Tornata al Foro Italico per godersi la kermesse romana, l’ex tennista azzurra non ha dimenticato il gesto di Jannik Sinner.
Il tennis è passione, impegno, ragione di vita soprattutto, ma non solo, per chi lo pratica ad altissimi livelli. Il tennis è in grado di regalare emozioni fortissime nell’animo di chi lo osserva con gli occhi da tifoso, ma anche a chi, al culmine di una carriera dedicata a vincere un determinato trofeo o ad arrivare al suo best ranking in classifica, lotta per il suo obiettivo.
Il nobile sport con la racchetta però, non è tutto, come ben sa Jannik Sinner, uno dei massimi esponenti dell’etica del lavoro applicata allo sport. Il campione altoatesino, sempre equilibrato nelle sue considerazioni e portatore di valori che vanno ben al di là della sua professione, ha dato l’ennesima dimostrazione del suo spessore come persona qualche mese fa.
Proprio nel bel mezzo dei festeggiamenti per la storica vittoria della Coppa Davis da parte dell’Italia – un trionfo che non sarebbe stato possibile senza le incredibili performances del 22enne, che ha vinto cinque match su cinque tra singolare e doppio – Jannik non si è dimenticato di una illustre collega. Una che, in quel momento, stava affrontando problemi ben più gravi del dover gestire la delusione per un’eventuale sconfitta sul campo.
“Domani è un giorno importante per Tathiana. Saremo tutti con lei. Qua si parla di vincere la Coppa Davis, sì, che è bello, si fa la storia e siamo tutti contenti. Ma quello che conta nella vita è totalmente qualcos’altro“, disse in quel di Malaga Jannik riferendosi al fatto che Tathiana Garbin, la capitana della formazione azzurra in Billie Jean King’s Cup – la Davis femminile – si sarebbe dovuta operare per la seconda volta per debellare il rarissimo tumore che l’aveva colpita.
Intercettata ai microfoni di ‘Libero‘ in occasione della sua visita al Foro Italico per gli Internazionali appena conclusi, la 46enne veneta è tornata sullo struggente messaggio del 22enne di San Candido, capace di farla emozionare tanto al tempo del suo intervento quanto al giorno d’oggi, quando ha riparlato così dell’accaduto.
“Quando ho sentito le parole di Jannik, che conosco da quando era ragazzino, non ce l’ho più fatta… Bella persona. Ci messaggiamo, il suo segreto è che quando parla usa sempre il noi e mai l’io. I risultati si ottengono con il lavoro di squadra e lui lo sa bene“, ha detto Garbin con gli occhi ancora lucidi.
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