L’intramontabile Thiago Silva è ancora “nel giro” dei calciatori che fanno gola ai top club per il calciomercato.
Dopo le voci in Serie A legate al suo ritorno al Milan, alla fine ha scelto di giocarsi le sue chance al Fluminense sia al Mondiale per Club della scorsa estate, dove ha ampiamente dimostrato di essere ancora un difensore di tutto rispetto e di livello enorme, sia per la stagione in corso.

La scadenza di contratto col Fluminense è fissata al 30 giugno 2026, ma non è da escludere che i prossimi sei mesi possa farli altrove. Con una rivelazione, direttamente dall’Italia e da un top allenatore di un club in Italia, è stato svelato il retroscena e la verità sulla telefonata della quale si è parlato proprio per il colpo Thiago Silva.
Calciomercato: il ritorno in Serie A per Thiago Silva, la rivelazione
Thiago Silva, ancora oggi e all’età di 41 anni, risulta uno dei migliori difensori in Brasile, tant’è che bisogna fare attenzione sulla possibilità di vederlo ancora in campo, anche nel 2026/2027.
Al momento il suo contratto non è stato rinnovato e, se avrà ancora voglia di giocare, sarà da capire se sarà sempre in Brasile oppure altrove. Il ritorno in Serie A, si sarebbe consumato nella scorsa estate, quando il Milan andava a caccia di un nuovo difensore e di esperienza.
A rivelare tutto sulla telefonata della quale si è parlato a lungo e per il trasferimento in Serie A di Thiago Silva, infatti, è stato Massimiliano Allegri. L’allenatore livornese, prendendo voce in conferenza stampa e nel giorno di vigilia del derby di Milano, ha confermato che quella telefonata non c’è mai stata. Almeno non per parlare di mercato e per il ritorno di Thiago Silva al Milan che, se dovesse consumarsi in Serie A, appunto, non sarà per giocare in rossonero.
Ultime su Thiago Silva: ritorno solo in dirigenza? L’ipotesi
Senza continuare a giocare, ma comunque tornando “a casa sua” in Italia, precisamente a Milano, occhio all’ipotesi futura che lo vedrebbe all’interno della società del Milan.

Un’ipotesi per Thiago Silva, che è quella di vederlo in dirigenza, da non escludere. Riportando un po’ di “milanismo” in rossonero e con Ibrahimovic che inserirebbe nel suo organigramma una figura come quella del suo ex compagno di squadra, con il quale ha condiviso esperienze e successi nella sua carriera da calciatore, sia al Milan che al Paris Saint-Germain.