L’umiliazione contro la Norvegia potrebbe costare carissima alla breve guida tecnica di Gennaro Gattuso da Commissario Tecnico dell’Italia.
Il problema non è stata tanto la sconfitta in sé, che può anche starci contro una Nazionale ad oggi più forte, ma il fatto è come questa sia arrivata, in rimonta, e nell’arco di pochissimi minuti. I problemi che venivano accusati a Luciano Spalletti non sono stati ancora risolti, e il risultato di ieri ne è la più lampante conferma.
E allora proprio come l’ex CT anche Gattuso è in bilico, con la possibilità di essere addirittura esonerato in queste settimane senza avere la possibilità di giocarsi le proprie chance di andare al Mondiali nei temutissimi spareggi.
Esonero Gattuso: la posizione della FIGC
L’esperienza di Gennaro Gattuso da Commissario Tecnico dell’Italia potrebbe già essere giunta ai titoli di coda. O meglio, questo è quello che vorrebbero i tifosi della Nazionale, delusissimi con l’ex Milan e i giocatori per l’umiliazione di ieri contro la Norvegia. La formazione nordica si è dimostrata essere ancora una volta più forte, anche perché non è un caso che in due partite ha rifilato 7 gol all’Italia.
E quindi è inevitabile che dopo la partita di ieri comincino a sorgere i primi dubbi su Gennaro Gattuso, che dopo cinque vittorie consecutive potrebbe subito essere messo in discussione alla prima difficoltà. Il problema che questa si chiamano “spareggi”, ovvero e proprio incubo per l’Italia nelle ultime 3 edizioni.
Al momento, comunque, Gravina e Federazione hanno ovviamente confermato la fiducia nei confronti dell’attuale CT, senza neanche che ce ne fosse il bisogno a dire la verità, anche perché qualcosa di buono in questi primi mesi si è intravisto. La questione però è semplice: qualora si dovesse fallire la qualificazione al prossimo Mondiale, è inevitabile che Gattuso pagherà come ha fatto i suoi precedessori, con l’esonero.
Già scelto il nuovo CT: è straniero
L’esonero di Gattuso scatterebbe in automatico con la mancata qualificazione al prossimo Mondiale, ma è assurdo pensare che per la terza edizione consecutiva l’Italia possa mancare ad un appuntamento del genere.
Bisogna però essere pronti a tutto, anche a scenari catastrofici del genere, motivo per il quale la FIGC si sarebbe già cominciata a guardare intorno in caso di disastro. E dopo i fallimenti Mancini, Spalletti e (forse) Gattuso, il presidente Gabriele Gravina sarebbe stuzzicato all’idea di portare sulla panchina dell’Italia un CT straniero, il primo della storia. Se bisogna ripartire, ancora una volta, lo si deve fare bene, con convinzione ma soprattutto una volta e per tutte, e quindi chissà che uno tra Zinedine Zidane e Xavi non possa diventare un’opzione per la panchina azzurra, a patto che lo stesso Gravina resti in carica, perché senza Mondiale anche per lui potrebbero esserci delle conseguenze.