Jannik Sinner è sempre più al centro del mondo del tennis dopo la vetta del ranking ATP conquistata. Arrivano le interessanti rivelazioni.
Il mondo dello sport italiano (e non solo) sta celebrando l’impresa di Jannik Sinner, nuovo numero uno al mondo con la vetta del ranking ATP conquistata nella giornata di martedì scorso, il 4 giugno. Una data che difficilmente l’altoatesino e i suoi fan dimenticheranno. Si tratta di un traguardo storico mai raggiunto prima da nessun altro italiano, quello conseguito dall’azzurro dopo la vittoria ai quarti di finale del Roland Garros contro Dmitrov e anche l’infortunio con conseguente ritiro dal torneo di Djokovic.
La Sinner mania che c’è in Italia ha anche aiutato l’intero movimento del tennis ad arrivare a numeri incredibili, tutti stanno scoprendo l’amore per questo sport, ne sono la testimonianza gli ascolti in tv o le presenze agli Internazionali di Roma. L’azzurro viene celebrato ovunque e non potrebbe essere altrimenti. Anche i più grandi del mondo delle racchette del passato stanno parlando di lui in queste ore, come fatto ad esempio da Adriano Panatta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
“Jannik è il più forte, ci sono altri modi per dirlo?” è l’incipit iniziale da parte dell’ex tennista. “Non è un leader per caso, non potrebbe esserlo, ha fatto un percorso straordinario dallo scorso settembre. I riconoscimenti che sta ricevendo sono tutti legittimi”, celebra Panatta.
Quest’ultimo snocciola i numeri del campione di San Candido per testimoniarne la sua grandezza: “33 vittorie e solo 2 sconfitte, una di esse dopo un clamoroso errore arbitrale. Cosa c’è da dire? Parlano i numeri da campione, non c’è nessuna casualità nel primato“. Ora però i rischi sono quelli di un rilassamento. Dopo aver conquistato la vetta l’imperativo è mantenerla ed essere costanti, ed è proprio su questo tasto che batte lo stesso Panatta: “Gli si chiede di stare lassù più tempo possibile, deve farlo”.
Il cerchio dei papabili rivali, però, secondo l’ex tennista non sono molti. Si restringono al momento ad Alcaraz e forse Zverev. “Poi si presenteranno quelli del futuro, ma ad oggi non c’è chi possa batterlo“. L’altoatesino dovrà continuare ad essere duro per mantenere la posizione ma tutti sono convinti che per uno come lui non ci sono rischi di rilassamento.
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