Il mondiale di Formula 1 è pronto a ripartire in Giappone, anticipato ad aprile, ma una sicura assenza fa già molto discutere.
Si chiama prova del nove e mai come questa volta sarà significativa: perché il mondiale di Formula 1 è pronto per ripartire con una novità importante, l’anticipo del GP di Suzuka ad aprile. Ma già sappiamo che in Giappone in big non sarà presente e la novità sta agitando un paddock già molto in fermento.
Si riparte da quello che abbiamo visto in Australia con la doppietta Ferrari, inattesa e bellissima per i suoi tifosi. Christian Horner, che continua ad essere il grande manovratore in casa Red Bull, lo ha detto chiaramente: “Carlos è diventato la nostra Nemesi”. In fondo ha ragione, perché quando la Red Bull sbaglia, Sainz è sempre pronto ad approfittarne.
Era successo lo scorso anno a Singapore e ora in Australia ed è per questo che nella prossima stagione potrebbe fare coppia con Max Verstappen. Fino a qualche settimana fa sembrava lo scenario meno probabile, anche se il nome del madrileno insieme a quello di Fernando Alonso è certamente uno dei più caldi per il mercato.
Ma con quello che ha combinato nelle ultime due settimane, il figlio d’arte sa ora di avere il coltello dalla parte giusta. Lo sanno anche in Spagna e non vedevano l’ora di rinfacciare a Maranello una scelta che hanno bollato come un errore madornale.
Perché all’atto dell’ingaggio di Lewis Hamilton nessuno aveva sibilato. Solo che, da poco, la Ferrari aveva anche formalizzato il prolungamento del contratto di Charles Leclerc e questo ha fatto storcere il naso a molti. Il monegasco non vince dall’Austria 2022, piena estate, mentre Carlos Sainz da allora ha festeggiato due volte. E il baronetto inglese non sale sul gradino più alto del podio dall’Arabia Saudita 2021, quando era ancora autunno e la sua rimonta su Verstappen sembrava completa.
Ecco perché su Maranello aleggia lo spettro di un nuovo Cristiano Ronaldo, arrivato a Torino già in fase calante della carriera come ha dimostrato anche successivamente. Ed ecco perché media spagnoli sono andati anche oltre, parlando di “vendetta” consumata e servita su un piatto d’argento.
Lo ha detto chiaramente il quotidiano “Marca”, criticando ancora una volta aspramente i vertici delle Rosse per aver puntato su Charles Leclerc invece che sul loro connazionale, capace di arrivargli ancora una volta davanti. Ora il 55 in rosso può solo scegliere: Audi/Sauber e in second’ordine Aston Martin sono piste facilissime. Red Bull ma anche Mercedes al posto di Hamilton invece le più suggestive.
E qui entra in ballo il grande assente. Perché a Suzuka non vedremo Toto Wolff al muretto della Mercedes, una scelta che fa molto chiacchierare. In realtà non è la prima volta e soprattutto la decisione era stata presa da tempo, ben prima di scoprire tutti i problemi della monoposto anglo-tedesca.
Wolff resterà in contatto con il team da casa sua, mentre a fare fisicamente le sue veci in pista ci sarà il braccio destro, Jerome D’Ambrosio che adesso è direttore dello sviluppo dei piloti. Una scelta curiosa, perché l’ex pilota di Formula 1 ha già fatto sapere che a fine anno lascerà Mercedes per accasarsi alla Ferrari e seguire da Driver Academy che forma i piloti di domani.
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