Una grande icona del tennis mondiale si avvicina al ritiro: l’annuncio lascia senza parole tutti i tifosi e gli appassionati.
Il tempo passa e bisogna guardare in faccia alla realtà: i tennisti che più abbiamo amato, quelli che hanno segnato un’epoca, sono ormai più vicini al giorno del ritiro che ai fasti della loro carriera.
Dopo aver vissuto l’addio al tennis di Federer, il più amato tennista di sempre, i fan sono stati sconvolti da un nuovo annuncio: anche per un’altra icona di questo sport sta arrivando il momento di appendere la racchetta al chiodo. A confermarlo sono state le parole del diretto interessato, che ha parlato apertamente del suo futuro avvicinando sempre più il giorno dell’addio.
Se alcune leggende viventi del tennis mondiale continuano, sorprendentemente, a restare sul tetto del mondo, come Novak Djokovic, altre sono costrette a fare i conti col passare degli anni. Lo sa bene Andy Murray, da tempo lontano parente del campione che fu. Lo sa Rafa Nadal, che ha dovuto saltare l’intero 2023 per problemi fisici. E lo sa purtroppo anche Stanislas Wawrinka.
Il tennista svizzero, a 38 anni, continua a competere con grande impegno. Ma i risultati non sono più quelli degli anni migliori, ed è chiaro che non potrà continuare a giocare a lungo. Protagonista di una stagione tutto sommato non negativa (ottavi di finale a Indian Wells, terzo turno a Wimbledon e Us Open e finale a Umago tra i risultati migliori), Stan the Man sa bene di non poter più essere quello di un tempo, e con grande lucidità in questi giorni ha confermato di essere molto vicino all’addio al tennis.
Wawrinka si ritira: l’annuncio del tennista svizzero addolora i fan
Per l’attuale numero 51 del ranking mondiale la carriera è stata un’altalena di emozioni, per un quadriennio è stato tra i migliori giocatori del circuito, nel resto del tempo ha lottato con le unghie e con i denti per rimanere sempre nelle posizioni più alte del ranking, a volte riuscendoci, a volte meno.
Ex numero 3 del mondo, vincitore di tre tornei dello Slam (gli è mancato solo Wimbledon per poter completare il personale Grande Slam), vincitore di una Coppa Davis, Stan è stato a suo modo un fuoriclasse, il miglior rovescio a una mano del circuito, meno elegante magari di quello del connazionale Federer, ma più potente, più incisivo, in grado di rivaleggiare forse con il solo Gasquet su questo fondamentale.
Un giocatore di assoluto talento, che forse avrebbe meritato anche altri successi, considerando il suo potenziale, ma che in tutta la carriera è stato frenato da una mancanza di continuità probabilmente dovuta anche dal continuo paragone con un fenomeno assoluto come Federer. Avere come connazionale un giocatore del genere, per certi versi, non è stato semplice.
Nessun rimpianto: Wawrinka ricorda i suoi successi e ringrazia i tifosi
Non ha però molti rimpianti Stan, che dopo la sconfitta al primo turno nel torneo di casa, a Basilea, contro Shevchenko, ha voluto confermare di essere vicino al ritiro: “Non mi sento ancora vecchio, ma ormai sono vicino alla fine della carriera“. Il cuore non basta. Quando il fisico non riesce più a dare le risposte desiderate, è inevitabile pensare di fermarsi.
Ma per il campione di Losanna, che nel corso della sua storia professionale ha conquistato sedici titoli, non è ancora il momento dell’addio e delle lacrime. Semmai è quello della celebrazione di un percorso che rimarrà comunque nella storia, testimoniato dall’affetto che i fan continuano a riservargli.
E non potrebbe essere altrimenti, visto che di giocatori che potranno vantarsi di aver vinto tre titoli dello Slam battendo per due volte Nole (a Parigi e New York) e una volta Rafa (a Melbourne) non ce ne sono molti in circolazione.