Nuovo scandalo in F1: ha provato a truccare il Gran Premio

Arriva un’indiscrezione davvero clamorosa che riguarda la Formula 1, un dossier che potrebbe sconvolgere tutto il Circus.

La Formula 1 sta vivendo un periodo di passaggio, quasi di transizione. In attesa del 2026, anno in cui arriveranno cambiamenti radicali con le nuove regole sulle power unit legate alla transizioni ecologiche, sembrano essere calate sia l’appeal per le gare che l’imprevedibilità delle stesse.

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Scandalo in arrivo per la Formula 1 (ansa) – Tshot.it

Un problema sul quale dovranno ragionare i vertici della FIA, anche se in questo periodo il presidente della federazione automobilistica internazionale si deve difendere da altre questioni. Il manager emiratino Mohammed Ben Sulayem, ex pilota di rally e oggi numero uno della FIA, è al centro di un vero e proprio scandalo.

Nelle ultime settimane erano fuoriuscite indiscrezioni secondo cui Ben Sulayem avrebbe chiesto di cancellare una penalità a Fernando Alonso nel GP dell’Arabia Saudita 2023, intercedendo per canali non ufficiali. Non bastassero le indagini su questo presunto movimento non proprio lecito, l’imprenditore arabo è al centro di altre chiacchiere.

Il numero uno della FIA sotto inchiesta: ecco la manovra contestata

Un informatore della BBC, rimasto volutamente anonimo, avrebbe rivelato con tanto di prove che Ben Sulayem avrebbe tentato in tutti i modi di boicottare e dichiarare illegittimo il Gran Premio di Las Vegas. Una delle novità dell’ultimo mondiale, ovvero la gara nel circuito costruito sulla strip della città del peccato, in Nevada.

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Il presidente FIA Ben Sulayem sotto accusa (ansa) – Tshot.it

L’intenzione del presidente FIA era quella di trovare un modo per non autorizzare la sicurezza del circuito per la gara di Las Vergas. L’affermazione si trova in un rapporto del responsabile della conformità della FIA al suo comitato etico. Il rapporto dice che l’informatore che afferma di essere stato contattato dal suo referente che: “su ordine del presidente della FIA lo ha incaricato di trovare alcuni elementi di preoccupazione per impedire alla FIA di certificare il circuito prima del weekend di gara. Lo scopo era trovare difetti nella pista per ritirare la licenza”.

Il motivo di questa manovra non proprio lineare di Ben Sulayem va ritrovato nel rapporto tutt’altro che positivo tra la FIA e Liberty Media, la società che detiene ufficialmente la proprietà ed i diritti di gestione della Formula 1 dal 2016. Proprio quest’ultima ha spinto tanto per realizzare il circuito di Las Vegas e far svolgere la penultima prova stagionale nel pieno del deserto del Nevada.

Un boicottaggio, quello intercettato dalla BBC, che ora fa rischiare grosso a Ben Sulayem, che diventa doppiamente indagato dagli inquirenti. Situazioni molto delicate che minano la credibilità di una Formula 1 che già da tempo era calata di aspettative ed attenzioni.

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