massimo. L’involuzione della squadra è analizzata da un grande ex, particolarmente duro con il tecnico.

Il momento negativo prosegue e appare anche abbastanza evidente, guardando ai tanti errori commessi in campo. L’involuzione della Juve di Allegri è confermata dai numeri (ha preso otto gol in quattro gare), dal sorpasso al secondo posto da parte del Milan e da un confronto con la scorsa stagione che lascia perplessi i tifosi.

La Juve ha solo due punti in più rispetto alla difficilissima annata precedente, quando le penalizzazioni influirono su morale e gioco della squadra. Allegri resta sotto accusa, pur salutato da una parte della tifoseria con affetto per i titoli conquistati nel passato. Quanto emerso in diretta, e ora diventato virale anche sui social, testimonia le difficoltà dell’intero gruppo.

Juventus, Allegri sempre più out: i dettagli

Le prestazioni di questa Juventus non accontentano nessuno, soprattutto chi con i bianconeri ha giocato in maniera spettacolare e vinto qualcosa di importante. Il giudizio di una grande bandiera del passato come Fabrizio Ravanelli incide moltissimo, intervenuto a Pressing su Italia 1 è stato netto nel suo giudizio: le maggiori colpe della crisi sono da attribuire a Max Allegri, la sua gestione non convince.

Il tecnico bianconero ha un atteggiamento che non piace, né sul piano tattico che su quello comunicativo. Ravanelli lo bacchetta: “Non può dire nel post gara di aver guadagnato un punto sul Bologna quinto in classifica. Il tecnico dei bianconeri non può parlare così, questo è un messaggio che anche all’interno dello spogliatoio non doveva mandare”.

L’eccesso di prudenza non piace né a Ravanelli e né ai tifosi. Le dichiarazioni di Allegri confermano come forse ci sia una mancanza di ambizioni nel gruppo. La flessione mentale e tecnica è iniziata qualche settimana fa, prima di affrontare l’Inter. Quello che era uno scontro diretto è stato affrontato con fin troppi timori, come se il campionato della Juve, nel girone di ritorno, fosse solo una corsa per raggiungere il famigerato quarto posto.

Continuando con questa media quasi da retrocessione, anche difendere un piazzamento in Champions League non sarà facile. La Juventus, per storia e tradizione secondo i tifosi e i grandi ex, non può pensare a fare calcoli sul Bologna o sull’Atalanta con tutto il rispetto. Allegri resta nel mirino e, intanto, Thiago Motta e Conte attendono sviluppi sul futuro bianconero in panchina: la loro quota si sta abbassando per i bookmakers.