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Luke Donald si riprende la leadership mondiale

Dopo la vittoria al PGA Transitions Championship, Luke Donald si è nuovamente impossessato della prima posizione del World Golf Leaderboard. Il britannico era stato scalzato solamente due settimane fa dal nordirlandese Rory McIlroy. Ma l’inglese si è ripreso lo scettro con una grande prestazione sul PGA Tour andando a conquistare il Transitions Championship giocato al Copperhead Course (par 71) dell’Innisbrook Resort, a Palm Harbor in Florida. Il punto decisivo è stato messo a segno alla prima buca di spareggio con un birdie per sconfiggere Jim Furyk, Robert Garrigus e Sang Moon Bae.

Grande prova di Luke Donald che nell’ultimo giro ha recuperato tantissimo sui leader del torneo dopo il terzo giro. Grazie a un 66 finale ha concluso con un totale di 271 colpi (67 68 70 66, -13) stessa prestazione dell’americano Jim Furyk (66 70 66 69) che ha perso qualcosa nel finale pur non giocando male. Del gruppetto facevano parte anche l’altro rimontante Robert Garrigus (67 72 68 64) e il sorprendente coreano Sang Moon Bae (69 66 68 68). E’ stato così necessario lo spareggio.
 
Per la verità i playoff sono stati giocati per colpa del sudafricano Ernie Els che ha sprecato tutto mettendo a segno due bogey nelle ultime due buche e bruciandosi così il colpo di vantaggio accumulato fino a quel momento. Per lui solo un quinto posto in compagnia di Scott Piercy, Jeff Overton e Ken Duke. Poi al nono con 273 (-11) Bo Van Pelt. Non male Sergio Garcia al sedicesimo posto e Padraig Harrington al 20esimo posto.
 
Harrington non ha proseguito sull’onda di un giro straordinario in 61 colpi (-10) proprio al debutto, continuando su un gioco regolare ma senza spunti particolari. Male anche l’altro sudafricano Retief Goosen che ha consegnato uno score di 75 (+4) perdendo la possibilità di giocarsi la vittoria finale all’ultimo giro. Luke Donald ha ricevuto un corposo assegno da 990.000 dollari su un montepremi di 5.500.000 dollari.
 
Potrebbe essere il momento della svolta per Luke Donald che l’anno scorso è riuscito nell’impresa mai tentata di aver raggiunto la leadership in tutti e due i maggiori circuiti mondiali maggiori dunque sia l’European Tour sia il PGA Tour oltre che ovviamente al ranking mondiale. Finora aveva giocato sottotono, con prestazioni poco convincenti, ma ritornato leader potrebbe anche recuperare lo smalto perduto. E ora come risponderà l’ex leader Rory McIlroy?

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