C’è una notizia che fa ben sperare Jordan Spieth in vista del futuro, dopo la vittoria all’Augusta Masters di Rory McIlroy
Per vincere la green jacket all’Augusta Masters, Rory McIlroy ci ha messo undici anni, completando quindi il Career Grand Slam il mese scorso. Una missione portato a termine, che lo ha messo definitivamente nell’Olimpo dei golfisti. Dopo il nordirlandese, è il turno di Jordan Spieth, che è il più vicino a completare la vittoria dei quattro major. Gli manca solo il PGA Championship, in programma dal 15 al 18 maggio.
Sono tre anni che Spieth non vince un torneo, mentre l’ultimo major è datato 2017, quando vinse l’Open Championship. La vittoria di McIlroy dopo anni dimostra all’americano che deve crederci sempre, fino alla fine, in ogni occasione. Perché in questo senso, il percorso di McIlroy può essere preso da esempio.
Spieth ha infatti avuto bisogno dell’impresa di McIlroy, perché gli ha dimostrato che non è una vergogna provare a vincere sempre un torneo e l’ossessione può essere superata. Queste le sue parole ad Amanda Balionis della CBS dopo il quarto posto alla CJ Cup Byron Nelson, come riportato da ‘Golf.com’: “Non solo l’ha completato, ma anche il tempo che ci ha messo”.
Jordan Spieth vuole vincere il Career Grand Slam
Prosegue Jordan Spieth dicendo: “E’ stata ovviamente una settimana molto impegnativa per lui. Vincere un Masters è stato forse più difficile di quanto chiunque altro abbia mai fatto. Essere così lontano dal suo ultimo major, e poi riuscirci, insomma, è stato molto stimolante”. McIlroy, come detto, ci ha impiegato undici tentativi per completare la vittoria dei quatto grandi tornei.
Mentre gli altri come Tiger Woods, Ben Hogan, Gene Sarazen, Jack Nicklaus e Gary Player hanno vinto tutti l’ultima tappa dello Slam in tre o meno tentativi. Bisogna comunque tenere in considerazione la pressione a cui è sottoposto un giocatore che deve vincere l’ultimo torneo che gli serve per completare il Career Grand Slam.
McIlroy ha detto dopo aver vinto il Masters: “Mi portavo dietro questo peso dall’agosto 2014, sono quasi 11 anni. E non si trattava solo di vincere il mio prossimo major, ma del Career Grand Slam. Cercare di entrare in un gruppo di cinque giocatori per riuscirci era un peso enorme da portare e per fortuna non devo più farlo, mi sento più libero e so che tornerò qui ogni anno, il che è meraviglioso”.