Nei giorni scorsi il mondo del calcio è di nuovo stato scosso da una morte di un giovane calciatore: ora il padre denuncia una grave mancanza.
La morte di Mattia Giani ha creato scalpore in tutto il mondo del calcio perché per l’ennesima volta ci si è trovati di fronte a grosse difficoltà nel momento di un malore in campo per un giovane calciatore. Il calcio è il motivo per cui tanti appassionati riescono a distaccarsi dalla realtà e a vivere mometi felici, ma negli ultimi tempi stanno aumentando le tragedie in campo che spezzano i sogni di molti bambini.
Il mondo del calcio piange ancora la scomparsa di un giovanissimo calciatore e lancia tutti nello sconforto più totale.
Lutto nel mondo del calcio: addio a Mattia Giani
La morte di Mattia Giani ha sconvolto il mondo del calcio. Il calciatore 26enne del Castelfiorentino era in campo quando si è sentito male accusando un forte dolore al petto che poi si è rivelato essere un infarto fatale.
Il giovanissimo calciatore si è sentito male dopo circa 20 minui dal fischio d’inizio: si è accasciato al suolo dopo aver accusato un malore e aver toccato il petto per richiamare l’attenzione dei compagni.
I soccorsi del 118 sono intervenuti allo stadio di Campi Bisenzio dove si stava disputando la partita e lo hanno trasportato in condizioni disperate. Non c’è stato nulla da fare dopo diverse ore di massaggi cardiaci e tentativi di rianimazione.
Morte Mattia Giani: la denuncia del padre
La morte di Mattia Giani ha fatto disperare tutto il mondo del calcio e ovviamente ha sconvolto la sua famiglia e gli amici che ora stanno prendendo in considerazione tutte le situazioni per capire la reale entità della morte del giovane calciatore.
Il padre di Mattia ha parlato al Corriere Fiorentino della morte di suo figlio, denunciando la grave mancanza di un medico a bordo campo. Nessuno è stato capace di rianimare il figlio nei momenti concitati del suo malore e si è arrivati al punto di non ritorno.
“Presenteremo una querela perché vogliamo capire come è morto nostro figlio”, ha annunciato il papà di Mattia, “io so che il medico su quel campo non c’era e che la prima ambulanza è arrivata senza medico dopo 15 minuti”.
Morte Giani, il padre: “Defibrillatore usato troppo tardi”
Il papà di Mattia Giani ha poi denunciato anche l’utilizzo sbagliato del defibrillatore, usato solo in un secondo momento e non nell’immediato.
“Il massaggiatore del Castelfiorentino ha provato a rianimare mio figlio e poi è scesa una spettatrice dagli spalti che lavora come infermiera per dare una mano”.
“Il defibrillatore c’era ma è stato usato solo dal medico trasportato dalla seconda ambulanza. Si può morire così?”, ha concluso il padre di Mattia Giani.