La recente dichiarazione ha scombussolato i piani del pilota della Ferrari e aprono scenari decisamente insoliti.
Alla Ferrari si respira unâaria pesante dopo un mese e passa fatto di cocenti delusioni. Paradossalmente, a inaugurare questo momento drammatico per la Rossa è stata una vittoria, quella dominante e sfavillante di Monaco a fine maggio.
Poi da li in poi tutto è cambiato e lâatteggiamento remissivo del Cavallino ha favorito lâascesa di altre realtĂ come McLaren e Mercedes. Charles Leclerc e Carlos Sainz, tra errori banali e scelte di strategia sbagliate, hanno deluso tutti i tifosi e, con molta probabilitĂ , solo un miracolo potrĂ rimetterli in carreggiata nei prossimi due Gran premi prima della pausa estiva, da svolgersi in Belgio e Ungheria.
Se il monegasco ha sbagliato molto in termini di approccio ai weekend di gara, lo spagnolo è inciampato sulla gestione della monoposto non riuscendo mai a sfruttare appieno gli aggiornamenti messi in campo dal team. Intanto, per quanto riguarda proprio il futuro di Sainz, arrivano dichiarazioni decisamente particolari e che aprono scenari impensabili.
Tra i tanti commenti riferiti al futuro del madrileno, quello lanciato dallâex corridore scozzese della Williams David Coulthard è sicuramente uno dei piĂš interessanti. Il problema è che non ha trovato molti estimatori, anzi sono in molti a definire le dichiarazioni dellâex pilota alquanto assurde sebbene logiche sul piano sportivo.
Intervistato da Eddie Jordan nel suo podcast âFormula to Successâ, Coulthard ha in pratica detto che consiglierebbe a Sainz di rimanere in Ferrari come terzo pilota per due anni, per poi farvi ritorno quando Lewis Hamilton lascerĂ Maranello per ovvi motivi anagrafici.
âLa Williams â spiega lo scozzese â ha confermato lâinteresse per averlo in squadra, lâAudi lo vorrebbe al fianco di Nico Hulkenberg, ma in realtĂ penso che a Carlos converrebbe dire alla Ferrari: âSarò il vostro pilota di riserva per i prossimi due anni, perchĂŠ immagino che Hamilton non rimanga per tre anniâ.
Una boutade bella e buona secondo molti. Per altri invece queste dichiarazioni avrebbero il loro senso. Il problema è che difficilmente Sainz accetterebbe di fare il terzo pilota, in una scuderia che tra lâaltro gli ha voltato le spalle in modo inaspettato. Di certo, dallo stesso spagnolo ci si aspetterebbe maggiore chiarezza: i mesi passano ed egli non può piĂš continuare a snobbare qualsiasi richiesta proveniente dal paddock.
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