Scontro in Formula 1: si infiamma il paddock

La Formula 1 è considerata dalle grandi case automobilistiche un investimento utile soprattutto in termini di un ritorno mediatico.

Investire o no in Formula 1. È un quesito che da sempre le principali aziende automobilistiche del mondo si sono posti, soprattutto da quando il Circus delle quattro ruote si è aperto definitivamente al mercato. Fino a una trentina d’anni fa la partecipazione al campionato del mondo era riservata solo a team come Ferrari, McLaren e Williams, scuderie che avevano nel mondo dello sport il loro principale core business.

Scontro in Formula 1
Che caos in Formula 1 (LaPresse) – Tshot.it

Da un po’ di tempo la Formula 1 ha aperto anche ai marchi più importanti dell’industria automobilistica internazionale. Mercedes, BMW, tra poco più di un anno anche Audi: questi sono alcuni dei principali colossi del mercato delle auto di serie che hanno deciso di compiere massicci investimenti nella competizione più importante e seguita al mondo.

Per quanto riguarda il nostro Paese molti anni fa la FIAT acquisì la Ferrari direttamente dalle mani del suo fondatore, l’ingegner Enzo Ferrari lasciando a lui la più ampia autonomia nella gestione dell’area sportiva. Nel frattempo la Formula 1 è andata incontro ad enormi cambiamenti che la condurranno verso una svolta epocale a partire dai prossimi anni.

E mentre grandi gruppi continuano a considerarla un investimento produttivo se non addirittura necessario, c’è chi invece preferisce tenersi lontano dalla competizione regina delle quattro ruote. È il caso del gruppo Stellantis, holding internazionale fondata nel 2021 e che possiede il controllo diretto della FIAT.

Formula 1, c’è chi dice no: il gruppo Stellantis lancia l’allarme

In realtà fino allo scorso anno Stellantis manteneva un aggancio in Formula grazie all’accordo di sponsorizzazione stipulato tra Sauber e Alfa Romeo. Un’intesa che è stata interrotta nel 2023 e che non ha avuto alcun seguito. In questo momento la holding olandese limita i propri investimenti nello sport al Mondiale Endurance e alla Formula E.

Stellantis lancia l'allarme
L’ad del gruppo Stellantis Carlos Tavares (ANSA) – Tshot.it

Il punto di vista di Stellantis sulla Formula 1 è stato ribadito in occasione del E-Prix di Misano dal CEO Carlos Tavares che ha lanciato un vero proprio allarme in un incontro avuto con alcuni giornalisti presenti nel circuito.

Tavares ha posto un interrogativo sul quale nessun manager del Circus mondiale ha finora riflettuto: “Come si concilierà la scelta della FIA di promuovere lo sviluppo di carburanti a impronta neutra di carbonio con cui alimentare il motore termico con la scadenza fissata al 2035 dell’entrata in vigore del blocco alla vendita di motori termici deciso dall’Unione Europea?“.

Tavares ha poi rincarato la dose: “Inoltro una domanda ai vertici della Formula 1: cosa farete quando l’industria dell’automobile affronterà il blocco de motore a combustione? Una cosa comunque è certa, Stellantis non entrerà in Formula 1“.

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