Ryder Cup: il campo

[galleria id=”20″]Due anni fa la RyderCup si è giocata negli USA sul campo di Oakland Hills CC, Bloomfield Township (MI, che non è Milano ;)), nel 2001 è stata spostata di un anno per via dell’11 Settembre e così ha spostato sugli anni pari la sua cadenza. Nel 2002 dunque si è svolta in UK sul campo di Sutton Coldfield. Quest’anno si ritorna al vechio Continente con il campo Irlandese di K Club, Straffan, Contea di Kildare. Scopriamolo.

Nell’alternanza USA-Europa dell’assegnazione del campo quest’anno si è puntato sul Paese che forse presenta come stereotipo immediato gli sconfinati prati verdi perfetti, l’Irlanda appunto. E allora come non inoltrarsi nel bellissimo campo del K Club con i suoi due percorsi da 18 buche per seguire le gesta dei migliori Golfisti riuniti per un torneo senza badare a premi in denaro o classifica ma solo per la gloria del proprio Paese? In RyderCup l’Europa è diventata Stati Uniti d’Europa già da un bel pezzo…
Il papà dei percorsi è Arnold Palmer, i percorsi si chiamano appunto Palmer e Smurfit.
Il percorso Arnold Palmer è il principale, è avvolgente, vario e difficile fa sì che si debba mettere sul tavolo tutte le proprie abilità per superare le buche disseminate in un paesaggio da fiaba.

Buca 1, par 5: il green è ben protetto, non visibile, in questa prima lunga buca.
Buca 2, par 3: uno specchio d’acqua costeggia la parte sinistra.
Buca 3, par 3: buca ostica e delicata.
Buca 4, par 4: lunga ma più semplice, con lo specchio d’acqua sulla destra.
Buca 5, par 3: specchio d’acqua che rientra sul percorso, c’è anche una cascatella.
Buca 6, par 4: in salita, si deve far attenzione al vento al secondo colpo.
Buca 7, par 5: fairway strettissimo.
Buca 8, par 4: specchio d’acqua presenza costante sul lato sinistro.
Buca 9, par 4: occhio agli alberi che minacciano il secondo colpo.
Buca 10, par 4: la parte destra è quella più seguita.
Buca 11, par 4: è chiamata “The tunnel”…
Buca 12, par 3: simile alla buca 5.
Buca 13, par 5: potrebbe essere decisiva.
Buca 14, par 4: adatta ai giocatori aggressivi.
Buca 15, par 4: anche questa può essere condizionata dal vento
Buca 16, par 4: una delle più difficili
Buca 17, par 3: la pallina tende a scendere naturalmente da sinistra a destra
Buca 18, par 5: un finale pittoresco e esaltante.

Ecco l’altro percorso.

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