“È accaduto quando era a scuola”, retroscena Sinner: la rivelazione spiazza i tifosi

Le recenti dichiarazioni sul campione altoatesino spiazzano i tifosi: è accaduto tutto quando era a scuola.

Jannick Sinner, due parole che significano tanto per coloro i quali seguono con passione il tennis, ma anche per quelli che non hanno una particolare predilezione per questo sport. Sinner, in effetti, è come la nazionale di calcio italiana: riunisce tutti e non solo quelli che amano uno sport in particolare.

Retroscena Sinner spiazza i tifosi
Sinner, il retroscena spiazza i fan (LaPresse) – Tshot.it

Di lui si è scritto e detto tanto. Tutti conosciamo la sua carriera iniziata a Sesto Pusteria, comune a pochi km da Bolzano, e le sue vittorie, tra cui il recente Atp di Rotterdam e la storica vittoria agli Australian Open, sono già negli annali di questo sport amatissimo dal pubblico italiano.

Ma pochi in effetti conoscono il Sinner ragazzino, quello che in una scuola di Bolzano riusciva a sorprendere tutti per la sua attenzione ai dettagli e la serietà. Caratteristiche che poi lo hanno aiutato a diventare uno dei migliori al mondo nel suo sport. A parlare in maniera più dettagliata del 22enne è Raphael Mahlknecht, ex compagno di banco e grande amico del tennista.

Sinner, il racconto del compagno di banco Raphael

Sinner possedeva già la stoffa del campione durante le scuole superiori. Parola di Raphael Mahlknecht, amico del tennista nonché sciatore professionista, il quale in una intervista al Corriere del Trentino ha svelato alcuni retroscena sulla vita del giovane Sinner. “Ho conosciuto Jannik in seconda superiore e già sapevo che sarebbe diventato uno dei più forti tennisti del mondo“, esordisce Raphael, descrivendo poi il carattere del campione.

Sinner, retroscena del compagno di banco
Sinner, il racconto del compagno di classe incuriosisce (LaPresse) – Tshot.it

Jannik era un ragazzino serioso, non scherzava quasi mai”. Per Mahlknecht già si intuiva all’epoca la sua predisposizione al sacrificio: “Prendeva un treno alle 5 del mattino per arrivare a Bolzano e faceva ritorno a casa al buio. Eppure non ho mai sentito un solo lamento da lui“, continua l’ex compagno di banco di Sinner, sottolineando la sua capacità di adattarsi alle situazioni senza mai perdere la calma e la razionalità.

Poi ricorda un aneddoto molto divertente avvenuto durante un normale giorno di scuola: “Una nostra compagna di classe trovò una pallina da tennis e chiese a Jannik di autografarla, confessandogli che un giorno l’avrebbe venduta online“.  Ebbene, a conti fatti la ragazza ha avuto ragione da vendere.

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