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“Le palline addosso”: umiliazione Sinner, annuncio pesantissimo

Il tennista azzurro ha sbancato Flushing Meadows vincendo gli US Open, ma anche negli USA è arrivata una brutta umiliazione 

Trionfo per Jannik Sinner a New York e davanti al pubblico di casa dell’avversario Taylor Fritz. Una marcia trionfante quella dell’altoatesino, che in fin dei conti ha sofferto soltanto nel finale, quando il match era già indirizzato verso la vittoria.

“Gli tiravano le palline addosso”: l’aneddoto su Sinner fa rumore (Ansa) – Tshot.it

Contro lo statunitense il successo non era questione ovvia, anzi Sinner si è impegnato più del previsto, riuscendo a domarlo grazie al suo inesauribile talento che gli ha permesso di diventare il primo italiano a vincere gli Us Open e due tornei del Grande Slam nel medesimo anno.

La partita appunto non è stata semplice per Jannik, dopo che tra l’altro in semifinale se l’era vista con un suo grande amico, il britannico Jack Draper. Quest’ultimo, prima del suo incontro con Sinner, ha rivelato alcuni dettagli particolari sulla loro duratura e nota amicizia.

Us Open, Jack Draper su Sinner: “Gli tiravamo le palline addosso”

A differenza della sfida decisiva degli US Open, dove a scontrarsi non sono stati due grandi amici ma due rivali, contro il britannico Jack Draper il nostro azzurro se l’è vista con un tennista che conosce a menadito. Il 22enne infatti è praticamente cresciuto assieme all’italiano: da giovanissimi, hanno vissuto tante esperienze nelle categorie giovanili e hanno molti aneddoti da raccontare che li vede protagonisti.

Draper, poco prima della semifinale, ha rivelato alcuni dettagli di questi aneddoti, alcuni dei quali mostrano un Sinner leggermente diverso rispetto ad oggi. Impacciato oltre che non pronto fisicamente: così l’inglese vedeva Jannik in tempi non sospetti in cui nessuno avrebbe scommesso grosse cifre su quel ragazzo che oggi sta sbalordendo il mondo sportivo e non solo.

Draper ricorda alcuni momenti con Sinner (Ansa) – Tshot.it

La prima volta che ci siamo incontrati era in un torneo U18“, ha detto Draper alla stampa. “Non lo conoscevo per niente, ma è stato in un certo senso strano seguire il suo percorso, perché da giovanissimo Jannik non era uno dei migliori. Mi ricordo appunto di quel doppio e di come ci eravamo dati come strategia di tirare addosso a lui, perché non era affatto il miglior giocatore in campo“.

Un aneddoto non proprio carino (anzi, a dir poco scortese) nei confronti del numero uno azzurro, che però come sempre ha risposto sul campo, dimostrando ancora una volta di essere diventato un grandissimo interprete del tennis moderno. Draper a casa, preso a pallate per 3 set, poi dopo di lui tutti gli altri. La dimostrazione che adesso invece il miglior giocatore in campo è sicuramente il nostro Sinner.

Giancarlo Pacelli

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