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Hamilton-Ferrari, cambia tutto: la scuderia di Maranello ci ripensa

Con l’imminente arrivo di Hamilton in Ferrari, dopo 11 anni in Mercedes, potrebbe cambiare anche l’ingegnere di pista.

Nel paddock Ferrari, il 2025 porterà una delle trasformazioni più significative nella storia di Maranello. Infatti, si sta preparando il terreno per un evento epocale: il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton sta per fare il clamoroso ingresso sotto le insegne del Cavallino Rampante.

Lavori in corso a casa Ferrari (tshot.it) (foto ansa)

Il veterano di Stevenage ha accettato l’invito di John Elkann e Fred Vasseur, che in passato è stato il suo team principal ai tempi della ART GP e nelle formule propedeutiche, decidendo così di interrompere un legame con la Mercedes che durava da ben 11 anni.

Cosa cambia l’arrivo dell’inglese all’interno della scuderia Ferrari?

L’annuncio ufficiale dell’ingresso di Lewis Hamilton alla Ferrari segna una giornata storica per la Formula 1, per la Scuderia di Maranello e per lo sport italiano nel suo complesso. In attesa che questa nuova avventura prenda il via nel 2025 con la coppia Leclerc-Hamilton, la Ferrari invia un segnale forte e deciso: è determinata a ritornare alla vittoria del Campionato del Mondo.

Cosa cambierà in Ferrari con l’arrivo di Hamilton (tshot.it) (foto ansa)

I successi ottenuti da Lewis Hamilton e dalla squadra Mercedes nei primi sette anni dell’era ibrida sono stati il risultato di un eccezionale lavoro di squadra, con il pilota britannico che si è dimostrato un finalizzatore perfetto.

Di conseguenza, molti tifosi si sono chiesti se non sarebbe stato opportuno, insieme all’ingaggio di Hamilton, considerare anche l’inclusione di alcuni degli ingegneri Mercedes più fedeli. Tra questi, spicca il nome di Peter Bonnington, conosciuto da tutti come ‘Bono’, che ha guidato il numero 44 nel ruolo di ingegnere di pista dal 2013 fino ad oggi.

Al momento, non ci sono voci provenienti da Maranello riguardo a un possibile ingresso di ‘Bono’ nell’ambito della squadra Ferrari al fianco di Lewis Hamilton. Pertanto, cresce l’ipotesi che Riccardo Adami possa assumere il ruolo di “angelo custode” di Hamilton in rosso. Adami, ingegnere bresciano, ha esperienza con campioni del mondo, essendo arrivato in Ferrari nel 2015 per lavorare come ingegnere di pista di Sebastian Vettel, quando il pilota tedesco ha lasciato la Red Bull per inseguire il suo sogno alla Ferrari.

Dopo il ritiro di Vettel, con cui aveva già collaborato ai tempi della Toro Rosso, Adami è diventato l’ingegnere di pista di Carlos Sainz. Nel frattempo, se Bonnington dovesse rimanere in Mercedes, ciò significherebbe che lavorerebbe con il suo terzo pilota diverso in quel team. Infatti, prima di Hamilton, ‘Bono’ è stato l’ingegnere di pista di Michael Schumacher durante l’ultima stagione in F1 del Kaiser.

Federico Cajani

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