Schumacher è ora uscito allo scoperto e ha svelato cosa lo abbia convinto a fare una scelta importante per la sua carriera.
Il nome Schumacher è strettamente legato al mondo dei motori e ancora adesso amatissimo da tutti i tifosi della Ferrari, che non possono dimenticare le gioie per i cinque titoli mondiali conquistati dal grande Michael. Volersi informare su come lui ora stia, a distanza di dieci anni dall’incidente sugli sci, è più che naturale, così come c’è voglia di capire chi in pista riuscirà a portare alla Ferrari risultati eccellenti come i suoi..
Dalla prossima stagione tutto finirà nelle mani di Lewis Hamilton, che dal 2025 guiderà la “Rossa”, anche se c’è sempre la speranza di poter vedere un giorno al volante della monoposto Mick Schumacher, figlio del grande Michael. Il ragazzo scalpita e non ha mai nascosto di avere questo sogno, ora però è pronto a un nuovo capitolo della sua carriera.
Dare inizio a una nuova avventura genera sempre grande emozione, oltre al desiderio di non deludere le aspettative di se stessi e degli altri. I protagonisti del mondo dello sport non fanno eccezione, così uno come Mick Schumacher, che non ha mai nascosto di voler seguire le orme del suo celebre papà, pur sapendo quanto sia difficile arrivare ai suoi livelli.
Almeno per ora il figlio di Michael non sarà in gara nel Circus, ma è felice di poter tornare a gareggiare e di farlo in una realtà ambiziosa come quella dell’Alpine nel WEC. L’adrenalina che il ragazzo avverte è palpabile, lui stesso non lo nasconde, unita però anche alla voglia di poter fare bene e di ripagare la scuderia per la fiducia mostrata in lui:
“L’Alpine mi ha entusiasmato per il progetto e l’ambizione, questo ha acceso in me la fiamma di correre – ha detto in occasione della presentazione ufficiale -. Sono davvero felice di essere qui, penso che il sentimento possa essere considerato reciproco”.
Al fianco di Mick Schumacher in questa nuova esperienza nel WEC ci saranno due grandi esperti quali Matthieu Vaxivière e Nicolas Lapierre, che condivideranno con lui l’abitacolo della vettura #36. Sulla #35, invece, troveremo Charles Milesi, Paul-Loup Chatin e Ferdinand Habsburg.
Una categoria come questa sarà certamente diversa rispetto a quelle a cui lui è abituato, ma non vede l’ora di mettersi alla prova: “Non ho mai corso in auto chiuse e in una griglia così piena, gestire il traffico sarà una sfida difficile -. Non vedo l’ora però di allargare i miei orizzonti” – ha concluso Mick Schumacher.
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