Tiger Woods si prende il The Players 2013

Tiger Woods

Tiger Woods non si ferma più e vince anche il The Players Championship 2013 con un conteggio totale di 275 colpi (67 67 71 70, -13) portandosi a casa il lauto assegno di uno dei più ricchi tornei del PGA Tour che si è giocato sul campo del TPC Sawgrass (par 72), a Ponte Vedra Beach in Florida. A due colpi si sono piazzati Kevin Streelman, Jeff Maggert e lo svedese David Lingmerth (277, -11), poi al quinto posto con un ritardo di tre colpi e un totale di 278 (-10) Ryan Palmer, lo scozzese Martin Laird e lo svedese Henrik Stenson. Ottava piazza per il nordirlandese Rory McIlroy, insieme all’inglese Lee Westwood e allo spagnolo Sergio Garcia, che ha perso tutto nel finale dopo essere stato in testa fino alle ultime due buche.

Orlando, Tiger Woods vince e torna numero uno del mondo

Ora possiamo dirlo senza più remore: Tiger Woods sta tornando il campionissimo che dominava le gare con una percentuale di un torneo su tre disputati. Con una condotta di gara eccellente vince l’Arnold Palmer Invitational e ritorna prepotentemente in testa alla classifica mondiale del golf. Con un totale di 275 colpi (69 70 66 70, -13) guadagna non solo il primo assegno del torneo, ma sale anche a punti 11,87 riprendendosi la vetta del ranking persa il 30 ottobre 2010. Ora il nordirlandese Rory McIlroy è secondo a 11,29, ma soprattutto lontano anni luce dal gioco nuovamente solido e concreto del californiano. Francesco Molinari era presente sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando, in Florida dove ha guadagnato un buon 34° posto con 288 (75 71 70 72, par). Seconda piazza per l’inglese Justin Rose con 277 (-11). Per Tiger è il 77° titolo in carriera.

Tiger Woods dominatore in vecchio stile al WGC Cadillac Championship
Tiger Woods vince il Cadillac Championship in Florida

11-3-2013 Il californiano vince alla grandissima con 269 colpi (66 65 67 71), pari a diciannove sotto par, il WGC Cadillac Championship 2013, secondo torneo stagionale dei quattro che fanno parte della prestigiosa, ricca e rinomata serie del World Golf Championships. Si è giocato sul ben noto percorso TPC Blue Monster (par 72), al Doral Resort di Miami in Florida, vero paradiso del golf e field che Tiger conosce più che bene avendo già trionfato innumerevoli volte qui. Woods sembrava lo stesso di tre-quattro anni fa: concentratissimo, solido e sicuro, in grado di far sbroccare completamente i giocatori che girano con lui. Non male Manassero 23esimo e Molinari 29esimo entrambi in recupero. Tiger Woods mette a segno la 76esima vittoria sul PGA Tour e la 18esima nel World Golf Championship, numeri impressionanti che sarebbero potuti essere ancora più pesanti se non fosse incappato in uno scandalo che era privato e che invece è diventato di opinione pubblica negli USA. Ma per fortuna sembra acqua passata e finalmente possiamo ritornare a parlare di Tiger come il tritatutto sul campo da golf. Per lui una vittoria con un vantaggio di due colpi sull’altro americano Steve Stricker (271, -17) che si è fatto leggermente sotto sfruttando una leggera flessione del californiano nel finale, a risultato già ottenuto. E in una classifica che profuma di antico segnaliamo il terzo posto con 274 (-14) per Lefty Phil Mickelson, insieme al nordirlandese Graeme McDowell, lo spagnolo Sergio Garcia e l’australiano Adam Scott. Bellissimo finale per gli azzurri presenti in Florida con uno stupendo Matteo Manassero, che consegna una carta in 66 (migliorando di 9 colpi il terzo giro) e salendo da 49° a 23° con 283 (71 71 75 66, -5) e Francesco Molinari che ha girato in 69 risalendo dal 41° a 28° con 285 (78 66 72 69, -3). In realtà Manassero poteva terminare addirittura in 18esima posizione con uno score di 64, ma purtroppo è finito in acqua proprio alla 18 segnando un doloroso doppio bogey. Settima piazza con 276 (-12) per l’uomo succube di tic e della routine più faticosa al mondo ossia Keegan Bradley, poi all’ottavo con 278 (-10) Michael Thompson, insieme all’inglese Justin Rose, allo svedese Peter Hanson e al numero uno, il nordirlandese Rory McIlroy che partiva da 30esimo il sabato. Brutto finale di Charl Schwartzel, che ha terminato al 16esimo posto dal quinto. Molto male l’inglese Luke Donald, 43° con 289 (+1) e il tedesco Martin Kaymer, 49° con 291 (+3).

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