Una notizia tremenda ha sconvolto il mondo dello sport in questi giorni: i tifosi non riescono a farsene una ragione.
Sono giorni drammatici per il mondo intero. I fatti che stanno accadendo in Israele, con lo scoppio di una nuova guerra in seguito all’attacco di Hamas dello scorso 8 ottobre, stanno tenendo con il fiato sospeso sia il mondo occidentale che i paesi del Medio Oriente.
Nessuno può rimanere impassibile davanti ai numeri da brividi dei tanti morti già accumulati in pochi giorni di scontri. Al momento si parla di oltre mille morti sia tra le fila degli israeliani che dei palestinesi, e anche i feriti nei vari raid aerei di questi giorni non si contano. Una strage che ha coinvolto anche il mondo dello sport, come confermato da un doppio lutto che ha addolorato moltissimi tifosi.
Purtroppo lo sport non vive in una bolla e spesso viene coinvolto, suo malgrado, nelle situazioni più spiacevoli, soprattutto in circostanze così tragiche. Ancora una volta la guerra e il terrorismo hanno infatti portato via due grandi talenti, due giovani che avevano una vita davanti, tanti sogni da realizzare, tanti obiettivi da raggiungere. E che adesso vivono solo nei ricordi di chi li amava.
Una notizia tremenda confermata nelle ultime ore da uno dei club più importanti di Israele, la polisportiva dell’Hapoel Tel Aviv, che ha reso noto attraverso un comunicato ufficiale la morte di due dei propri talenti più promettenti.
Strage di Gaza: morte anche due giovani promesse dell’Hapoel Tel Aviv
Tra le tante vittime della strage dello scorso 8 ottobre nella striscia di Gaza c’erano anche due fratelli, due promesse del basket israeliano, appartenenti alla polisportiva dell’Hapoel Tel Aviv.
Si chiamavano Yiftach Kotz e Yonatan Kotz, e sono stati assassinati insieme alla loro famiglia, al padre Aviv, alla madre Livnat e alla sorella Rotem, per mano dei terroristi di Hamas, durante il raid contro diverse famiglie di Kfar Gaza.
Nel dare l’annuncio del decesso, la società non ha voluto risparmiare i dettagli macabri della morte dei due fratelli, e non ha lesinato toni molto duri. Perché il dolore è enorme in questi momenti, e lo sdegno per quanto successo è unanime da parte del mondo occidentale (e non solo).
Tra l’altro, i due fratelli non sono gli unici atleti uccisi in questi giorni di conflitto israelo-palestinese. Già qualche giorno fa si è avuta notizia della morte dell’ex calciatore Lior Auslin, ucciso durante l’attentato al festival SuperNova, e anche di Eden Nimri, nuotatrice uccisa durante l’assalto al villaggio israeliano di Nahal Oz, non lontano dalla striscia di Gaza.
La situazione continua a essere giorno dopo giorno più pericolosa e al momento tutte le competizioni sportive sono state sospese, e molti atleti stranieri sono in attesa di poter lasciare il paese per poter tornare nelle proprie case, in attesa di un ritorno alla normalità che oggi appare estremamente complicato.