Matteo Berrettini, le dichiarazioni del tennista romano hanno letteralmente gelato i suoi tifosi: è stato a tanto così dal farlo.
C’è chi pensa che se ne sia stato lì, in giro per il mondo, a spassarsela con Melissa Satta come se nulla fosse. E poi c’è chi, al di là della sua tanto chiacchierata situazione sentimentale, è convinto che la sua carriera sportiva sia ormai già giunta al capolinea e che farebbe bene, Matteo Berrettini, ad appendere la racchetta al chiodo per sempre.
In pochi avranno intuito cosa invece si nascondesse dietro i suoi silenzi, dietro le sue assenze. Quanto male abbia fatto, a un campione abituato a calcare i palcoscenici più sontuosi, rimanere fermo ai box per quasi una stagione intera. Quanta rabbia un destino così avverso possa avere innescato nel finalista di Wimbledon 2021. Perché giudicare è semplice, ma andare al di là del proprio naso no: quella è una cosa estremamente difficile di cui non tutti, ahinoi, sono capaci.
E non tutti avranno dato il giusto peso, stando così le cose, alle durissime dichiarazioni che il martello romano ha rilasciato alla stampa alla vigilia delle Finals di Coppa Davis. Berrettini non potrà giocare – meglio non forzare la caviglia e i tempi di recupero – ma è comunque volato a Malaga per assaporare le emozioni di un torneo che non ha eguali e per supportare i suoi compagni di squadra. Ma anche, perché no, per vuotare il sacco e per lasciare andare tutte quelle emozioni che, evidentemente, troppo a lungo ha cercato di trattenere.
È stato subito chiaro, ascoltando il suo lungo sfogo, che spassarsela con l’ex velina, come in tanti hanno insinuato nei mesi, sia stato invece l’ultimo dei suoi pensieri. Mentre i detrattori erano lì a puntare il dito contro di lui, Matteo faceva a botte coi brutti pensieri e con la voglia, purtroppo, di uscire di scena una volta per tutte. Perché il ritiro, quando tutto si fa nero, sembra la sola strada percorribile.
“Ho pensato seriamente di smettere una volta – queste le dure ma sincere parole del tennista romano – vedevo tutto buio. Il mio pensiero era: ‘Ricomincio mi faccio il c*** per tornare e poi succederà qualcos’altro’. Mi sono detto: ‘Non posso continuare a fare su e giù su e giù così, veramente poi diventa un’agonia e non voglio che lo diventi per me nonostante ami questo sport'”.
“Per fortuna ci sono un sacco di persone che mi vogliono bene e hanno provato in tutti i modi a farmi stare meglio. Poi io sono uno che crede molto nello stare nel buio e quindi c’erano dei giorni che non riuscivo ad alzarmi. Anche se dovevo fare fisioterapia, mi pesava alzarmi dal letto e andare a fare fisioterapia. E quindi mi sono detto: ‘Sai che c’è? Va bene non avere voglia di fare niente. L’importante è capire un pochino il perché e poi cercare di trovare qualcosa che che ti faccia alzare subito dal letto'”. Quel qualcosa l’ha trovata, Berrettini, che ora è pronto a tornare in campo e a battersi con la mentalità da campione che l’ha sempre connotato. E con un nuovo allenatore, il cui nome resta ancora avvolto nel mistero, al suo fianco.
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