Il campione italiano, Valentino Rossi, stupito dalle parole dell’ex pilota: il paragone è molto importante.
Mancano ancora un paio di settimane al prossimo appuntamento stagionale della MotoGp, e nel frattempo ci si concentra su quanto visto nei primi due weekend.
In Qatar e in Portogallo si è visto maggiore equilibrio rispetto alla scorsa stagione. Ducati ha vinto, con Bagnaia e Martin, entrambe le gare, ma Aprilia e KTM hanno dimostrato di esserci e di poter lottare. Il secondo posto di Binder in Qatar e il terzo posto di Acosta a Portimao sono la conferma della crescita degli altri team, nel tentativo di spodestare la casa di Borgo Panigale.
Ed è proprio Pedro Acosta quello che ha sconvolto l’intero paddock. Il giovane pilota classe 2004 ha disputato due Gran Premi clamorosi. Nel circuito di Losail si è dovuto accontentare di un nono posto arrivato dopo il fisiologico calo di energie dopo una serie di giri in piena lotta tra le prime posizioni. In portogallo, però, è arrivato il primo podio al culmine di una gara magistrale. Certo, la caduta di Espargaro ha aiutato a raggiungere il terzo posto, ma Acosta sembra avere un futuro roseo davanti.
In occasione del podcast Duralavita, Jorge Lorenzo ha commentato l’esordio in classe regina di Pedro Acosta, mettendolo a paragone con quello di Valentino Rossi, venuto ormi 24 anni fa. “L’esordio di Acosta mi ricorda molto quello di Rossi nel 2000, forse anche meglio“, ha commentato Lorenzo.
Il cinque volte campione del mondo ha sottolineato le cadute di Valentino Rossi nelle prime gare, che tuttavia non gli impedirono di classificarsi al secondo posto della classifica al termine della stagione. Secondo Lorenzo l’esordio di Acosta assomiglia un po’ a quello di tutti i grandi piloti della MotoGp “Tutti avevamo ancora molto da apprendere, rischiavamo molto per seguire il ritmo dei più veloci e spesso perdevamo il controllo“, ha proseguito.
“Non penso che vincerà il mondiale già quest’anno, poi tutto può succedere. Quando vincerà la prima gara? Forse già tra un mese, a Jerez“, ha concluso Lorenzo. Parole importanti che da un lato confermano la rivalità con Valentino Rossi, dall’altra testimoniano la stima che i grandi piloti hanno nei confronti del giovane talento, al punto da prevederne una carriera vincente.
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