L’annuncio di Steph Curry sorprende tutti nel mondo del golf, ma è una vera e propria manna dal cielo: cosa sta succedendo
Steph Curry è una delle stelle più importanti della storia della NBA. Il suo apporto al gioco del basket è stato fondamentale per renderlo uno degli sport più seguiti non solo negli Stati Uniti, ma anche nel resto del mondo. Mancava da tempo un giocatore del suo calibro capace di sfidare quel grande colosso che è LeBron James. I due, tra l’altro, hanno vinto la medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi giocando per la Nazionale.
Ma è chiaro che Curry sia una colonna portante della NBA, i suoi incredibili guadagni, inoltre, gli permettono di dedicarsi anche ad altre attività oltre al basket. E si parla di attività senza scopo di lucro, per dare la possibilità a chi è meno fortunato anche a livello economico di intraprendere una strada nel mondo dello sport.
Steph, nello specifico, si sta soffermando molto sul golf. Il suo obiettivo è quello di dare la possibilità ai giocatori giovani senza mezzi di affermarsi grazie al suo circuito ‘Underrated‘. Del resto, anche lui in più di un’occasione ha affermato di essere un sottovalutato che alla fine ce l’ha fatta.
Curry vorrebbe vedere aumentato il numero di atleti neri nel mondo del golf. Underrated è un circuito juniores che offre a chi è sottorappresentato una possibilità, con qualsiasi tipo di spesa pagata: dai campi all’attrezzatura, passando per gli allenatori. “Vedere cos’è diventato questo tour va oltre la mia più fervida immaginazione“, ha affermato Steph, che ha anche detto che s’impegnerà per tutta la vita nell’Underrated.
Dell’Underrated si elogiano l’atmosfera familiare con la quale i giovani giocatori si interfacciano con questo mondo. Curry, la sua famiglia e la KPMG – sponsor principale – collaborano all’unisono per permettere ai ragazzi di crescere e magari un giorno approdare nel tour dei big.
Il focus principale per il futuro lo ha rivelato Will Lowery, ex giocatore professionista diventato famoso grazie al reality ‘Big Break’ legato al golf. Lowery è stato il primo a proporre a Curry quest’idea del tour junior: “Si diceva che il 17% secondo la National Golf Foundation, dei ragazzi neri e ispanici è coinvolto nel gioco del golf. Ma quando si arriva al golf competitivo si scende a meno del 2%“. Migliorare questa percentuale sarà la grande sfida di Curry.
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