Aspettando la nuova monoposto che sarà presentata a metà febbraio, i tifosi Ferrari sognano ma un addio improvviso gela tutti
Appuntamento al 13 febbraio, i tifosi Ferrari l’hanno già segnato sull’agenda e quelli delle altre Scuderie aspettano con curiosità. Quel giorno saranno tolti i veli all’erede della SF-23, una delle monoposto più problematiche nell’era moderna.
Nonostante la vittoria di Carlos Sainz a Singapore, è stata una stagione fallimentare per molti tratti e quello è sembrato solo un caso. Entrambi i piloti hanno dovuto combattere più con la loro monoposto che con gli avversari, ma già dai test in Bahrein avevano capito che sarebbe stato complicato stare davanti.
Charles Leclerc più volte nel corso della stagione ha lamentato il fatto di non riuscire a spingere come avrebbe voluto, perché la sua Ferrari non lo assecondava. Lo aveva capito anche Sainz che di recente si è confessato al quotidiano AS.
Dall’alto della sua esperienza, erano bastati i primi giri per avere un quadro della situazione: “Non mi divertivo a guidarla, mi sono dovuto adattare sotto diversi punti di vista. Per questo motivo spero che la Ferrari 2024 cambi molto, spero che sia una vettura più versatile, facile da guidare e da mettere a punto”.
Eppure alcuni tifosi, soprattutto quelli più fedeli a Leclerc, avevano anche accusato Maranello di aver studiato una macchina pro-Sainz. In effetti sembrava adattarsi più alle caratteristiche dello spagnolo che a quelle del monegasco, ma lui ha respinto ogni accusa. Anche lui ha fatto grande fatica per capirla e non ci è mai riuscito fino in fondo.
Ora però si respira un’aria nuova perché il progetto 2024 sarà molto diverso da quello del recente passato. Un fondo modificato, nuove prese d’aria così come gli alettoni, un motore più potente e prime risposte in galleria del venti che sembrano soddisfacenti.
Tira un’aria diversa quindi in Ferrari? Sì, ma qualcuno non è ancora contento e medita un addio. Come al solito è la stampa spagnola ad accendere la fiamma, parlando dei dolori di Sainz e della sua voglia di cambiare aria.
Entrambi i piloti sono in scadenza a fine stagione e il discorso del rinnovo si sta trascinando da tempo. Sulla carta c’è già una bozza di accordo: 5 stagioni per Leclerc, almeno 2 per il suo compagno di squadra. Ma non ci sono firme nemmeno un annuncio, che però potrebbe arrivare in prossimità del 13 febbraio.
Intanto però il quotidiano catalano El Nacional insiste. Sainz è stufo di aspettare e si sta già guardando intorno, anche perché ha capito che il piloto prediletto rimarrà Leclerc. L’idea è quella di legarsi con l’ex Sauber che da quest’anno si chiama Stake F1 Team in attesa dello sbarco ufficiale di Audi dal 2026. Anzi, ci sarebbe già un pre-contratto firmato per garantirsi il futuro. E così sarà addio a Maranello.
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