La posizione degli allenatori, come è noto, in Serie A è sempre estremamente in bilico, dal momento che dipende per intero dai risultati. In tal senso, dopo una annata negativa sarà addio col tecnico. Ed il suo erede sulla panchina di questo club sarà proprio Farioli, artefice del Nizza dei miracoli.
Tra gli allenatori in rampa di lancio, come si suol dire, non si può non dare una menzione speciale a Francesco Farioli. Poco più di uno sconosciuto fino a poco tempo fa, si è messo in luce in Turchia, prima con il Fatih Karagümrük e poi con l’Alanyaspor. Ha lavorato con Roberto De Zerbi ed i principi di gioco sono piuttosto simili a quelli del Brighton. Ci ha puntato forte il Nizza, che ora ne sta raccogliendo i frutti, come si suol dire. I rossoneri, infatti, in Ligue 1 sono sorprendentemente al secondo posto, con un ritardo di 5 punti sul Paris Saint Germain, che dopo qualche difficoltà si è ritrovato. Ma il futuro per il tecnico italiano potrebbe seriamente essere la Serie A.
In Serie A, come è noto, per i calciatori ma anche per gli allenatori, tutto ciò che conta è il presente. Il passato lascia un po’ il tempo che trova. Per questo motivo ed a conferma di ciò, un altro addio in panchina è stato praticamente già deciso.
Stando a quanto raccontato da TuttoSport, a fine anno le strade del Milan e di Stefano Pioli si separeranno. I rossoneri non sono contenti di quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo e si stanno guardando attorno. Oltre al nome di Conte ed a quelli di vecchia data come Thiago Motta ed Italiano, attenzione anche alla candidatura di Francesco Farioli, attualmente al Nizza.
E’ giovanissimo, dal momento che ha 34 anni ma ha una conoscenza calcistica davvero profonda ed impressionante. Non a caso piace a tanti top club. Con Stefano Pioli che, però, come detto, è destinato a salutare il Milan a fine anno a meno di clamorosi ribaltoni, a quanto pare il nome di Francesco Farioli è da tenere attentamente sotto osservazione. Sa valorizzare i giovani, ha costi contenuti ed in sede di mercato non ha pretese insostenibili per le casse milaniste. A differenza di Antonio Conte, altro profilo tenuto in considerazione per il post Pioli.
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