Il golf non è più un mondo chiuso: nel 2025 il primo swing è più accessibile di quanto si creda. Basta sapere da dove partire.

Il golf si porta dietro una fama dura a morire: sport affascinante, elegante, ma anche costoso e poco accessibile. Nel 2025 questa percezione è solo in parte vera. Iniziare a giocare a golf ha ancora dei costi, certo, ma non è più quel salto nel vuoto che molti immaginano. Tra formule flessibili, attrezzatura entry level e strutture più aperte, oggi il primo swing è molto meno proibitivo.
La domanda giusta non è “quanto costa il golf”, ma quanto costa iniziare a giocare a golf. Perché tra chi vuole provare e chi punta a una pratica continuativa c’è una differenza enorme. Ed è proprio lì che vale la pena fare chiarezza, evitando sia l’idealizzazione sia l’allarmismo.
Attrezzatura: quanto serve davvero per cominciare
Il primo scoglio, spesso, è l’attrezzatura. L’idea di dover comprare subito una sacca piena di bastoni è uno dei principali deterrenti. In realtà, nel 2025, per iniziare bastano pochi ferri. Molti maestri consigliano un set ridotto: ferro 7, ferro 9, pitching wedge e putter. Con questi si può imparare tutto ciò che serve.

Un set entry level nuovo può costare tra i 300 e i 500 euro, ma il vero affare spesso è l’usato certificato o i set da noleggio stagionale. In molti circoli e driving range si trovano soluzioni a meno di 200 euro per i primi mesi. Scarpe e abbigliamento non richiedono investimenti immediati: basta una scarpa sportiva con buona aderenza e abiti comodi.
Lezioni, pratica e primi costi fissi
Il vero investimento iniziale non sono i bastoni, ma le lezioni. Il golf è uno sport tecnico e partire senza una guida significa accumulare errori difficili da correggere. Una lezione individuale costa mediamente tra i 30 e i 60 euro, mentre i pacchetti per principianti permettono di abbassare molto il costo.
Molti club propongono corsi collettivi da 6-10 lezioni a prezzi compresi tra 150 e 300 euro. A questo va aggiunto il costo della pratica al driving range: una cesta di palline oscilla tra 5 e 10 euro. Con due allenamenti a settimana, la spesa resta gestibile anche per chi vuole solo capire se il golf fa per lui.
Tesseramento e accesso al campo
Per entrare davvero nel mondo del golf serve il tesseramento. Qui esistono differenze importanti. La tessera federale con formula “light” o “entry” può costare tra 100 e 200 euro l’anno e consente di allenarsi e giocare su molti campi senza diventare soci effettivi.
Il green fee, cioè il costo per giocare una partita sul campo, varia molto. Nei giorni feriali e su percorsi meno blasonati si può giocare con 30-40 euro, mentre i campi più noti salgono facilmente oltre i 70-80. Ma per un principiante, soprattutto all’inizio, il campo non è una spesa settimanale: il cuore resta la pratica.
Quanto si spende davvero nel primo anno
Mettendo insieme tutte le voci, nel 2025 iniziare a giocare a golf può costare tra i 600 e i 1.000 euro nel primo anno, se si sceglie un approccio graduale. È una cifra importante, ma lontana dall’immagine di sport elitario e inaccessibile che ancora circola.
La differenza la fa l’approccio. Chi vuole subito tutto spenderà molto di più. Chi invece entra con curiosità, sfrutta corsi base, attrezzatura essenziale e strutture aperte, scoprirà che il golf può essere un investimento sostenibile. E soprattutto progressivo.
Il vero costo, alla fine, non è economico ma mentale: accettare che il golf richiede tempo, pazienza e una certa umiltà. Ma proprio per questo, quando prende, difficilmente molla. E nel 2025, per provarci, non serve più un conto in banca da socio storico. Basta la voglia di colpire una pallina e vedere dove va.